Il meglio della settimana di Michael B. Jordan

La notizia più letta della settimana merita attenzione. Si tratta infatti della risposta di Michael B. Jordan, interprete di Johnny Storm (aka La Torcia Umana) nel nuovo film sui Fantastici Quattro tra poco al cinema, a chi ha polemizzato sul suo ingaggio nel ruolo, in quanto afroamericano, nel nome della fedeltà al fumetto.

Sui Fantastici Quattro il mio pensiero è che sia possibile reimmaginare oggi il quartetto, con dinamiche familiari che rispettino il mondo di oggi, e non il 1961. Il successo di sit-com come Modern Family dimostra che la società oggi è diversa. Per questo l'idea di una famiglia Storm di colore, nella quale Susan sia una figlia adottiva bianca, non mi scandalizza. 

Da un po' abbiamo visto alcuni personaggi dell'immaginario popolare re-immaginati come di colore, Ricordo per esempio il film Daredevil del 2003, dove Kingpin era interpretato da Michael Clarke Duncan. Il film non era brutto perché l'attore non somigliava al personaggio dei fumetti, ma per problemi tutti suoi, diciamolo chiaramente.

Ancora più di recente abbiamo visto Heimdall nei film di Thor interpretato da Idris Elba e asgardiani di colore. La cosa ha un senso se ragioniamo sul fatto che i film MCU sono un adattamento di un adattamento. Ossia non film sulla mitologia nordica, bensì sui personaggi inventati da degli autori di fumetti americani anni '60, ossia Stan Lee e Jack Kirby, che a quella mitologia si sono ispirati. 

Chi scrive non è mai avulso dal proprio tempo. Lee e Kirby hanno immaginato gli dei nordici calati in un contesto a loro contemporaneo, che all'epoca era tutt'altro che multietnico (si pensi poi che i tre erano tre figli della classe meno agiata ebraica, così ben descritta da WIll Eisner). 

Ora il lavoro di adattamento cinematografico ha dovuto comportare degli adattamenti. Si è operata una riscrittura di quei personaggi. Non può essere quindi che soggettisti e sceneggiatori abbiano semplicemente mediato attraverso la visione attuale di una società in cui è impossibile non imbattersi in un contesto multietnico e multirazziale? 

Basta uscire per strada. piccola o grande città che sia, è impossibile non imbattersi in uomini e donna di qualsiasi colore di pelle. 

Personalmente posso solo pensare che sia naturale e doveroso a questo punto effettuare un casting che prescinda dal colore delle pelle di un attore. Posso anche sbagliarmi, ma perché una razza di alieni umanoidi, come sono gli asgardiani, non può avere membri di ogni colore di pelle? 

Mi si verrà a dire, ma sono dei norvegesi, lo dice il film. No il film dice che i norvegesi li videro e li adorarono come dei. Ma può essere che nel loro racconto di uomini antichi, visto che Heimdall non lo avevano mai visto, se lo siano immaginato come gli unici uomini che conoscevano all'epoca, ossia biondo come loro? 

Attenzione, parliamo di un universo narrativo, non dei miti del nostro mondo, ma di quelli di un mondo immaginario, che deve rispettare sì regole di coerenza, ma solo con se stesso e non rispetto al mondo reale. 

Per cui non ritengo improbabile un Heimdall di colore. Probabilmente anche Lee e Kirby avrebbero potuto immaginarlo se avessero creato il fumetto nel nostro contesto. 

Insomma quello che penso è che non abbiamo visto la versione filologicamente corretta del Thor di Lee e Kirby, ma quella sarebbe stata ideata oggi, se il fumetto non fosse mai esistito. Tutta questa operazione del Marvel Universe cinematografico da Iron Man in poi è questo. Giusta o sbagliata che sia l'operazione, non mira a riprodurre il MU che abbiamo visto nei fumetti dagli anni '60 in poi, ma è più simile alla operazione compiuta creando l'universo Ultimate. 

In Daredevil prodotto da Netfilx Ben Urich è interpretato dall'attore di colore Vondie Curtis-Hall. Si tratta di un altro tradimento? L'attore è bravo e una storia narrata oggi può prevedere un giornalista afroamericano. 

E su questa strada si sta incamminando anche la Fox ma anche la Distinta Concorrenza. Nella imminente serie Supergirl vedremo una versione un po' più adulta del famoso Jimmy Olsen, fotografo del Daily Planet (che ci terrà molto a farsi chiamare James e non Jimmy!), interpretato da Mechad Brooks, afroamericano. In sé la cosa ha ormai una sua plausibilità.

Però allo stesso modo c'è il pericolo, e non vi nascondo che in realtà temo che sia così, che le produzioni ragionino in termini di aderenza a un modello di "politicamente corretto", di bilanciamento di quote, per il quale ormai l'afroamericano nel cast "ci deve essere." Una pratica che ritengo alla fine figlia dello stesso razzismo per il quale prima non c'erano personaggi di colore nell'immaginario popolare.

Vorrei poter pensare che il problema non ci sia, che la scelta di Reg E. Cathey e di Michael B. Jordan come Franklin e Johnny Storm, come quella degli attori che ho nominato prima sia dovuta alla loro bravura e non perché ci sia una "riserva" da rispettare, nel tentativo di aggrazziarsi il mercato degli afroamericani.

Ma il sospetto c'è, non ve lo nascondo. Non per questo mi ribellerò per partito preso nel nome di una fedeltà al fumetto originale, di quella non mi importa nulla. I miti popolari devono potere essere rinarrati e reinventati, lo penso da sempre, in modo che parlino a chi li ascolta, li legge, li guarda al cinema, nel suo contesto storico, e non in altri. Credo sia importante che vengano stabiliti dei precedenti, perché la immaginazione futura delle storie sia meno viziata da visioni parziali del nostro mondo.

La seconda notizia della settimana è l'uscita della nuova avventura grafica inserita nel inserita nel contesto visivo e narrativo della serie TV Il trono di spade, ispirata al mondo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin.

È da qualche tempo che più che colpirmi il risultato di pubblico, mi interessa il relativo coinvolgimento "social" di una notizia.

Il riscontro, la discussione che nasce dalla sua condivisione. Appurato che il forum non è da anni il luogo unico in cui le notizie vengono commentate, scoprire che la notizia su The Legend of Conan, sequel del celebre film del 1982 Conan il barbaro, sia la più condivisa e discussa, pur se solo terza in classifica di contatti, mi fa determinare questa anche come la "settimana di Conan"

La prima e terza notizia hanno un sottile filo rosso che le lega, legate alle aspettative dei fan nei confronti dei film.

Personalmente non sono mai prevenuto nei confronti di remake, sequel e reinvenzioni. L'importante è che ci siano buone storie. In casi recenti abbiamo visto tentativi poco felici di iniziare nuovi franchise, con Jupiter Ascending per esempio. Quindi non sempre nuovo è bello, come d'altra parte non sempre il sequel o il remake (o reboot come si dice ora) fa schifo.

A me l'idea di vedere in azione un vecchio Conan entusiasma, spero sia una bella storia.

Le prime anticipazioni su Guardiani della Galassia 2.

Lavori in corso per Captain America: Civil War.

Avete visto Il regno dei sogni e della follia al cinema?

Fantastico televisivo alla ribalta. Ci credevate che Teen Wolf sarebbe arrivato così lontano?

Manca relativamente poco all'uscita di Ant-Man.

Il trono di spade, con la quinta in corso di trasmissione pensa alla sesta stagione.

Attesissimo titolo videoludico su Batman.

Le recensioni.

Buona domenica! A lunedì!