Una donna che ha spinto avanti la frontiera della letteratura fino a che l'eccellenza del suo lavoro ha nobilitato il fantastico e costretto il mondo letterario ad apprezzarne la qualità, una vincitrice (a ripetizione) di tutti i principali premi attinenti al fantasy e alla fantascienza, Ursula K. Le Guin ha percorso un cammino assai lungo lungo nel tempo e vario negli argomenti. L'elenco delle tematiche che ha toccato nella sua narrativa è assai lungo, iniziando dal femminismo e proseguendo con la politica, l'etnografia, la sociologia, la sessualità, l'ambiente e la religione. Immaginando mille e mille modi in cui si può interagire con il diverso.
Per essere una protagonista del fantastico, va detto che la Le Guin ha condotto una vita piuttosto ritirata, schermando il suo privato dai riflettori. Nella fantascienza ha portato avanti sogni utopici e battaglie sociali, esplorato i cambiamenti che la tecnologia avrebbe portato nelle nostre vite, ma non ha mai tradito le proprie radici più profonde e intellettuali, essenzialmente libresche e poco in sintonia con tutto ciò che è spettacolo: e infatti le trasposizioni dei suoi libri in spettacoli televisivi o teatrali (c'è stato perfino un anime ispirato al suo lavoro) l'hanno sempre lasciata profondamente delusa, e non meno delusi quelli che hanno amato le sue opere.
Ora un nuovo progetto vuole portare la sua vita e le sue opere sullo schermo in un documentario biografico, per la regia e la produzione di Arwen Curry, un'esperta del settore. Un grande contributo di fondi è stato assegnato da un'associazione (il National Endowment for the Humanities) ma per completare l'opera è necessario il contributo di tutti. Per questo è iniziata una campagna su Kickstarter per raccogliere altri 80.000 dollari.
Nel momento in cui scriviamo oltre la metà dell'obiettivo è già raggiunta. Ci auguriamo quindi di poter vedere presto questo documentario.
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