È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno zombie in possesso di un cervello debba essere in cerca di altro cervello.
Così si apre la riscrittura in salsa zombie trash tratta dal romanzo di Seth Grahame-Smith ispirato al capolavoro di Jane Austen Orgoglio e Pregiudizio. Ci troviamo catapultati in un universo parallelo in cui le signorine di buona famiglia vengono mandate a studiare arti marziali in Giappone. Tutte tranne le signorine Bennet che, oltre a essere penalizzate dalla legge inglese che impedisce loro di ereditare la tenuta paterna Longbourn, sono penalizzate socialmente perché i genitori le hanno fatte studiare in Cina.
Belle quanto letali, le sorelle Bennet sono in gambissima quando si tratta di tenere a bada zombie affamati e pretendenti inopportuni, un po' meno quando si tratta di faccende di cuore: la signorina Jane non mostra abbastanza i suoi sentimenti per il signor Bingley, affascinante vicino di tenuta, mentre l'indomita Elizabeth non riesce proprio a mandar giù l'orgoglio del signor – pardon, colonnello – Darcy, impegnato in una crociata contro gli zombie che ha il sapore della vendetta, armato di tutto punto e avvolto nel suo giaccone di pelle.
PPZ: Pride + Prejudice + Zombies è un film a cui si perdona tutto: fa nulla che alcune scene sembrino pescate dal romanzo della Austen e disposte a casaccio; fa nulla che alcune storyline restino lì appese e non portino da nessuna parte. Quel che conta è che il signor Collins di Matt Smith sia uno dei migliori mai visti, che Tywin e Cersei Lannister siano di nuovo insieme sullo schermo (seppur non imparentati tra loro) e che Lily James, tutto sommato, non fa rimpiangere Keira Knightley. PPZ è un film surreale, che i puristi di Jane Austen potrebbero non apprezzare, ma che compensa i buchi della sceneggiatura con un ottimo cast e con la giusta dose di autoironia. Ve lo consigliamo? Sì se siete in vena di botte Regency. Buona visione.
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