Tornano per la seconda puntata del loro nuovo ciclo cinematografico le Tartarughe Ninja.
È passato un anno dagli eventi dello scorso film. I quattro fratelli vivono sempre in clandestinità, con l'ex cameraman Vernon (Will Arnett) a godersi la gloria per aver catturato Shredder (Brian Tee) e autosoprannominatosi Falco. April O'Neil (Megan Fox) da parte sua sta indagando sulle attività del Clan del Piede, che non sembrano essersi fermate con l'arresto del loro capo. Sta indagando sui collegamenti tra la setta e le attività dello scienziato Baxter Stockman (Tyler Perry) che sta cercando di trovare un modo per fare evadere Shredder.
Negli eventi rimarranno coinvolti anche la guardia carceraria e aspirante poliziotto Casey Jones (Stephen Amell), nonché due criminali, Bebop (Gary Anthony Williams aka Sheamus) e Rocksteady (Stephen Farrelly) e la volitiva Rebecca Vincent, capo della Polizia di NY (Laura Linney).
Come in ogni sequel che si rispetti, si aumenta la scala e, nel corso della vicenda, scopriremo che in realtà quella che sembrava la solita cospirazione per il dominio della città diventa un pericolo mortale per l'intero pianeta.
Tartarughe Ninja 2: Fuori dall'ombra, pur cambiando regista, con Dave Green che si avvicenda a Jonathan Liebesman, non cambia l'approccio alla serie e ai personaggi, oscillando tra l'avventura scanzonata e i momenti drammatici. Come nel primo episodio la miscela non sempre funziona.
I dialoghi sono didascalici e sommergono lo spettatore di infodump, di informazioni inutili e ridondanti. In alcuni casi i personaggi ricorrono all'odioso "come sai…" per raccontare a chi non avesse visto il primo film parte dei suoi eventi e delle conseguenze. In altri casi invece di affidarsi alle sole immagine, i personaggi parlano da soli dicendo cose del tipo "ecco ho trovato, avevo ragione". Non mancano poi commenti tra i personaggi a spiegare ciò che lo spettatore vede benissimo.
Se da un capitolo all'altro l'unica cosa che cambia è la scala del nemico è perché non cambia la ricetta di Michael Bay, produttore di entrambi film, è ben nota: sommergere gli spettatori di sollecitazioni visive di ogni sorta, facendoli salire sulle giostre di uno spettacolo sempre più esasperato.
Su questo fronte il film non delude, con un buon uso del 3D.
Aggiungiamoci poi le strizzatine d'occhio non solo ai fan delle tartarughe, che ritroveranno iconiche posture e momenti a loro ben noti citati a bella posta, ma anche ai fan della cultura nerd e cinefila in generale, che ritroveranno praticamente di tutto, da Tron a Doctor Who a Star Trek, e chi più ne ha…
A suo modo è quindi un film divertente, ma se vi piace farvi sorprendere anche da una narrazione d'intrattenimento e preferireste non prevedere ogni singolo passaggio, con Fuori dall'ombra rimarrete delusi.
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