A sorpresa, da Not a Blog di George R.R. Martin arriva un annuncio librario.
Nel post A long Game… of Thrones, Martin ricorda che ieri, 1° agosto 2016, sono passati esattamente vent'anni dall'uscita di A Game of Thrones, primo romanzo delle cronache del ghiaccio e del fuoco, arrivato da noi nel 1999 noi diviso in due tomi: Il trono di spade e Il grande inverno.
Ora con quella che se venisse da una persona diversa scambieremmo per una bieca manovra da clicbait, Martin ci va largo, con un post rievocativo dell'uscita che, nelle nostre speranze di fan, abbiamo sperato essere propedeutico a l'annuncio che stavamo tutti aspettando, ovvero l'uscita del sesto volume della saga, The Winds of Winter.
Invece l'annuncio è, tocca dirlo, un po' deludente da questo punto di vista. Ma giudicate voi.
Martin si è fatto latore dell'annuncio della Bantam Spectra che ha comunicato in pompa magna:
Pubblicato la prima volta il 1 ° agosto del 1996, A Game of Thrones compie oggi il suo ventesimo anniversario. Per celebrare questo capolavoro fantasy che ha dato vita a un fenomeno culturale, siamo lieti di annunciare la pubblicazione di una speciale edizione illustrata.
Ci siete ancora? Ok, riprendiamoci.
- Sono passati vent'anni dall'uscita del primo volume di un ciclo che ne prevede sette.
- Il quinto volume è uscito nel 2011 e ancora non sappiamo quando uscirà il sesto volume.
- Esiste una serie TV che ha superato i romanzi e che ci ha mostrato possibili spoiler sul futuro dei protagonisti del ciclo librario.
E cosa arriva nel primo giorno di agosto, da uno dei blog più spiati del mondo? L'annuncio dell'edizione illustrata del primo romanzo.
Martin ci indora la pillola, affermando che, seppur il romanzo sia ovviamente sempre quello, in questa nuova edizione è stata aggiunta un'introduzione di John Hodgman e quella che ha definito una quantità davvero sorprendente di opere d'arte
…
Si tratta di un totale di settantatre illustrazioni in bianco e nero e otto a colori.
Non tutto il materiale è inedito, leggiamo infatti che molte illustrazioni sono tratte dai calendari, da The World of Ice and Fire, da carte, giochi da tavolo e di ruolo.
Però, promette Martin, quarantotto di queste opere sono completamente inedite, opere d'arte mai viste prima
. E continua, citando il comunicato della Bantam: Con splendide illustrazioni a piena pagina ad aprire ogni capitolo, il mistero, intrigo, romanticismo e avventura di questa magnifica saga prendono vita come mai prima d'ora.
La lista degli artisti coinvolti è notevole, bisogna ammetterlo.
Sono coinvolti nomi del calibro di John Picacio, Paul Youll, Gary Gianni, Didier Graffet, Victor Moreno, Michael Komarck, Arantza Sestayo, Magali Villeneuve, Ted Nasmith, Levi Pinfold, Marc Simonetti, e altri ancora.
Martin spiega che ci sono state versioni illustrate di A Song of Ice and Fire prima, come l'edizione illustrata da Jeffrey Jones per Meisha Merlin o i volumi della Subterranean Press, ma ciascuna di esse era stata illustrata da un singolo artista. Stavolta Martin è lieto che a illustrare la sua opera sia stata quella che definisce una galassia di talento
.
La notizia è questa insomma, nuda e cruda, a corredo di questo articolo potete ammirare un paio di queste immagini, per farvi un'idea di come sarà il volume, che arriverà in originale il 18 ottobre 2016.
Non abbiamo notizie dell'eventuale realizzazione di un'edizione italiana, ma sappiamo che in ottobre Mondadori pubblicherà l'edizione illustrata da Gary Gianni di Il cavaliere dei Sette Regni, libro attualmente disponibile in edizione tascabile.
E per l'annuncio che stavamo tutti aspettando? Accontentiamoci della chiosa di Martin:
Ma sono qui, venti anni anni dopo… ancora al lavoro sul sesto libro (e no, spiacente, non ho annunci da fare su quel fronte).
L'Inverno può attendere insomma.
4 commenti
Aggiungi un commentoMartin... mavadarviaiciapp!
c'è ancora chi crede a quello che dice martin ?
per la storia finisce con la serie i libri possono anche tenerseli dopo gli ultimi due libri filler che ha fatto solo per i soldi
Oh my...flame contro martin? Non pensavo sarei vissuto così a lungo da vederli
come non li hai mai visti ?
forse è anche grazie a tutti i flammatori che ha avuto successo come scrittore
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