Di solito i premi del cinema italiano sono poco interessanti per la nostra testata. I David di Donatello, ossia i premi assegnati dall'Accademia del Cinema Italiano, composta dai professionisti del settore, giunti alla 60esima edizione, non riguardano praticamente mai film fantastici. Anche perché in Italia non se ne producono molti, specialmente indirizzati al grande pubblico.
Ma quest'anno possiamo dire di avere avuto più di qualche soddisfazione. Tra le 16 candidature di Lo Chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti e le 12 di Il racconto dei racconti di Matteo Garrone, le aspettative erano alte.
E non sono state deluse. La cerimonia si è tenuta presso gli Studios di Via Tiburtina a Roma, trasmessa in diretta da Sky Cinema.
Matteo Garrone ha vinto come migliore regista, Gabriele Mainetti come migliore regista esordiente e come produttore.
Lo chiamavano Jeeg Robot ha vinto anche nelle categorie migliore attrice protagonista (Ilenia Pastorelli), attore protagonista (Claudio Santamaria), attrice non protagonista (Antonia Truppo), attore non protagonista (Luca Marinelli), montatore (Jacopo Quadri, Andrea Maguolo -- con la collaborazione di Federico Conforti), per complessivi 7 premi.
Lo stesso numero ne ha raccolto Il racconto dei racconti che si è aggiudicato anche il premio al miglior direttore della fotografia (Peter Suschitzky), migliori scenografi (Dimitri Capuani e Alessia Anfuso), costumista (Massimo Canti Parrini), truccatore (Gino Tamagnini con Valter Casotto e Luigi D'Andrea), acconciatore (Francesco Pegoretti), effetti speciali (Makinarium).
Per la cronaca il miglior film è Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese. Grande sconfitto è Non essere cattivo, di Claudio Caligari (scomparso nel 2015), interpretato da Luca Marinelli. A fronte delle 16 candidature non ha vinto neanche un premio.
Per la lista completa dei premi potete consultare il sito ufficiale dei David di Donatello.
Le nostre recensioni dei due film
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