Kevin Feige è sempre prodigo di dichiarazioni. È uno dei segreti del suo successo e di quello che Marvel Cinematic Universe, la sua capacità di dire e non dire, di rivelare quanto basta sui suoi progetti.
Nelle scorse settimana il boss dei Marvel Studios è stato ovviamente impegnato nel lancio di Avengers: Age of Ultron, ormai uscito praticamente in tutto il mondo, con un incasso al momento in cui scrivo di oltre 874 milioni di dollari (fonte Boxofficemojo). Un esordio col botto, che lascia ben sperare se non in un sorpasso del titolo precedente sempre diretto da Joss Whedon, che ha superato il miliardo e mezzo di dollari fonte Boxofficemojo), almeno in un risultato finale di poco inferiore, comunque ai vertici sia tra i titoli Marvel, sia in termini assoluti.
Ma il Marvel Cinematic Universe è un progetto ancora in corso, del quale al momento sono note le tappe da qui al 2019, quando si concluderà la Fase 3, pertanto Feige non si limita a commentare il presente, ma lancia messaggi sul futuro.
Un primo interrogativo è nato sul futuro professionale di Feige, con un contratto che scadrà nel 2018, dato per rinnovato qualche giorno fa. Tutto nasce però da un fraintendimento, come spiegato da Mcuexchange. Si parlava del contratto di alcuni attori, non di quello di Feige, per il quale il tempo per trattare non manca.
Nessuna svolta "dark" per il Marvel Cinematic Universe
Mcuexchange aveva frainteso alcune dichiarazioni pubblicate in una lunga Q&A pubblicata su Reddit, dalla quale, tra le tante cose, arriva una importante e perentoria affermazione di Feige: Il successo di Daredevil, serie dai toni più oscuri dei film del MCU, non è il preludio di una svolta oscura dell'intero progetto. Specialmente al cinema.
Feige ha precisato che l'ironia sarà, come è stato sin dall'inizio, un tratto peculiare dei film Marvel.
Se talvolta i trailer danno l'idea di un "senso di morte imminente", lo humor sarà sempre parte del DNA dei Marvel Studios. Lo abbiamo visto anche nel trailer dell'imminente Ant-Man che, dopo una parte seriosa, si chiude con Paul Rudd che chiede se non sia troppo tardi per dare un diverso nome al suo alter-ego.
Questo nonostante nelle produzioni recenti siano morti personaggi illustri.
Valar Morghulis made in Marvel?
Un nuovo approccio alla morte nel Marvel Cinematic Universe? Attenzione possibili spoiler!!!
LeggiLe scene post-crediti
Una digressione interessante dell'intervista è quella sulle scene post-crediti, divenute un marchio distintivo dei film Marvel. Sappiamo che al 100% è prevista una scena dopo i titoli di coda, quelli in cui si presenta il cast artistico per lo più, contenente elementi di raccordo con i successivi film. Il più delle volte abbiamo visto una seconda scena, situata proprio dopo gli ultimi titoli di coda, quelli più prettamente tecnici. Una scena che è più una gag che altro.
Secondo quanto ha affermato Feige queste ultimissime scene non erano previste inizialmente, ma sono nate spontaneamente durante la produzione. E non è tuttora un obbligo per nessun regista. Se c'è l'idea bene, in caso contrario non viene fatta. Per A:AoU per esempio Whedon non l'ha girata perché non gli è venuta nessuna buona idea. Ecco spiegato perché nel film abbiamo visto solo la scena "di raccordo", e non quella finale.
Feige auspica che gli spettatori restino in sala non tanto per quelle scene, ma per vedere quante persone abbiano lavorato duramente al film.
La scene della rivendita di Schwarma (un parente del kebab) vista in The Avengers fu girata dopo la prima mondiale del film. Dopo la proiezione gli attori sono stati condotti in un pulmino ed è stato chiesto loro di indossare i costumi di scena senza spiegare loro il perché.
Poi sono stati condotti presso un ristorante Schwarma a Beverly Hills dove la scena è stata girata. Era però ormai troppo tardi per la versione internazionale, che infatti è uscita nei cinema (anche in Italia, recuperata poi in home video), pertanto al cinema la scena è apparsa solo negli USA.
Chris Evans tra l'altro, in quel periodo aveva cominciato a farsi crescere la barba, pertanto fu costretto a indossare una orribile protesi che faceva sembrare la sua faccia ustionata. Ecco perché, e lo potete osservare nella foto in alto, nella scena il suo volto è nascosto da una mano.
Il futuro del Marvel Cinematic Universe
I Marvel Studios hanno un'idea di massima come sarà il futuro dopo il 2019, per i prossimi 10 o addirittura 20 anni, ma i film realmente in produzione sono quelli dei successivi 5 anni.
Per ciascun film è previsto un ciclo di lavorazione che oscilla tra i 18 e i 24 mesi, con un budget contingentato. Al momento la media è intorno ai 170 milioni a film, ma i film più importanti, con molti eroi ed effetti come AoU avranno budget più elevati, ma comunque tenuti sotto controllo.
In ogni caso, anche se i film della Fase Tre sono tutti ufficialmente in lavorazione, la precedenza è sempre al film successivo. Infatti, in ottica Captain America: Civil War, Feige ha comunicato che nel film ci sarà una delle scene tagliate da A:AoU. Si tratta di una scena che Feige ha apprezzato molto ma che, di concerto con Joss Whedon è stata ritenuta poco adatta al film degli Avengers e più in sintonia col successivo. Sarà uno scontro tra Cap e Iron Man?
Abbiamo già visto il Wakanda in A:AoU, che tornerà in CA:CW, dove vedremo Pantera Nera. Fa tutto parte, ha spiegato Feige, di una strategia che culminerà in Avengers: Infinity War, per dare una visione ancora più globale del supergruppo, concepito non come i protettori dei soli Stati Uniti d'America, ma del mondo intero.
Dopo il 2019 Feige si dice certo che ci sarà un futuro per i personaggi, ma nulla al momento è noto sui volti degli attori che li interpreteranno
Se ci saranno maggiori scambi tra film e serie TV Feige non ha voluto, o potuto dirlo. Al momento è tutto possibile, visto che l'universo narrativo è condiviso, ma nulla è deciso, sia sull'apparizione dei personaggi delle serie TV al cinema che viceversa.
Non sembra invece che gli Studios riprenderanno la simpatica consuetudine dei Marvel One Shot, i cortometraggi in coda alle versioni Blu-ray dei suoi film. Vere e proprie cerniere delle continuity in almeno un paio di occasioni, e trampolino di lancio per Agent Carter, serie della quale è stata di recente confermata la produzione della seconda stagione.
Qui finisce la parte non spoiler dell'articolo. Per non ricevere spoiler dalla parte successiva dovete conoscere gli eventi fino Avengers: Age of Ultron, compreso. Se siete allineati, scoprirete i retroscena del "Grande Piano" di Kevin Feige.
La continuity del Marvel Cinematic Universe (Attenzione SPOILER)
Un elemento previsto sin dall'inizio era il ruolo dello Scettro Chitauri brandito da Loki in The Avengers, come catalizzatore degli eventi anche del secondo film e come gemma che, incastonata sulla fronte della Visione, gli avrebbe conferito i suoi poteri. Era ed è previsto anche l'avvicinamento tra Visione e Scarlet, come i fan dei fumetti sanno bene.
Insomma, Feige conferma l'esistenza di una regia unica, di un grande piano in cui era tutto previsto, tutto collegato, come recita anche lo slogan del recente cross-over con la serie Agents of S.H.I.E.L.D. (confermata per la terza stagione).
Molte delle decisioni prese sono nate anche dai contatti con la parte fumettistica della Marvel. Come la straordinaria potenza di Scarlet, capace di sconfiggere tutti i Vendicatori, o l'introduzione dell'Hulkbuster.
Questa armatura era già prevista per Iron Man 3 e addirittura concepita ai tempi di The Avengers.
Anche la svolta del rapporto tra la Vedova Nera e Occhio di Falco, che si è scoperto essere di pura amicizia con la rivelazione che Clint Barton è sposato, era pianificata sin dall'inizio.
Infine, la morte di Quicksilver in Avengers: Age of Ultron, era nei piani già ai tempi di The Avengers, quando già si pensava a introdurlo nel film successivo. Nello specifico Feige ha precisato che il velocista Marvel è morto definitivamente, al 100%, e non ci sono piani per farlo tornare.
Valar Morghulis.
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