Negli ultimi anni l’arrivo di un nuovo capitolo della lunga saga di Assassin’s Creed è spesso accompagnato da una valanga di discussioni. C’è chi lo odia, chi lo ama, chi lo lascerebbe volentieri sugli scaffali. A un mese dall’arrivo sul mercato di Assassin’s Creed Syndacate, ecco il nostro giudizio sul nuovo arrivato di casa Ubisoft.
Dopo aver respirato l’atmosfera della Rivoluzione Francese con Assassin’s Creed Unity, lo scorso anno, Assassin’s Creed Syndacate ci porta nell’affascinante e misteriosa epoca vittoriana. Continua la lotta millenaria tra Templari e Assassini, e come nei precedenti episodi, l’obiettivo principale è quello di portare pace ed equilibrio. Londra di fine Ottocento è una città in espansione, all’avanguardia, ma anche teatro di numerosi crimini e soprattutto vittima di una fitta rete d’affari portata avanti senza scrupoli.
I gemelli Frye
I protagonisti di Assassin’s Creed Syndacate sono i gemelli Frye, Evie e Jacob, due assassini che possono essere utilizzati nel corso dell’avventura. Fin dai primi minuti di gioco emerge l’indole istintiva e verace di Jacob, alla quale si contrappone il carattere decisamente più mansueto e calcolatore di Evie. La coppia funziona discretamente. Da un punto di vista prettamente narrativo, le personalità dei gemelli mette un po’ pepe all’interna vicenda, composta complessivamente da una sceneggiatura non proprio esaltante. Evie e Jacob vivono l’azione in maniera molto diversa, pur combattendo per la stessa causa; un ottimo espediente che tenta di movimentare un gameplay costruito sulle basi dei precedenti titoli. Personaggi promossi, dunque, anche se che avrebbero meritato un ulteriore affiatamento e utilizzo sul campo di battaglia e nelle missioni.
È possibile scegliere e cambiare personaggio in qualunque momento durante il gioco, portando a termine missioni differenti. Jacob e Evie condividono oggetti e munizioni, oltre a un utile gadget messo a punto dall’ingegnere e inventore Alexander Graham Bell: un rampino
Londra, l’immensa Londra
L’introduzione del rampino permette ai gemelli spostamenti più rapidi. Non fate caso se vi sembrerà di impersonare l’Uomo Pipistrello, a essere catapultati verso l’alto e a scalare in mezzo secondo il Big Ben ci farete subito l’abitudine. Londra è enorme, e troverete molto utile e indispensabile azionare il prezioso accessorio, sfruttando la pressione del tasto L1. Oltre a meravigliose e rapide scalate, il rampino permette anche spostamenti in orizzontale, per esempio da un palazzo e l’altro.
E se del rampino ne avete abbastanza ci sono sempre le carrozze! I mezzi di trasporto dell’epoca rendono l’esperienza molto più fluida. È possibile spostarsi quasi ovunque con i cavalli. I movimenti sono molto realistici e, a parte qualche raro caso, non abbiamo riscontrato problemi attraversando le vie più trafficate della city. Anche nelle scene più movimentate le carrozze ci permettono di sfuggire ai nemici o di inseguire latitanti senza grossi tentennamenti, sia nel corso delle missioni sia durante le fasi esplorative, consentendoci di lottare contro polizia e Templari anche con i cavalli al galoppo; premendo L1, infatti, cambieremo modalità, passando sul tetto per lottare senza preoccuparci di tenere le redini (il mezzo proseguirà con l’intelligenza artificiale).
Lotte tra bande
Jacob e Evie non sono soli. A combattere al loro fianco ci sono i Rooks, una delle bande criminali di Londra. I nostri compagni saranno agli angoli delle strade pronti a intervenire nelle scazzottate o a offrire qualunque tipo di supporto, seguendoci a piedi, scalando i tetti e a bordo delle carrozze. Limite dell’intervento dei Rooks è paradossalmente il loro utilizzo. Superate le prime fasi di gioco, infatti, Jacob e Evie saranno abbastanza forti – e ben armati di coltelli, pistole, bombe, tirapugni e bastoni – da eliminare frotte di nemici senza alcun aiuto, il che rende un po’ inutile e frustrante la presenza della banda di criminali al nostro servizio, che può essere potenziata dal nel menu di gioco.
L’intelligenza artificiale delle bande rivali (e la nostra) incide molto sul livello di sfida, tallone d’Achille che la serie si trascina appresso ormai da diverso tempo. Non avremo mai la sensazione di combattere duramente, o di essere davvero in pericolo. Un vero peccato, perché l’idea delle bande rivali avrebbe forse trovato miglior fortuna con una IA più accorta.
Sempre a proposito dei Rooks, buona la scelta stilistica di posizionare il covo (punto di riferimento per Jacob e Evie) a bordo di un treno in corsa.
Atmosfera vittoriana
Vivere la Londra di fine Ottocento è un’esperienza unica. Syndacate propone scorci meravigliosi e sempre diversi. La vastità della mappa permette lunghissime fasi esplorative, intervallate da missioni estemporanee che si attivano automaticamente al nostro passaggio, com’era già successo in Unity. La città e così bella e ricca di dettagli che è impossibile non rimanere a bocca aperta camminando per Whitechapel o attraversando il Tamigi battuto da centinaia di imbarcazioni. Ai dettagli si aggiunge un ottimo sistema di illuminazione, in grado di cambiare letteralmente il mood in tempo reale; giorno e notte si alternano, creando suggestivi giochi di luce e di ombre nelle viuzze di periferia, o dipingendo di arancio e viola accesi lo skyline, costantemente avviluppato dai fumi delle industrie. Sfumature più acide, gialle e verdi, caratterizzano i momenti più cupi, talvolta accompagnate da una pioggia battente o dalla nebbia, oltre che un comparto sonoro equilibrato e di altissimo livello.
Artisticamente Syndacate è un titolo maestoso. Non solo per la vastità dell’intera mappa, ma per una serie di selezioni artistiche che lo rendono probabilmente il più completo dell’intera saga sotto questo aspetto. Non ci sono le folle agitate di Unity, ma le strade e gli interni sono allo stesso modo vivi e sensazionali.
Una menzione particolare la merita la colonna sonora di Austin Wintory, struggente e passionale, in grado di suscitare meraviglia e gioia in alcuni momenti, stupore, terrore e ansia in altri. La tracklist (ascoltabile gratuitamente su Spotify) è, a nostro avviso, una delle migliori della serie di Assassin’s Creed.
Assassin's Creed Syndacate dà il meglio di sé nelle fasi esplorative e nella ricostruzione ambientale, aspetto che il team creativo continua a curare e a migliorare anno dopo anno. Rimangono però alcune ombre sul gameplay, ampio sì, ma legato a meccanismi superati e dal potenziale inespresso.
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