Il Festival del Cinema Italiano di Tokyo, che si svolge ogni anno presso la Asahi Hall di Ginza, è iniziato ieri, 28 aprile, con la proiezione del film italiano vincitore dei David di Donatello nelle categorie Miglior regista esordiente e Miglior attore protagonista, Lo chiamavano Jeeg Robot.
Lo chiamavano Jeeg Robot e Il racconto dei racconti sbancano i David di Donatello
Con 7 premi a film il cinema fantastico fa incetta di premi artistici e tecnici assegnati dall'Accademia del Cinema Italiano per le migliori produzioni della scorsa stagione cinematografica.
LeggiIl regista Gabriele Mainetti e l’attore Claudio Santamaria hanno partecipato alla presentazione del loro film e hanno potuto incontrare, nascosto tra il pubblico, proprio lui, il Maestro Gō Nagai.
Fumettista e scrittore, autore della fortunata epopea di robot come Mazinga Z, Ufo Robot e ovviamente Jeeg Robot d’acciaio, ha segnato indelebilmente l'infanzia e l'adolescenza di numerose generazioni di bambini e ragazzi, tra cui Mainetti, di cui ha molto ispirato l’immaginario artistico.
Gō Nagai, che recentemente si è trovato a Roma per il Romics, aveva espresso la volontà di vedere il film e la richiesta è stata accolta e subito soddisfatta grazie alla collaborazione di Luce – Cinecittà che, insieme alcolosso editoriale giapponese Asahi Shimbun, l’Ambasciata Italiana e l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, dal 2001 organizza il Festival di Tokyo, ormai un evento di riferimento per la produzione italiana contemporanea.
Lo chiamavano Jeeg Robot, con oltre 4 milioni di incasso e 630.000 spettatori in Italia, si appresta dunque a conquistare il pubblico di altri territori e il Giappone, che ha dato i natali a Hiroshi Shiba,sembra proprio che diventerà uno di questi.
Con l'occasione vi riproponiamo la nostra recensione!
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