Un Festival, due regioni. Ad ospitare Montelago Celtic Festival, dal 6 all'8 agosto 2015 a Taverne di Serravalle di Chienti (Mc), è la Terra di Mezzo - l’altopiano di Colfiorito - così simile a quella cantata nel Signore degli Anelli di Tolkien, abitata da popoli, gli Umbri e i Marchigiani, miti come le colline che li circondano, pronti ad accogliere chi viene da lontano, i forestieri, in un clima di pace e armonia.
Gli Hobbit dell’Appennino capaci di inaspettati picchi come le pareti dei Sibillini, ma lontani dai clamori della cronaca mondana, diventano i custodi di un mondo dalla vocazione fantasy dove, da tempo immemore, fiabe, leggende e superstizioni seguono trame comuni all’Epos del Nord Europa, tra danze vorticose, folletti dispettosi e indomabili guerrieri.
Qui, tra queste cime dell’Appennino che ospitarono il pellegrinare di Guerrin Meschino, il cavaliere che andò alla ricerca di sé fino a trovare le risposte negli antri della Sibilla, quest’anno Montelago Celtic Festival si mette a sua volta in cammino.
Molti autori nella storia della letteratura hanno peregrinato, facendosi viandanti e legando la loro scrittura al senso del camminare: il poeta inglese John Keats, che camminò per raggiungere a Londra il suo amore Fanny Brawne; le avventure di Hemingway tra l’Africa, l’Italia e Cuba; le mitiche passeggiate di H.D. Thoreau e il suo ritiro tra i boschi; le fughe di Arthur Rimbaud, che Verlaine chiamava il vagabondo dalle suole di vento.
Saranno proprio questi i compagni di viaggio di Montelago 2015, nel nutrito calendario di iniziative culturali in programma nella Tenda Tolkien, luogo del sapere, cuore dello spirito fantastico della manifestazione.
Gli autori verranno presentati attraverso il format teatrale dei Magical Afternoon: vere e proprie lezioni-spettacolo che fondono filosofia e teatro, curate dal “Frodo” Cesare Catà, ideologo del Festival, e con la partecipazione di attrici come Pamela Olivieri, Mariateresa Ferroni, Rebecca Liberati, Irene Miconi.Il tutto è completato dalla presentazione di libri legati al camminare e al territorio, ad esempio il testo di Loredana Lipperini, e dagli interventi di entusiasmanti studiose come Lucrezia Ercoli, Elena Percivaldi, Camilla Caporicci e Lucia Tancredi.
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