Lo scorso fine settimana ha visto l’assegnazione dei premi Nebula da parte dell’associazione SFWA, la Science Fiction Fantasy Writers of America.
Il premio per il miglior romanzo è stato vinto da Uprooted di Naomi Novik, che ha superato Raising Caine di Charles E. Gannon, The Fifth Season di N.K. Jemisin, Ancillary Mercy di Ann Leckie, The Grace of Kings di Ken Liu, Barsk: The Elephants’ Graveyard di Lawrence M. Schoen e Updraft di Fran Wilde.
La Novik è diventata famosa con la saga di Temeraire, una rivisitazione delle guerre napoleoniche in cui compaiono anche i draghi, sul cui dorso viaggiano corpi speciali di combattenti. Il primo romanzo, Temeraire. Il drago di Sua Maestà, è del 2006, il nono e ultimo volume dalla saga, League of Dragons, è previsto per quest’anno. In Italia sono stato tradotti solo i primi quattro romanzi della serie.
Uprooted è una storia autoconclusiva che ha le sue radici nel folklore e nelle fiabe dei fratelli Grimm, interpretati in modo molto originale. Il drago locale, per esempio, non mangia le fanciulle, e anzi quello di “drago” è semplicemente il titolo con cui è noto un mago interessato alle fanciulle non per mangiarle ma per tenerle al proprio servizio per dieci anni. Da questo romanzo è in corso di realizzazione un film.
Come miglior romanzo breve è stato premiato Binti di Nnedi Okorafor, autrice già vincitrice nel 2011 del World Fantasy Award con Chi teme la morte. Il seguito di Binti, intitolato Binti: Home è previsto per l’inizio del 2017
Il premio per il miglior racconto è stato assegnato a Our Lady of the Open Roar di Sarah Pinsker, quello per il miglior racconto breve a Hungry Daughters of Starvind Mothers di Alyssa Wong.
Il premio Ray Bradbury per la miglior presentazione drammatica è stato vinto da Mad Max: Fury Road, che ha superato la concorrenza di Ex Machina, Inside Out, Sopravvissuto – The Martian, Star Wars: Il risveglio della Forza e Sorridi, tredicesimo e ultimo episodio della serie televisiva Jessica Jones.
Il premio Andre Norton per il miglior romanzo Young Adult è stato assegnato a Fran Wilde con Updraft, opera capace di entrare in finale anche nella categoria principale.
Infine il riconoscimento alla carriera è andato a C.J. Cherryh, autrice attiva dal 1976, quando ha esordito con Le porte di Ivrel. Da quel momento la scrittrice americana ha pubblicato oltre sessanta libri fra romanzi e raccolte di racconti che spaziano dal fantasy alla fantascienza, opere che le hanno consentito di vincere, fra l’altro, tre premi Hugo e un Locus. In suo onore un asteroide scoperto nel 2001 è stato battezzato 77185 Cherryh.
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