Viene da Giochi Uniti questa nuova proposta fantasy per le vostre serate ludiche. Tesseract è un gioco veloce ed economico ma non banale, creato da due inventori di giochi italianissimi (Giuliano Acquati e Lorenzo Tucci Sorrentino). Il gioco si ispira a un leggendario Cubo Cosmico che controlla l'universo e alla sua costante trasformazione: questo è il campo di battaglia di alcune divinità (senza falsa modestia, i giocatori) che cercheranno di diventarne padroni. In pratica il gioco ha una accattivante veste grafica e degli aspetti molto astratti nel regolamento, un misto di casualità e strategia spiegato in poche pagine, ma con molta carne al fuoco dal punto di vista dell'attenzione e delle scelte da adottare da parte dei giocatori.
Vediamo un po' come è fatto Tesseract: oltre a un cubettone arancio che indica il primo giocatore (importante nel fine partita e per stabilire chi inizia il gioco) ci sono otto cubetti gialli che indicano fondamentalmente dei punti vittoria, e 88 carte (piuttosto sottili: consigliamo le bustine plastificate per conservarle meglio).
A parte quattro che rappresentano gli sfidanti, le carte sono divise in due mazzi: uno, chiamato mazzo di Intervento Divino, reca in tre colori diversi i disegni di sei divinità, ciascuna con un potere particolare (è un bel misto di diverse culture e suggestioni letterarie: da Ganesha il dio elefante al nordico Loki, alla dea egizia Iside, al caro vecchio Cthulhu). Le carte di Intervento Divino sono usate per comporre un quadrato tre per tre al centro del tavolo, e questo verrà modificato nel corso del gioco usando le altre carte del medesimo tipo. Il secondo mazzo, composto dalle carte Equilibrio, presenta su ogni carta una visione in miniatura del Tesseract con delle combinazioni di colori in tre caselle su nove: il giocatore, che può sempre vedere tre carte Equilibrio scoperte, quando decide di giocarne una sceglie una delle tre disponibili e la pone (secondo il verso indicato da una freccia) sul proprio lato del cubo magico. Nei turni successivi dovrà, per incassare i punti vittoria di quella carta, giocare in modo da creare nel Tesseract la medesima combinazione di colori – rosso, blu, giallo – che compare in tre quadrati della carta Equilibrio.
Dal momento che ogni carta Equilibrio va posizionata secondo un certo verso è evidente che per un giocatore ogni carta sarà interpretata in modo diverso a seconda del senso in cui è tenuto a posizionarla. Di conseguenza è anche evidente che questo gioco funziona per un massimo di quattro giocatori, uno per ogni lato del Tesseract.
A ogni turno il giocatore effettuerà una di queste tre azioni:
1) pescare una carta di Intervento Divino, fino ad averne in mano un massimo di cinque,
2) giocarne una, oppure…
3) pescare una carta Equilibrio (tra le tre disponibili a faccia in su, e fino a schierarne un massimo di due sul proprio lato) .
Giocare una carta Intervento Divino impone un cambio della combinazione dei tre colori del Tesseract, dal momento che tali carte vanno poste su di esso con l'obbligo di non sovrapporre mai colori uguali; inoltre ogni divinità raffigurata in queste carte permette un'azione bonus al giocatore. Con Loki potrete rubare una carta a un altro giocatore, con Ganesha giocare una seconda carta di Intervento Divino (utile per creare con una azione lampo le combinazioni di colori che, come abbiamo visto, permettono di reclamare i punti vittoria delle carte Equilibrio), con la Dea Bendata vi pigliate subito un punto vittoria gratis (e lo segnate coi cubetti gialli cui abbiamo accennato sopra) e via dicendo.
Quindi è evidente che, pescando e posizionando sul proprio lato una carta Equilibrio, il giocatore inizia una manovra con un obiettivo: cercherà di creare la combinazione di colori e posizioni che vi figura. Gli altri giocatori dovranno, evidentemente, cercare di impedirlo e allo stesso tempo fare il proprio gioco. Quanto meno, evitare di fare dei grossolani "regali" modificando il Tesseract proprio nella maniera che serve a un avversario per completare una carta Equilibrio! Già, se non si sta attenti può capitare anche questo. Allo stesso tempo si possono incassare alcuni punti con i cubetti gialli (se si è fortunati con le carte) e studiare le nuove carte Equilibrio scoperte via via che il gioco procede per vedere se c'è qualche nuova opportunità di facile realizzazione. Insomma il gioco si può imparare molto rapidamente, ma bisogna curare con attenzione la propria strategia, senza perdere opportunità e senza regalarne. Le partite, che terminano con il terminare delle risorse giocabili (carte e cubetti), sono brevi e c'è poco spazio per il recupero se si regala un vantaggio agli avversari. Il fatto che le carte Equilibrio abbiano un aspetto diverso a seconda di chi le sta giocando aggiunge un ulteriore elemento di imprevedibilità e una infinita variabilità di situazioni di gioco.
Tesseract è quindi un puzzle sempre cangiante intorno a cui si scatena una partita serratissima. Esiste un certo "fattore fondoschiena" di cui va tenuto conto, nel senso che prendere i punti vittoria di una carta Equilibrio a volte può diventare facilissimo fin da quando la si vede uscire, o possono arrivare diverse carte con la Dea Bendata (punti di vittoria automatici), tuttavia la fortuna da sola in questo gioco non basta. Se cercate un gioco semplice (adatto per giocatori da otto anni in su) ma non privo di profondità, questo Tesseract fa per voi: con i vantaggi aggiuntivi di essere rapido da giocare e poco pesante per… le vostre tasche.
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