Nel 2016 la serie TV Game of Thrones, in Italia nota come Il Trono di Spade, arriverà alla sesta e penultima stagione. Queste sono ancora, al momento in cui scriviamo le intenzioni dei due produttori e show runner David Benioff e D.B. Weiss.
La serie è ispirata alle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin, un ciclo del quale abbiamo parlato sempre tantissimo. Chi ci segue sa che è arrivato al quinto romanzo di (al momento) sette previsti.
Il sesto romanzo, The Winds of Winter, è ancora in fase di scrittura, e non c'è ancora una data prevista di pubblicazione.
Alla normale divergenza che può seguire da un adattamento, costretto ad eliminare o aggiungere per le esigenze di una diversa forma di narrazione, si è aggiunto il fatto che la serie TV ha raggiunto e in alcuni punti superato le vicende dei romanzi.
Cosa accadrà nella sesta stagione?
"Tutto è possibile", ha detto lo stesso George R.R. Martin rispondendo alle domande del pubblico dopo un reading di capitoli proprio di The Winds of Winter, durante la Worldcon 2015, quest'anno ospitata dalla Sasquan Science fiction convention a Spokane (Washington). Lo ha riportato Geekwire.
Non solo, Martin è stato chiaro, come sempre.
Non si preoccupa delle differenze tra romanzi e serie TV. Ha le sue idee e proseguirà diritto.
"La serie", ha detto Martin, "prosegue come una locomotiva, e talvolta come una locomotiva a reazione. Loro scrivono sceneggiature di 60 pagine, io romanzi di 1500 pagine. Quindi chi diavolo lo sa?"
"C'è stato un periodo," ha proseguito, "in cui me ne dispiacevo. Poi mi sono detto, al diavolo. Preoccuparsi non cambierà le cose in un modo o nell'altro. Mi devo ancora sedere alla macchina da scrivere, e devo scrivere la scena successiva e la frase successiva... Devo solo raccontare la mia storia, mentre loro stanno raccontando la loro storia ispirandosi ai miei libri, e vedremo."
Alla domanda cruciale, ossia "The Winds of Winter sarà pronto per la prossima primavera, quando debutterà la sesta stagione?", Martin ha risposto tra l'annoiato e lo scherzoso.
"Non chiedetemi quando il libro sarà finito, o ordinerò ai miei tirapiedi di farvi saltare la testa."
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