È sembrata da subito una scommessa, quella degli studi Warner Bros., quando nell'ottobre 2014 Suicide Squad è stato annunciato tra i più di dieci film che tra il 2016 e il 2020 porteranno sul grande schermo, in una struttura narrativa coerente, l'universo cinematografico DC Comics.
La pellicola sarà infatti la trasposizione di un team di supercriminali sacrificabili (chiamato anche Task Force X) che nei fumetti è impiegato dal governo, sotto la direzione di Amanda Waller, in missioni segrete quanto disperate in cambio della cancellazione dei debiti con la giustizia per i suoi membri. A patto, ovviamente, che questi ultimi eseguano gli ordini e che sopravvivano nel farlo.
In uno speciale pubblicato negli ultimi giorni da Empire Magazine, Charles Roven, produttore esecutivo di quello che sarà dunque il primo film corale del DC Extended Universe, ha accennato ai fattori che hanno spinto lui e la Warner Bros. ad accettare quella scommessa, proposta da un regista dal notevole talento:
Avevamo appena iniziato a girare Batman v Superman: Dawn of Justice e stavamo decidendo in che modo espandere l'universo DC Comics al cinema, quando David Ayer è arrivato da noi per proporci la sua idea sulla Suicide Squad. Aveva oscurità e un taglio estremo, pur rientrando comunque negli stessi toni che abbiamo intenzione di adottare per i nostri film.
Con parole piuttosto colorite, lo stesso regista e sceneggiatore (tra i suoi lavori, Harsh Times – I giorni dell'odio, Sabotage, Fury) ha voluto dire quali siano a suo giudizio gli elementi che avrebbero convinto gli studi cinematografici a iniziare la produzione del suo progetto, conclusa alla fine dello scorso agosto a Toronto:
in tutti gli altri film di questo genere, c'è da sconfiggere il robot alieno malvagio proveniente dal fottuto Pianeta X prima che distrugga il mondo mentre il tempo scorre veloce. E a chi cazzo importa? Ma di questa storia, che parla di lotta e di isolamento, di persone che sono state screditate e alle quali tutt'a un tratto viene data un'àncora di salvezza, vi importerà… non è così male… mi piace pensare a questo film come a un cinecomics in versione 2.0.
Se proporre al pubblico l'adattamento di un fumetto così controverso e cupo costituisce senz'altro un rischio per la Warner Bros., notevole è anche l'azzardo di introdurre la nuova versione sul grande schermo di un supervillain iconico dell'universo DC, il Joker, in un film che non sia dedicato a Batman. Un cameo del Cavaliere Oscuro (interpretato da Ben Affleck) in Suicide Squad è stato comunque confermato dal trailer diffuso nello scorso luglio, e che trovate in fondo a questo articolo insieme a una galleria contenente le immagini pubblicate in esclusiva da Empire.
Impossibile negare, però, che la presenza nel film di Ayer del Principe Pagliaccio del Crimine aumenti notevolmente la curiosità dei fan, nonostante le prime fotografie diffuse non abbiano convinto molti di loro a causa del look non certo canonico di Jared Leto nei suoi panni. L'attore e musicista premio Oscar nel 2014 per Dallas Buyers Club, ha risposto all'intervista di Empire parlando per la prima volta della preparazione da lui affrontata per il difficile ruolo che gli è stato assegnato, dimostrando di non esserne ancora uscito del tutto:
Stavo solo pensando che il Joker avrebbe probabilmente risposto con un "vai a farti fottere" e che avrebbe immediatamente riappeso la cornetta,
ha esordito il quarantetreenne appena è stato raggiunto telefonicamente dal redattore del magazine britannico. Non c'è da meravigliarsi di questa reazione, considerando che durante le riprese del film l'attore è rimasto sempre dentro la sua parte, com'è stato ampiamente testimoniato dai suoi colleghi, anche quando la macchina da presa era spenta. Jim Parrack, che in Suicide Squad interpreterà Jonny Frost, tirapiedi del supercriminale, ha raccontato che Leto lo chiamava spesso per impartirgli ordini bizzarri, come dipingere un mazzo di rose con dello spray nero oppure riempire uno zaino di chiodi. Per non parlare del regalo fatto a Margot Robbie, che nel film interpreta Harley Quinn, sentimentalmente legata al Joker, la quale si è vista recapitare in un pacchetto regalo un ratto vivo.
C'è stato senz'altro un periodo di… distacco. Mi sono immerso piuttosto in profondità. Ma questa per me era un'opportunità unica e non avrei saputo sfruttarla in maniera diversa. È stato divertente, fare tutti quei giochi psicologici. Ma allo stesso tempo è stato anche molto doloroso, come partorire dall'orifizio del mio cazzo.
L'immagine è indiscutibilmente forte, anche più del linguaggio diretto espresso da Ayer. L'attore ha rivelato poi di aver ascoltato musica gospel degli anni Venti e di essersi immerso in letture sullo sciamanesimo per entrare meglio nel ruolo:
Ho sempre avuto la sensazione che il Joker fosse molto più antico di quanto se ne pensi. È qualcosa di differente. Se non infrangi le regole, non puoi fare qualcosa di innovativo.
Parole e scelte, musicali e librarie, che lasciano intendere di doversi aspettare un Principe Pagliaccio del Crimine diverso da quello del canone fumettistico. A meno che che la fonte d'ispirazione per la sua resa nel DC Extended Universe non sia, almeno in qualche misura, la recente riscrittura del personaggio realizzata da Scott Snyder, con i disegni di Greg Capullo, nel ciclo narrativo Batman: Endgame (2014-2015) in cui è rivelato che il Joker è una manifestazione del male molto più antica della stessa Gotham City.
Che nel film vedremo un nuovo approccio al supercriminale, è stato comunque confermato dalle parole espresse da Roven, il quale ha offerto una contestualizzazione del look del personaggio caratterizzato da tatuaggi su tutto il corpo e da un guardaroba piuttosto sgargiante. Il produttore ha spiegato che questi elementi si basano su quelli adottati dai membri del cartello della droga messicano e che, rispetto alle precedenti versioni cinematografiche, questo Principe Pagliaccio del Crimine
ha più attitudini sociali… è un uomo d'affari intelligente e di successo, oltre a essere uno sociopatico.
Entusiastico il giudizio di Ayer sul lavoro svolto nel rendere, infine, queste idee iniziali sulla pellicola:
C'è potenza in questo personaggio e, per qualche fottuto miracolo, grazie alle cose incredibili che Jared ha fatto, alla fotografia e ad altri milioni di fattori, abbiamo escogitato qualcosa di eccezionale. Il nostro Joker è spaventoso.
Nei fumetti, la nemesi di Batman ha una relazione con un personaggio molto amato dagli appassionati, Harley Quinn, in origine una psicologa di nome Harleen Frances Quinzel che opera nel manicomio per supercriminali Arkham Asylum. Creata dagli autori della celebre serie animata sul Cavaliere Oscuro, Paul Dini e Bruce Timm, all'inizio degli anni Novanta, in cui appare per la prima volta nel ventiduesimo episodio della stagione iniziale, Harley è entrata poi nella continuity fumettistica. La sua trasposizione cinematografica avrà il volto della venticinquenne attrice australiana Margot Robbie (The Wolf of Wall Street, Focus – Niente è come sembra) e la storia personale che nel film la riguarda, come ha spiegato Ayer, sarà
la sua fuga dal Joker per diventare una persona realizzata e indipendente. Si tratta, in effetti, di una metafora del percorso compiuto da ciascuno di noi.
Come anche nel rilancio delle testate DC Comics iniziata nel 2011 (I Nuovi 52), la supercriminale nutrirà una certa attrazione nei confronti di Floyd Lawton/Deadshot, interpretato nella sua prima versione sul grande schermo da Will Smith (la trilogia di Men in Black, Io sono leggenda, After Earth). Ciò non farà certamente piacere all'ex di Harley, e l'attore afroamericano ha dichiarato che nel film vedremo un "triangolo amoroso piuttosto logoro," prima di parlare brevemente della situazione del proprio personaggio, infallibile cecchino a pagamento, all'inizio del film:
ha davvero un gran punteggio in carriera e sta cercando di voltare pagina insieme a sua figlia, dopo il successo. Ma le cose si mettono terribilmente male e lui finisce rinchiuso a vita a Belle Reve [prigione per metaumani che, nell'universo a fumetti DC Comics, è base di operazioni della Task Force X, ndr].
Ma contro chi si scontreranno i protagonisti di Suicide Squad? Ayer non ha voluto dichiararlo ma ha lasciato trapelare qualche indizio in proposito:
sono alla ricerca di un obiettivo di alto profilo, devono infiltrarsi e recuperarlo. Quando provano a farlo, capiscono che non è finita lì.
In linea con la cinematografia espressa dal regista nei suoi precedenti lavori, le sfumature di grigio saranno predominanti e non dovremo aspettarci un classico scontro tra buoni e cattivi:
che vada a farsi fottere il classico 'bene contro male'! 'Cattiveria contro malvagità' è molto più interessante. E Amanda Waller è il peggio che ci sia.
Il personaggio in questione è stato creato nella seconda metà degli anni Ottanta da John Ostrander, Len Wein e John Byrne e, nel suo ruolo di assistente e agente governativa, svolge il ruolo di coordinare ogni missione della Squadra Suicida. Nel film è interpretata da Viola Davis (Innocenti bugie, Ender's Game, La scomparsa di Eleanor Rigby). Come la sua controparte a fumetti, assemblerà la Task Force X e darà direttive a quest'ultima per portare a termine la missione assegnata. Ogni membro sarà costretto a obbedire agli ordini pena l'innesco dei nanoesplosivi che gli verranno iniettati nel collo per volontà della stessa Waller (anche questo un elemento tratto a piene mani dai comics). La sua interprete ha definito quest'ultima
implacabile nella sua malvagità. Se la guardi, non trovi nulla in lei che possa sembrarti pericoloso. I suoi unici poteri sono l'intelligenza e l'assoluta mancanza di scrupoli. Ho letto un gran libro, Confessioni di una sociopatica [di M.E. Thomas, ndr], che ho trovato spaventoso ma davvero utile…
L'articolo di Empire non chiarisce se June Moon/Incantatrice, interpretata da Cara Delevingne (Pan – Viaggio sull'Isola Che Non C'è, Città di carta) faccia parte della Suicide Squad oppure costituisca una minaccia che i membri di quest'ultima dovranno affrontare, se si considera che l'antieroina non appare quasi mai nelle fotografie di gruppo che ritraggono la squadra al completo e che i poteri di cui è in possesso hanno una natura differente rispetto a quella dei metaumani, derivando essi dalla magia oscura. L'ex modella e attrice londinese ha descritto il suo personaggio come
una ragazza in cerca di avventure e sempre desiderosa di emozioni. Troverà quello che ha sempre desiderato ma in un modo terribile. All'inizio del film scopre una caverna e… qualcosa che vi è all'interno.
Dell'evento della trama cui la Delevingne fa riferimento si possono vedere alcuni fotogrammi nel trailer del film finora diffuso (immagine sopra). Sembra adesso ancor più evidente, alla luce delle parole dell'attrice appena riportate, che Ayer abbia modificato, adattandole alla sua sceneggiatura, le origini del personaggio narrate sulle pagine di Strange Adventures #187 dell'aprile 1966 in cui June, durante l'esplorazione di un castello infestato, viene posseduta da un'entità sovrannaturale che le conferisce il dono della magia.
Nella sua incarnazione moderna successiva all'evento Crisi sulle Terre Infinite (1985), Incantatrice è un membro della Task Force X e scopre che la sua ospite è malvagia e senziente. Risulta assai probabile che su questa versione a fumetti si baserà la trasposizione cinematografica del personaggio impersonata dall'attrice ventitreenne, che infatti ha definito quella entità
un essere spietato, un'antica maga che è stata prigioniera per tanto tempo e che ora è libera.
In che modo dunque la Delevingne ha reso, davanti la macchina da presa, le due differenti personalità del suo personaggio?
Incantatrice si riconosce dall'accento che ho adottato, molto più profondo ed elegante di quello che invece uso per June. E poi, ascolta a tutto volume Red Right Hand di Nick Cave, quel brano che parla del diavolo. E anche un sacco di pezzi dei Megadeth. Solo roba malvagia.
Da quanto finora è stato annunciato in via ufficiale, l'antieroina è l'unica tra i personaggi dell'universo cinematografico DC Comics i cui poteri siano legati all'esoterismo e alla magia oltre a Shazam, il cui film è stato annunciato per il 5 aprile 2019 (e in cui Dwayne Johnson, alias The Rock, ricoprirà il ruolo del principale antagonista, Black Adam). Ma June Moone potrebbe essere una dei protagonisti di Justice League Dark (non a caso, nei comics ne fa parte), le cui riprese inizieranno probabilmente nel 2016.
Joker, Amanda Waller e Incantatrice non saranno i soli protagonisti di Suicide Squad e il numero di dicembre 2015 di Empire non ha mancato di offrire alcune rivelazioni sugli altri membri del team.
Di seguito, ecco dunque le brevi descrizioni che gli altri interpreti hanno fatto dei propri, rispettivi personaggi.
Joel Kinnaman su Rick Flag:
È l'agente governativo di più alto livello. Ha subìto la perdita di un sacco di amici e ha ucciso tante, tante persone… Deadshot è quello che gli crea più problemi. Harley si distrae facilmente, ma segue volentieri gli ordini se ciò significa distruggere cose.
Adewale Akinnuoye-Agbaje su Killer Croc:
È un cannibale con eccessi di rabbia. Sebbene divori solo gli individui più talentuosi. È selettivo.
Jay Hernandez su El Diablo:
La maggiorparte di questi tipi è felice di uscire lì fuori e uccidere persone, mentre lui vuole solo tenersi alla larga dagli scontri fisici.
Jai Courtney su Captain Boomerang:
È completamente rozzo, nel senso più puro [il termine spregiativo usato da Courtney è 'bogan', usato in Australia, patria del personaggio nei comics e dello stesso attore, per definire un individuo deprecabile nel modo di vestire e di comportarsi, oltre che per il suo infimo livello economico e culturale, ndr]. La prima direttiva che ho ricevuto da David [Ayer, ndr] è stata: -Trova il pezzo di merda che è in te.-
Adam Beach su Slipknot:
È formidabile. Può scalare qualsiasi cosa, e per guadagnarsi da vivere impicca le persone [nei fumetti è un esperto nell'uso di corde, ndr]. Scherzo sul fatto che è stato catturato mentre cercava di strangolare Wonder Woman.
Karen Fukuhara su Katana:
Ha dei princìpi morali e un codice d'onore. Può anche farsi strada tra centinaia di persone tagliandole a fette senza emettere neanche un respiro.
Le dinamiche tra i membri della squadra saranno senz'altro esplorati, nel film, e non è da escludere che le situazioni drammatiche e al limite, insieme alle scene d'azione, saranno miste a toni da humor nero. Lo testimonia uno scambio di battute descritto nello speciale di Empire, in cui viene svelato un altro elemento della sceneggiatura che risulta fedele al fumetto. La sequenza inizia con sei membri della squadra (Captain Boomerang, Deadshot, El Diablo, Harley Quinn, Killer Croc e Slipknot) che salgono a bordo di un elicottero militare da trasporto Boeing CH-47 Chinook, sul quale si trova già una squadra di Navy SEAL al comando di Rick Flag. A un tratto si unisce volontariamente al gruppo anche Katana e viene rivelato che quest'ultima è legata a Captain Boomerang/George 'Digger' Harkness, il quale la introduce così agli altri membri della Task Force X:
Mi guarda le spalle ma vi avviso di non farvi uccidere da lei, la sua spada intrappola l'anima delle sue vittime.
Ecco l'elemento che, oltre alla superiore abilità con l'arma bianca da cui prende il nome di battaglia, caratterizza il personaggio nei fumetti: Soultaker, questo il nome della lama da cui non si separa mai, ha un enorme potere mistico derivante da un'antica maledizione. A questo punto della scena, l'ex compagna del Joker, con fare allegro e sfoggiando un sorriso, le tende la mano:
Sono Harley Quinn, piacere di conoscerti. Adoro il tuo profumo. Cos'è, Puzzo di Morte?
La scena descritta prosegue con Croc che mette a dura prova gli stomaci dei membri delle Forze Speciali della Marina USA iniziando a divorare, davanti ai loro occhi, pezzi interi di una capra già mezza digerita dopo averli vomitati sul pavimento del velivolo.
Nonostante le rivelazioni offerte da Empire, molti sono gli aspetti del cinecomics di Ayer che rimangono ancora ignoti. L'attesa è ancora lunga: Suicide Squad esordirà nelle sale il 5 agosto 2016.
4 commenti
Aggiungi un commentoUno dei pochi progetti interessanti nel panorama supereroistico attuale...
Non sapevo esistesse anche una Justice League Dark...
Il trailer mi ha sorpreso un bel po'.
Leggi qui, DiVega: http://www.fantasymagazine.it/24068/justice-league-dark-le-riprese-iniziano-nel-2016
Ah... me n'ero scordato. In effetti oramai c'è da perdersi sopratutto se come me non si sono mai letti i fumetti.
Comunque se Warner riesce a replicare il taglio adulto o le atmosfere cupe di Dark Knight per me la Marvel potrebbe anche subire un brutto colpo.
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