La Festa dell’Unicorno di Vinci sta ospitando l’attore neozelandese Manu Bennett, noto al grande pubblico per il ruolo di Crisso nella serie televisiva Spartacus, Deathstroke in Arrow, Allanon in The Shannara Chronicles, nonché al cinema come Azog nella trilogia di Peter Jakcson Lo Hobbit.
Bennett ha partecipato alla conferenza stampa venerdì 22 luglio alle ore 18.30 presso la Biblioteca Leonardiana di Vinci e si è reso disponibile a rispondere a domande di varia natura. Sono intervenuti anche l’Assessore Daniele Vanni e Vanessa Delbarba, Direttrice artistica della convention: un evento organizzato in collaborazione con l’associazione di promozione sociale FantasyInTouch di Roma.
Manu Bennett ha affermato che questa è la sua prima volta in Italia, ma che purtroppo ha visitato solo Roma prima di arrivare a Vinci. A chi chiede se ha visitato Capua, Bennett risponde: Purtroppo non potrò visitare Capua in questo viaggio, perché domenica sera dovrò prendere un volo per la Grecia.
Come è stato vedere il Colosseo?
In realtà ero in transito da Roma, ho avuto poco tempo a disposizione. L'esperienza è stata quasi come un fotogramma a scatti, una toccata e fuga. Non sono potuto entrare nel colosseo, però ho fatto una foto lì davanti, che ho pubblicato su facebook. Lì ho ripensato ai compagni del cast, al team che ha contribuito a creare Spartacus. Comunque mi ha fatto uno strano effetto essere lì, mi ha fatto capire che in realtà io non sono come i gladiatori che hanno combattuto lì dentro. Del resto, Crisso nella serie ha perso la testa prima di Roma. Lui non ce l'ha fatta ad arrivarci, io invece sì…
Spero che l'esperienza di vedere Roma mi serva in futuro. Mi sono sempre chiesto come gli italiani vedessero la serie di Spartacus. Nel telefilm, i Romani sono i nemici di Spartaco e di Crisso, e la società romana è stata dipinta come "crudele e depravata". Mentre camminavo per la Roma moderna, invece, mi sono reso conto di ciò che ha lasciato davvero la cultura romana, non è solo "orgia e sangue" come nella serie.
È stato difficile interpretare il ruolo di gladiatore?
Ho perso mia madre e mio fratello quando avevo 15 anni in incidenti stradali, a poca distanza l'una dall'altro. Sono state emozioni profonde da esprimere per un ragazzo e questo mi ha portato a rivolgermi al versante artistico. Recitare è diventato il mio modo di sopravvivere. Allora ero fidanzato con una ballerina e in questa relazione ricercavo un po' anche mia madre. Ho anche cominciato a suonare il pianoforte, come faceva mia madre. L'amore per la danza e la musica mi hanno portato a provare un'audizione , grazie alla quale ho ottenuto una borsa di studio in America alla Lee Strasberg Theatre Institute. Il metodo della scuola si basa sul cercare persone con emozioni profonde, da riversare nell'arte, e su una recitazione realistica non impostata, un po' in contrasto con il cinema americano. Io mi ritengo un attore "non americano", perché mi piace miscelare più stili e culture.
Progetti futuri?
Mi piacerebbe dedicarmi di nuovo al ballo, ma per quest'attività bisogna essere giovani, e io non sto ringiovanendo… da giovane ho fatto anche Rugby, stavo per entrare nella squadra universitaria, per cui il ruolo di Crisso non mi ha creato difficoltà. Diciamo che sapevo come muovermi. Questa mia capacità di movimento mi è servita anche nel ruolo di Azog, che ho interpretato con la tecnica delle motion capture. In origine, il personaggio era diverso da quello che appare nel film, all'inizio veniva usato uno stuntman. Poi Peter Jackson mi ha scelto e ha rifilmato le scene con me.
E riguardo al ruolo di Allanon in The Shannara Chronicles? Leggendo i romanzi, uno potrebbe aspettarsi un uomo alto e vecchio nei panni del vecchio druido…
Anch'io, leggendo i libri, mi sarei fatta un'idea diversa di Allanon. Credo che in generale si sia scelto di avere una componente più emotiva rispetto ai romanzi di Terry Brooks. In generale, la prima stagione di qualsiasi serie televisiva è un tentativo che vuole indagare anche le reazioni del pubblico. Il team è quello di Spartacus e di Lo Hobbit, quindi è valido, e cercheremo di migliorare nelle stagioni successive. Certamente, The Shannara Chronicles è più "televisivo" dei romanzi originali. Bisogna considerare anche che è prodotto da MTV, che ha un target ben preciso.
Purtroppo il tempo a disposizione per parlare con Manu Bennett è finito in fretta. L'assessore Vanni ha ringraziato l'attore per essere presente a VInci, perché al momento è un po' il simbolo del fantastico, in particolare per la sua parte nel film Lo Hobbit.
Al termine dell'intervista, Manu Bennet ha confessato di essere un grande estimatore del film Nuovo Cinema Paradiso, che ha cambiato la mia vita. Anche se spesso mi danno ruoli da macho, grazie al trauma che ho elaborato e agli aspetti emotivi che privilegio credo di far vedere la vulnerabilità anche di personaggi forti, come Crisso.
Alle 19:30 c'è stata l'apertura ufficiale della Festa dell'Unicorno 2016, alla presenza di tutti i sindaci e gli assessori dei Comuni limitrofi. Il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia, ha affermato che la festa, giunta alla sua dodicesima edizione, è cresciuta negli anni. Ha invitato sul Palco Centrale di Piazza Garibaldi palco l'ospite Manu Bennett, a cui è stato conferita l'onorificenza “Unicorno d’Argento” per la Promozione del Fantasy attraverso il suo lavoro.
Manu Bennett ha ringraziato il sindaco e l'ha salutato con un saluto australiano che consiste in una "toccata di naso". Poi insieme hanno proceduto al taglio simbolico del nastro.
La vera e propria convention con Manu Bennett è programmata per il 23 e 24 Luglio:
Il programma degli interventi di Manu Bennett alla convention è il seguente:
sabato 23 luglio
● 11.00 16.00 presso il Teatro della Misericordia di Vinci (Via Pierino da Vinci 35): convention tematica a cura della associazione FantasyInTouch
● 18.30 18.45 presso il Palco centrale di Piazza Garibaldi: saluto al pubblico della Festa
domenica 24 luglio
● 10.45 13.45 presso il Teatro della Misericordia di Vinci (Via Pierino da Vinci 35): convention tematica a cura della associazione FantasyInTouch
● 13.50 14.15 presso il Palco centrale di Piazza Garibaldi: saluto al pubblico della festa
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