Che i duecentocinquanta milioni di dollari spesi da Warner Bros. per Batman v Superman: Dawn of Justice costituiscano un investimento sul futuro degli studi cinematografici, è ormai ben noto.
Mentre il cinecomics che vedrà per la prima volta insieme in un adattamento live-action Batman (Ben Affleck), Superman (Henry Cavill) e Wonder Woman (Gal Gadot) sta per arrivare nelle sale di tutto il mondo, Suicide Squad è in fase di post-produzione, si stanno ultimando le riprese del film sulla Principessa Amazzone e, negli studi inglesi di Leavesden, il prossimo undici aprile si inizierà a girare Justice League – Part I. Ma tutte le altre pellicole che faranno parte dell'universo DC Comics dipenderanno molto dal successo al botteghino di Batman v Superman, che di quell'universo costituirà le fondamenta.
Anthony Breznican, scrittore e giornalista di Entertainment Weekly, è nei giorni scorsi entrato nelle stanze dove le menti dietro il DC Extended Universe si incontrano per pianificare il modo in cui i dieci film annunciati da qui al 2020 saranno tra loro interconnessi. Ha inoltre potuto intervistare alcuni dei principali architetti ai quali è stato dato il compito di realizzare, con i personaggi e le storie della casa fumettistica di Burbank, ciò che i Marvel Studios iniziarono otto anni fa.
Si consiglia, a questo punto, di non proseguire nella lettura di questo articolo se non si desiderano spoiler e si rimanda alla galleria in fondo per prendere visione delle nuove immagini pubblicate dal magazine statunitense.
Una delle figure chiave, se non la principale, dell'ambizioso progetto è Zack Snyder, già regista de L'Uomo d'Acciaio (2013), film che ha riportato al cinema Superman nella prima interpretazione di Cavill e che rappresenta anche un'introduzione all'intero DC Extended Universe. Descritto da Breznican "di ottimo umore, come un ragazzo che nel giorno del suo compleanno ha appena aperto una scatola piena delle sue action figures preferite e ne ha ancora da aprire" il cineasta cinquantenne non ha mai nascosto la sua passione per i personaggi DC Comics ed è stato proprio lui a porre la pietra angolare della loro trasposizione sul grande schermo in un universo condiviso:
Ho lanciato così la proposta allo studio cinematografico: -Ascoltate, l'idea è che Batman esiste all'interno dell'universo di Superman.- E ho continuato, -Ragazzi, ecco il titolo: Non solo Batman ma indovinate chi altro? Wonder Woman, l'intero gruppo. Flash. Cyborg. Aquaman.-
La reazione dei dirigenti di Warner Bros. sarebbe stata un "finalmente", in quanto la difficoltà di riuscire a realizzare un progetto così ambizioso aveva fino ad allora scoraggiato ogni tentativo di iniziarlo. In realtà non fu proprio così per Batman/Superman di Wolfgang Petersen (la cui produzione fu bloccata nel 2003 per un ripensamento degli studi) e per Justice League: Mortal di George Miller (rimandato e poi cancellato, principalmente a causa di ritardi nella stesura dello script nel 2007).
Stavolta, l'idea è stata quella di costruire pezzo a pezzo un universo condiviso iniziando dagli easter egg inseriti ne L'Uomo d'Acciaio, come il satellite Wayne Enterprises e l'edificio LexCorp a Metropolis, che suggerivano rimandi a un mondo preesistente rispetto alle origini di Superman. Greg Silverman, President of Creative Development and Worldwide Production di Warner Bros. Pictures ha spiegato che:
Ora avete un mondo in cui Metropolis e Gotham City sono geograficamente vicine, e tutti quei piccoli dettagli iniziano a diventare reali. Ma c'è la necessità di indovinare ogni singolo film, e questo è stato il nostro obiettivo. Abbiamo rinviato la data d'uscita di Batman v Superman a marzo [il film era originariamente programmato per l'estate 2015, ndr] concedendo più tempo perché venisse realizzato in modo da essere completamente all'altezza del suo potenziale. Ed è la cosa giusta da fare. Ogni film dev'essere curato come se fosse l'unico. Ma vi innamorerete del modo in cui tutti si collegheranno tra loro.
Non solo per creare il tessuto connettivo tra i film annunciati: gli otto mesi di rinvio, come nota Breznican, sono stati evidentemente spesi anche per dare un volto agli altri componenti della Justice League che oltre a Superman sarebbero stati protagonisti del DC Extended Universe. Dopo l'ufficializzazione del discusso casting di Ben Affleck per Bruce Wayne/Batman (agosto 2013), Gal Gadot è stata scelta nella parte di Diana Prince/Wonder Woman (dicembre 2013), Ray Fisher nel ruolo di Victor Stone/Cyborg (aprile 2014), Jason Momoa ed Ezra Miller per quelli, rispettivamente, di Arthur Curry/Aquaman (giugno 2014) e Barry Allen/Flash (ottobre 2014). E chi sarebbe stato poi dietro la macchina da presa dei film annunciati? Per alcuni di questi ultimi, ovviamente la scelta è già stata fatta: David Ayer per Suicide Squad, Patty Jenkins per Wonder Woman, Seth Grahame-Smith per The Flash e James Wan per Aquaman.
Affleck è indicato da più fonti come regista di un undicesimo progetto, non ancora reso ufficiale, che si incentrerà sul Cavaliere Oscuro mentre Snyder, dopo L'Uomo d'Acciaio e Batman v Superman, girerà entrambi gli atti di Justice League (2017 e 2019) occupandosi anche della produzione di ogni altro film dell'universo DC Comics. E continuando a pianificarne le connessioni insieme, tra gli altri, a Charles Roven:
Ho prodotto un sacco di pellicole [come l'intera Trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, ndr] ma finora non ho mai avuto parte nel provare a creare un modo in cui tanti film fossero in relazione l'uno con l'altro. I nostri registi devono scegliere se entrare nella nostra squadra e, dal momento in cui lo fanno, vengono coinvolti in ogni principale decisione.
Lo studio di Snyder, racconta Breznican nel suo articolo, sembra "il covo di un supercriminale specializzato nel rubare tesori da eroi e avversari dei fumetti." Vi sono armature, armi, attrezzi e costumi e un gigantesco ritratto di Thomas Wayne, padre di Bruce, appeso a una parete (si tratta di un oggetto di scena usato per Batman v Superman, in cui il personaggio è interpretato da Jeffrey Dean Morgan). Ma è nell'ampia stanza adiacente, che il cineasta ha riempito con la sua attrezzatura da palestra, che le menti dietro all'universo cinematografico DC Comics si riuniscono.
Un enorme tabellone, che può essere estratto dal pavimento e che originariamente serviva per appendervi ampie tele da pittura, contiene la bozza delle principali connessioni narrative del DC Extended Universe. Nel momento in cui Breznican è entrato nella stanza, non gli è stato mostrato nulla e la tavola era all'interno del suo alloggiamento ma il giornalista di Entertainment Weekly è stato in grado di sapere cosa ci fosse scritto. E cosa no.
Non è un caso che finora, nello svelare i personaggi della Justice League sul grande schermo, non vi sia stato alcun riferimento a Lanterna Verde, a parte l'annuncio di Green Lantern Corps, in programma per il 2020. E, nonostante le recenti indiscrezioni, sembra che non vedremo nessun membro della forza di polizia intergalattica della DC Comics ancora per un bel po', come ha spiegato Silverman:
Il Corpo delle Lanterne Verdi comprende personaggi straordinari che rappresentano una grande opportunità. Non abbiamo fatto un buon lavoro con quel primo film [del 2011, ndr]. Lui è un supereroe che merita di essere trattato allo stesso modo in cui stiamo trattando Batman, Superman e Wonder Woman, cioè con grande rispetto. Credo di poter dire ai fan di Lanterna Verde che, se hanno pazienza nei nostri confronti, rimarranno davvero contenti.
L'attesa dovrà durare, a quanto sembra, fino all'uscita di Justice League – Part II, nel 2019. O almeno, questo è quanto lasciato intendere da Roven:
Ci sono possibilità che il personaggio possa essere inserito in quel film, dal momento che questo non è ancora stato definito in ogni singolo dettaglio. Per ora, noi siamo convinti che la migliore situazione possibile per introdurre Lanterna Verde sia la seconda parte di Justice League o un film successivo. Abbiamo presentato abbastanza personaggi, per adesso.
Il modo di connettere i vari segmenti dell'universo cinematografico DC Comics, soprattutto per quell'ampio pubblico che non abbia familiarità con le storie a fumetti, è ovviamente la cronologia. Sul segreto piano di lavoro nell'ufficio di Snyder risulta chiaro che Suicide Squad si ambienterà dopo gli eventi di Batman v Superman mentre Wonder Woman, almeno in buona parte, nel 1918 ma con intermezzi che si svilupperanno ai giorni nostri, sempre successivamente al film su 'i migliori del mondo'. Allo stesso tempo, quest'ultimo conterrà anticipazioni di ciò che verrà narrato nel film sulla Principessa Amazzone.
È proprio la supereroina creata nei primi anni Quaranta da William Moulton Marston, a costituire dunque un ponte tra il film di imminente uscita e quelli successivi, come ha spiegato Snyder:
L'elemento più difficile e forse allo stesso tempo più gratificante, è stato proprio Wonder Woman. Devi strutturarla ma non svelarla troppo. Si vedrà abbastanza di lei in Batman v Superman tanto da far sentire assolutamente la sua presenza, e avrà un grande impatto sulla trama. Ma ci saranno ancora tanti grandi misteri che la circondano, alla fine.
Come se ciò fosse una metafora del lungo periodo in cui non è stata protagonista sul grande e sul piccolo schermo, nota Breznican, a un certo punto del film la Donna Meraviglia indosserà la sua iconica panoplia per combattere Doomsday, creato in laboratorio da Lex Luthor (Jesse Eisenberg) con i resti del generale Zod (Michael Shannon) ucciso da Superman nel prequel. Diana entrerà infatti in azione dopo decenni in cui ha tenuto nascosta la sua natura di guerriera semidivina per confondersi tra gli esseri umani:
Amo il suo ruolo nel film. Amo quando viene colpita da Doomsday, si volta e sorride come se non si fosse trovata in un combattimento del genere per tanto, tanto tempo. E come se ne avesse chiaramente sentito la mancanza,
ha dichiarato Geoff Johns, fumettista, sceneggiatore cinetelevisivo e attuale Chief Creative Officer della major fumettistica, anch'egli nel team creativo del DC Extended Universe. A suo dire, la sfida è stata ed è tuttora quella di non sminuire l'identità e l'importanza di ognuno dei membri della Justice League mentre si collegano tra loro i singoli progetti. È stato piuttosto chiaro in proposito:
Si tratta di costruire un mondo così come di costruire dei personaggi. Batman non è solo un personaggio ma lo è all'interno di Gotham City, con tutta l'iconografia che si trova intorno a lui e il fondamento emotivo di Bruce Wayne e della sua lotta al crimine, che è una lotta molto cupa. Dall'altra parte, poi, c'è Superman che vive in un ambiente molto diverso, che opera in modo diverso e che ha un metodo diverso di proteggere le persone e diverse motivazioni a farlo. Lui non indossa una maschera. Vuole essere accettato perché, francamente, penso che da bambino non si sia mai sentito tale. Non si è mai sentito uno di noi.
Gli altri principali supereroi DC Comics saranno, all'inizio, solo accennati. E non secondo modalità prevedibili, a quanto sembra.
Con un approccio narrativo che Snyder ha definito paragonabile a Canto di Natale di Charles Dickens, i protagonisti di Batman v Superman avranno dei sogni premonitori che sveleranno il futuro, o uno dei futuri possibili. Già abbiamo potuto osservare pochi secondi dello scenario post apocalittico à la Mad Max nel secondo trailer, ma ora sappiamo che Flash apparirà in una di queste visioni a Bruce Wayne. Snyder lo ha definito un "enorme easter egg" che, spera, alimenterà tante e diverse teorie tra gli appassionati. L'apparizione di Flash ha però una precisa funzione narrativa, e cioè di mettere in guardia Batman sulle minacce che stanno per (o che potrebbero?) arrivare. Una di queste è forse il Nuovo Dio di Apokolips, Darkseid, da più fonti indicato come probabile avversario principale in Justice League – Part I e di cui è stato rivelato un possibile riferimento in un'immagine ufficiale (di seguito).
Abbiamo una storia talmente chiara, da un lato, che ho voluto che questa parte del film fosse complessa e strana,
ha chiosato il regista.
Sempre a proposito di riferimenti incrociati tra i film del DC Extended Universe, è ormai ufficiale che il Cavaliere Oscuro farà un'apparizione in Suicide Squad, in cui verrà introdotto il quarto Joker della storia del cinema, interpretato da Jared Leto. Il fotogramma del secondo trailer di Batman v Superman in cui viene inquadrato, nella Batcaverna, il costume di Robin profanato dal Principe Pagliaccio del Crimine (di seguito), è un altro elemento che ha scatenato le ipotesi dei fan. Soprattutto in relazione all'arco di storie a fumetti Morte in Famiglia (1988-1989) di Jim Starlin e Jim Aparo in cui il secondo Ragazzo Meraviglia, Jason Todd, viene brutalmente ucciso dalla nemesi per eccellenza dell'Uomo Pipistrello. Ipotesi che ora riceve un commento da parte di Johns sulle pagine di Entertainment Weekly:
Esploreremo questa vicenda. Nel film nessuno dice, nello specifico, di quale Robin si tratti.
Prende ulteriore forza, a questo punto, l'indiscrezione secondo la quale gli eventi che hanno portato all'assassinio del Pettirosso possano costituire il fulcro narrativo del prossimo film stand-alone di Batman.
Progetto che, assicura Affleck, è attualmente in fase di sviluppo:
Al momento sono molto concentrato nel portare a termine Live by Night [adattamento dell'omonimo thriller di Dennis Lehane, ndr] e io tendo a concentrarmi su un film alla volta. Quando avrò finito con questo mi dedicherò al prossimo e capirò allora di cosa si tratterà.
L'attore quarantatreenne ha speso parole eccellenti su Suicide Squad, di cui ha visionato alcuni spezzoni, e alla domanda di Breznican se gli appassionati debbano aspettarsi qualche novità sul suo Cavaliere Oscuro (a parte, ovviamente, la partecipazione di quest'ultimo a Justice League – Part I), ha risposto:
Dovete tenere gli occhi aperti, questo è sicuro.
Batman v Superman: Dawn of Justice arriverà nelle nostre sale il 23 marzo 2016.
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