4) Hai visto un solo film, magari neanche fino alla fine, non importa. Sei comunque così bravo da aver capito, anche da mezzo fotogramma come cogliere l'essenza dei personaggi.
5) Mai visto nulla di Star Wars, ma un tuo amico aveva il diario a scuola, per cui avendolo visto di sbieco, ed essendo tu very very clever, hai compreso perfettamente l'essenza dei personaggi.
6) Star Cosa? Perché stai leggendo questo articolo?
È inutile dirvi che anche chi scrive è un PUV, non illudetevi. Anche io ho capito tutto e rimpiango di non aver dato a J.J. Abrams il mio account Facebook o la mia email, perché se avessero ascoltato me si che avrebbero fatto un film decente, non quella fesseria.
E invece cosa è successo? Pur di non chiamare uno qualunque dei PUV sparsi in rete, Star Wars: il risveglio della Forza è stato affidati a nomi che hanno portato parecchi soldi nelle casse dei loro committenti. Dallo sconosciuto regista J.J. Abrams, autore di clamorosi insuccessi finiti alla prima stagione come Lost e Alias, con uno sceneggiatori che neanche sanno usare il word processor (F4 basito!) chiamato Lawrence Kasdan, che ha scritto due dei tre film della trilogia originale. E i produttori? Gentaglia come lo stesso Abrams e la Bad Robot e una autentica incompetente come Kathleen Kennedy, la presidente della Lucasfilm per caso.
Insomma un autentico dream team se si pensa a quanto hanno incassato i film a cui hanno lavorato.
E gli attori? A fianco dei giovani sono stati posti non comuni attori di mestiere e notorietà, ma quasi tutti i protagonisti della saga originale. Da Harrison Ford a Carrie Fisher a Mark Hamill. Una scelta da incompenti, meglio fare il recast anche dei "vecchi". Come da incompenti pare che sia stata la scelta di Adam Driver, Oscar Isaac, Domhnall Gleeson, Daisy Ridley e John Boyega. Guardate il curriculum dei primi tre almeno, e poi ne riparliamo.
Per le musiche perché prendere quel trombone di John Williams? In fondo ha solo composto tutte le musiche dei sei film precedenti.
A vedere l'esito al botteghino, pare che la Disney, abbiano ottenuto il suo scopo mentre noi PUV, rosiconi, ci siamo dovuti accontentare di fare le pulci al film, e di schiumare la nostra verità dalle pagine dei nostri articoli.
Qual è il punto allora?
"From Hell's heart, I stab at thee… For hate's sake, I spit my last breath at thee…"
"Dal cuore dell'inferno io ti infilzo…in nome dell'odio, io sputo il mio ultimo respiro su di te."
Le ultima parole di Khan a Kirk in Star Trek II: L'ira di Khan, citazione della frase del Capitano Ahab in Moby Dick di Herman Melville.
Ora il punto è proprio questo. Un articolo su cosa vada o non vada bene in un film lo possiamo scrivere più o meno tutti. È un diritto che la rete ci concede. Ma gli atteggiamenti da fanboy stanno diventando noiosi, e/o molesti.
Un interessante articolo pubblicato su Io9 s'intitola Qual è la rivalità o scisma più inutile di tutto il fandom?
Charlie Jane Anders afferma che “La cosa grandiosa di fantascienza e fantasy è che ci sia una quantità quasi illimitata di libri, film, spettacoli televisivi e fumetti da celebrare. Ma a volte, le persone decidono che si può essere fan solo di una cosa o di un'altra. Devi scegliere. Qual è la rivalità più inutile di tutto il fandom?"
Nel porre la domanda invita i lettori a postare delle foto nei commenti all'articolo e se ne vedono delle belle, nonostante l'invito a “essere gentili e premurosi gli uni verso gli altri”.
Un invito che consiglierei di raccogliere anche nel caso dello scisma in questione, ossia quello che vede i fan di una saga o di un personaggio gli uni contro gli altri.
Se devo dare la mia risposta è proprio questa la rivalità che considero più inutile tra le inutili, per il semplice fatto che la prosecuzione di queste storie archetipiche è insita nella loro struttura.
Nei fumetti Marvel e DC per esempio avviene in continuazione. Ogni tanto un personaggio cambia team creativo o “gestione” e ognuno di queste “gestioni” ha fan e detrattori. Ma nessuno si è mai sognato di dire che se apprezzi la gestione Conway/Andru di Spider-Man non sei un vero fan, come è accaduto a chi ha apprezzato Star Wars: il risveglio della Forza. Perché in ogni caso, in forza dell'essere un marchio di proprietà di una major, Spider-man rimane tale anche se le sue storie si raccontano dal 1963, così come Star Wars perché è come il legittimo detentore dei diritti ha deciso di presentarcelo.
1 commenti
Aggiungi un commentoQuoto ogni singola parola di G. De Turris. Grossa delusione, davvero dispiaciuto.
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