Monte Cook è, nel mondo dei Giochi di Ruolo, un'autorità, un'istituzione e un'assicurazione. L'ha dimostrato una volta di più con Numenera, che quest'anno ha vinto il premio "Gioco di Ruolo dell'Anno", e lo sta confermando ancora una volta con The Strange, nuovo GdR pubblicato dalla sua casa editrice.
L'Anomalia – sottotitolo dell'edizione italiana e "protagonista" di questa particolare ambientazione – è uno spazio in espansione composta da quella che viene chiamata energia oscura. Al suo interno, una quantità quasi infinita, anch'essa in espansione, di informazioni, in cui interi mondi sono nati e si sono sviluppati, creando un'illimitata quantità di possibili realtà con diverse regole e leggi, umane, fisiche e scientifiche. I giocatori – e non solo – potranno utilizzare delle "ricorsioni" per viaggiare da uno all'altro di questi mondi, adeguandosi di volta in volta alle leggi e alle specifiche peculiarità della realtà in cui si andranno a trovare.
Uscito quest'anno in occasione del Lucca Games 2015, The Strange sta già riscuotendo un notevole successo. Per l'occasione, abbiamo fatto una chiacchierata con il traduttore dei due giochi, Numenera e The Strange, Fabio Passamonti.
Fabio ci ha raccontato come il tema portante di The Strange, a volerlo riassumere in poche parole, sia "Quando i mondi collidono". Proprio per questa sua caratteristica di Multiverso, è stato possibile creare una "espansione" che trasforma Numenera in uno dei mondi visitabili in questo nuovo GdR.
The Strange, come il suo precursore, utilizza il "Cypher System", un sistema di gioco che utilizza di D20 ma si differenzia dal canonico D20 System in uso dal più celebre D&D. In questo sistema di gioco, il master stabilisce una difficoltà tra 1 e 10, numero che viene moltiplicato per tre e il cui risultato deve essere superato dal tiro col D20 del giocatore.
In The Strange – L'Anomalia, i giocatori sono caratterizzati da tre fattori: Tipo del Personaggio, vagamente accomunabile con la Classe di altri GdR, il Descrittore, una sorta di aggettivo che appunto descrive la caratteristica peculiare del personaggio, e Focus, ossia la specialità in cui il personaggio è maggiormante abile e che lo distingue da altri personaggi. Altra sostanziale differenza con altri GdR è l'assenza dei più comuni livelli, qui sostituiti da sei ranghi in cui si procede acquistando potenziamenti man mano che si acquisisce esperienza.
Monte Cook ha creato questo nuovo sistema dopo aver abbandonato la Wizard of the Coast, in seguito a divergenze creative con la compagnia – ma non con i suoi collaboratori e colleghi, come ha sottolineato – e aver lanciato, nel 2012, la campagna Kickstarter di Numenera.
Dopo il successo e l'accoglienza più che positiva che il pubblico ha riservato al suo primo gioco, Monte Cook ha incontrato Bruce Cordell, in quel periodo impegnato nella stesura di un romanzo e, avendo trovato decisamente interessante la sua storia, gli propose di farne un gioco. Come avrete immaginato, da quell'incontro è nato The Strange.
Fabio ci ha accennato qualcosa anche riguardo le difficoltà avute nelle traduzioni dei due GdR. Mentre con Numenera c'erano state diverse difficoltà derivate dalla tecnologia inventata e dall'ambientazione che unisce fantasia e fantascienza, con The Strange, che pone le sue fondamenta nel mondo reale, è stato tutto molto più semplice. Ad esempio, ci raccontava, in Numenera nell'originale esiste la classe del nano, come esperto di nanotecnologie, parola che ovviamente non poteva essere utilizzata anche in italiano per la sua assonanza con la tipica razza fantasy, quindi ha deciso di optare per Tech.
Infine ci ha parlato dell'accoglienza estremamente positiva che i giocatori hanno riservato a questo nuovo Gioco di Ruolo, e della comunità estremamente attiva e cooperativa che si è sviluppata intorno a questa realtà ludica. I giocatori di tutto il mondo comunicano costantemente per aiutarsi, confrontarsi e venirsi incontro, anche grazie, secondo Fabio, alla particolare natura del gioco che invita alla cooperazione.
Ho infine chiesto a Passamonti quale dei due giochi – Numenera e The Strange – consiglierebbe a chi volesse iniziare. Ovviamente, secondo lui, dipende dai gusti: Numenera, sostiene Fabio, è più indicato a chi preferisce una fantascienza un po' fantasy, comparabile a quella di Dune, mentre The Strange è fantascienza pura, in sintonia con uno show come Fringe.
Il lancio lucchese di The Strange è stato in sostanza un gran successo, e il gioco sembra essere pronto a seguire le orme del suo fratello maggiore su una strada di successo.
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