La Salani Editore ci presenta un autore islandese famosissimo in patria e conosciuto in mezzo mondo. Si tratta di Thorarinn Leifsson che, con il romanzo La folle biblioteca di nonna Huld  (Bòkasafn Ommu Huldar, 2009), ci narra le avventure di Albertina, una ragazzina di undici anni che vive in Islanda, in un futuro non troppo lontano dal nostro.

L’autore dichiara che l’ispirazione a scrivere questo romanzo gli è giunta dai fatti e dalle sensazioni che stava vivendo in quel momento: come il collasso delle banche e l'avversione che lui sentiva per il materialismo vuoto della società islandese.

Il romanzo si svolge a Reykjavík,  in un futuro distopico in cui il mondo è in gran parte controllato da una banca: la Banca Aurea che, una volta era una piccola banca, poi, con spericolate speculazioni, è riuscita a diventare potentissima assorbendo tutte le altre banche del mondo. Libri e librerie non ci sono più, le persone vengono scoraggiate dal leggere, l’importante è saper calcolare tassi di interesse e Internet non esiste più. La sede della Banca Aurea è posta fuori dell’atmosfera terrestre su di un immenso satellite artificiale.

La protagonista Albertina è una ragazzina di undici anni che ha visto scomparire Soli, l’amato fratello che è stato portato via in schiavitù per il debito contratto durante la sua adolescenza, attraverso costi della telefonia mobile; mentre i genitori si trovano in difficoltà e devono accettare di trasferirsi nell’appartamento di un nuovo complesso residenziale: La Gabbia Dorata, per pubblicizzarne la bellezza in quanto il ricco emissario della Banca Aurea non riesce a vendere i tanti appartamenti del complesso.

Albertina si trovava meglio nel vecchio appartamento, inoltre ora deve frequentare una scuola l’Istituto Cimici, che si trova in un bruttissimo edificio, con compagni non troppo simpatici e dove si studia solo matematica.

La madre è sempre occupata al lavoro, il papà per consolarla la porta a mangiare in un fast food che si trova vicino la loro casa: la Bettola del vecchio Boovar un uomo con un carattere molto acido e con una mano di plastica. Poi un giorno a casa non rientrano più i suoi genitori ma in compenso arriva una sua bis-bis-bis-bis nonna, una vecchia donna di nome Huld che dice di essere una strega e con lei, dei buffi ometti scaricano in casa di Albertina una immensa biblioteca, così da quel momento la sua vita e quella dei suoi compagni di scuola (anche loro orfani dei genitori rapiti dalla Banca Aurea) comincia a mutare.

Con nonna Huld inizierà una rivolta contro la Banca e il palazzo di dieci piani si alzerà dal suolo e i suoi piccoli abitanti con la guida della vecchia, ma simpatica strega, andranno all’assalto della banca in una serie di rutilanti avventure per salvare il mondo dalla cattiveria e dall’ignoranza.

La quarta di copertina

Albertína ha undici anni, e vive con i suoi genitori nel nuovissimo complesso residenziale La Gabbia Dorata, in un appartamento senza libri, perché la lettura è considerata dannosa per i bambini e da tempo è stata bandita ogni forma di parola scritta e di informazione. Il suo unico rifugio è il bagno, dove può leggere cose interessanti come «balsamo nutriente per capelli» e «una pastiglia due volte al giorno». La città intorno a lei è ostile e deserta, le gru dei cantieri incombono ovunque e i suoi genitori sono sempre tristi e preoccupati per le continue visite di un rappresentante della perfida Banca Aurea, detentrice del mutuo stipulato per l’acquisto di quel ter­ribile appartamento. Anche a scuola, nell’Istituto Cimici, le cose non vanno molto meglio, visto che gli studenti devono calcolare rate e interessi tutto il giorno. Ma poi, un giorno, nell’asettica Gabbia Dorata arriva la trisavola di Albertína, la bizzarra Nonna Huld, con la sua sterminata, polverosa e interessantissima biblioteca e ha inizio la più straordinaria delle avventure.

L’autore

Thórarinn Leifsson, nato nel 1966 a Reykjavík, è scrittore e illustratore. Si è laureato presso l'Accademia delle Arti islandese nel 1989. Nello stesso periodo è stato un pittore di strada in Europa occidentale, ha lavorato come illustratore e web designer per diversi anni prima di fare il suo esordio letterario nel 2007

A questo romanzo è stato assegnato il Reykjavik bambini Libri Prize nel 2010 e nominato per il Premio del Libro per Ragazzi nordica nel 2011 – un premio dato ogni due anni dai bibliotecari nei paesi nordici.

Thorarinn Leifsson, La folle biblioteca di nonna Huld (Bòkasafn Ommu Huldar, 2009)

Traduzione Silvia Cosimini

Salani Editore – Pag. 200 – 13,90 € 

ISBN 978-88-6715401-2