Poco meno di centotrentatre milioni e settecentomila dollari solo negli USA nel primo weekend di programmazione, cifra che si traduce nel primo posto di sempre per incassi tra i film usciti nel mese di agosto e una media di voti della critica, raccolti da Rotten Tomatoes, del 26% in netto contrasto con il 71% assegnato, invece, dal pubblico (il dato è ovviamente suscettibile di variazioni successive rispetto al momento in cui l'articolo che state leggendo è stato scritto).
Con questi numeri si può sintetizzare la controversia che sta imperversando negli ultimi giorni in rete e sui principali siti specializzati: Suicide Squad è stato, come già avvenuto per Batman v Superman: Dawn of Justice (film con il quale condivide lo stesso universo, quello cinematografico DC Comics), affossato dalle recensioni degli addetti ai lavori d'oltreoceano mentre viene mediamente considerato un film godibile, pur non esente da difetti, dal pubblico e dagli appassionati.
Gli attacchi al film di David Ayer da parte della critica si concentrano principalmente sulla sceneggiatura, di cui lo stesso regista è autore. Todd McCarthy di The Hollywood Reporter ha scritto che il cinecomic "mette insieme una squadra all-star di supercattivi ma poi non sa cosa farne" e Chris Nashawaty di Entertainment Weekly ritiene invece che Suicide Squad rappresenti un "piccolo passo avanti" per l'universo cinematografico DC Comics dopo Batman v Superman "quando, invece, avrebbe potuto essere un passo da gigante". "Una storia che sembra passata attraverso una macchina tritalegno", scrive Matt Goldberg di Collider. Decisamente più positivo il giudizio di Dan Jolin, firma di Empire, che comunque sottolinea come, "sforzandosi di trovare una minaccia sufficientemente mortale per giustificare la richiesta di salvare il mondo a dei cattivi, la risposta del film risulta meno che soddisfacente". Infine, su ComingSoon.net, Alan Cerny spiega che a suo modo di vedere il film è "grezzo e frammentato, ma comunque divertente", lodando poi le performance attoriali del nutrito cast.
Proprio quest'ultimo sembra confermato essere uno dei punti di forza del film, come già dalle anticipazioni ufficiali: Will Smith nel ruolo di Floyd Lawton/Deadshot, Jared Leto in quello del Joker, Margot Robbie nella prima trasposizione sul grande schermo di Harleen Quinzel/Harley Quinn e poi Joel Kinnaman (Rick Flag), Viola Davis (Amanda Waller), Jai Courtney (George 'Digger' Harkness/Boomerang), Cara Delevingne (June Moon/Incantatrice), Jay Hernandez (Chato Santana/Diablo), Karen Fukuhara (Tatsu Yamashiro/Katana), Adewale Akinnuoye-Agbaje (Waylon Jones/Killer Croc) e il ritorno di Ben Affleck nel ruolo di Bruce Wayne/Batman, in un cameo, dopo l'esordio in Batman v Superman uscito nello scorso marzo.
Ed è toccato ad alcuni degli interpreti del cinecomic esprimere un parere sulle recensioni negative di Suicide Squad ai microfoni presenti a Londra lo scorso 3 agosto. in occasione della première europea del film. All'evento si sono aggiunti Affleck, Henry Cavill (interprete di Kal-El/Clark Kent/Superman), Jason Momoa (Arthur Curry/Aquaman) ed Ezra Miller (Barry Allen/Flash) tutti e quattro attualmente impegnati nella produzione di Justice League sotto la regia di Zack Snyder. La replica degli attori membri della Task Force X (altro nome con cui è conosciuta la squadra suicida) è stata, sostanzialmente unanime: Suicide Squad è un film pensato, realizzato e dedicato ai fan, ed è solamente il loro responso a contare. Ancora più decisa la risposta alle critiche, giunta dal suo profilo Twitter, del regista Ayer (immagine di seguito):
La citazione, come scritto dal regista nel suo tweet, è una frase attribuita al celebre rivoluzionario messicano vissuto a cavallo tra i due secoli scorsi e si può tradurre in italiano con: "Preferisco morire in piedi che vivere in ginocchio."
Poco dopo, sempre sullo stesso social network, Ayer ha spiegato che la frase è stata da lui scelta per esprimere il suo amore nei confronti della pellicola e il suo credere in essa fino in fondo. Il cineasta ha quindi ribadito di averla realizzata per gli appassionati e che si è trattata della più bella esperienza della sua vita.
Ad aggiungere carne al fuoco, la recensione del film apparsa su ComicMix di John Ostrander, co-creatore della squadra suicida di carta e china insieme a Len Wein e John Byrne, che nonostante abbia ammesso di aver rilevato dei difetti soprattutto nella definizione del principale avversario degli antieroi protagonisti, ha spiegato che lo spirito della creazione originaria è stato mantenuto nel lavoro del regista e del cast e si è poi scagliato contro i critici, a suo avviso colpevoli di essere carichi di pregiudizi nei confronti degli adattamenti di comics sul grande schermo.
Ma c'è poi un'indiscrezione, diffusa da The Hollywood Reporter lo stesso giorno dell'anteprima londinese, che ha riportato inquietanti retroscena relativi a diverse fasi della produzione del film. Fonti anonime del prestigioso magazine avrebbero infatti svelato che la data d'uscita di Suicide Squad sarebbe stata decisa prima che Ayer iniziasse a scriverne la sceneggiatura, creando di conseguenza forti pressioni su un regista fino ad allora mai coinvolto nella realizzazione di un tentpole movie, inserito tra l'altro in un contesto narrativo più ampio (quello dell'universo DC Comics, nel caso specifico). Inoltre, in fase di post-produzione, sarebbe stato lo stesso CEO di Warner Bros., Kevin Tsujihara, preoccupato del fatto che il film non avesse lo stesso tono divertente e provocatorio dei trailer, a incaricare la società che aveva realizzato questi ultimi a lavorare a un montaggio della pellicola che fosse alternativo rispetto a quello che Ayer stava realizzando insieme alla editor Dody Dorn (che, oltre ad aver già lavorato con lui, aveva già svolto il lavoro di montaggio con registi del calibro di James Cameron, Ridley Scott e Christopher Nolan).
I rumors qui riportati vanno ovviamente considerati come tali ma ci sono altri elementi che potrebbero confermarli. In primo luogo le parole di Leto durante un'intervista concessa a IGN, in cui il musicista e attore ha espresso un certo disappunto per le numerose scene del film che riguardano il suo personaggio, il Joker, risultate poi assenti nel montaggio finale:
Ce ne sono alcune che non sono state tagliate? Sto chiedendo, ce ne sono alcune che non sono state tagliate? Sono talmente tante le scene escluse dal film che non saprei neanche da dove iniziare. Abbiamo sperimentato molto riguardo al Joker sul set, lo abbiamo esplorato a fondo. C'è così tanto girato che alla fine non è stato incluso nel film. Se io dovessi morire nell'immediato futuro, è probabile che quel materiale esca fuori, da qualche parte. Si tratta della bella notizia relativa alla morte di un attore, cioè che tutto il materiale che ha realizzato viene poi alla luce.
Un post di qualche giorno dopo su Reddit sembra confermare le sarcastiche affermazioni di Leto: un utente ha infatti pubblicato una lista delle presunte scene tagliate cui ha accennato l'attore, alcune delle quali apparirebbero nel romanzo ufficiale del film, Suicide Squad: The Official Movie Novelization, scritto dal fumettista Marv Wolfman e pubblicato da Titan Books.
Dobbiamo quindi aspettarci una versione estesa in Blu-ray di Suicide Squad anche tenendo conto del successo di critica e pubblico riscosso da Batman v Superman: Dawn of Justice – Ultimate Edition? Un'ipotesi non affatto da escludere anche se Ayer, in un'intervista a Collider, ha dichiarato che:
Ci sono sicuramente più di dieci minuti di materiale non incluso. Ma questo montaggio è il mio, non c'è una specie di altra versione del film in un universo parallelo. E questa è una delle cose più dure da digerire nel processo di scrittura, produzione e direzione di un film, e cioè che alla fine hai questi orfani e tu li ami fottutamente e pensi che sarebbero scene straordinarie che farebbero cose straordinarie. Ma il film è una dittatura [ride, ndr] e non una democrazia e solo perché un qualcosa è fico e carismatico non significa che debba sopravvivere al montaggio finale. Lo scorrere del film è il padrone assoluto.
Smentite, dunque, dal diretto interessato le voci che vi abbiamo riportato in questo articolo anche se un elemento rimane confermato dal cineasta: l'esistenza di materiale inedito che, forse, un giorno vedrà la luce. Quel che inoltre sembra certo è che non ci sarà una versione R-rated, cioè vietata ai minori di diciassette anni non accompagnati.
Per ora non resta che giudicare Suicide Squad per quello che Ayer, la sua troupe, il cast e la produzione hanno saputo mettere insieme nei centoventitre minuti della pellicola. Di seguito trovate la sinossi (nella traduzione di chi scrive), la recensione spoiler-free che FantasyMagazine vi ha proposto in anteprima, i trailer e una galleria di poster ufficiali del film. A noi non rimane che augurarvi buona visione.
Ci si sente alla grande a essere cattivi… mettete insieme una squadra dei detenuti supercriminali più pericolosi al mondo, fornite loro il più potente arsenale a disposizione del governo e inviateli in missione per sconfiggere un'enigmatica, invincibile entità. L'ufficiale dei servizi segreti statunitensi Amanda Waller ha deciso che solo un eterogeneo gruppo di individui spregevoli, radunato in segreto e con quasi nulla da perdere, possa farcela. Una volta che costoro avranno realizzato di non essere stati scelti per portare a termine la missione ma per la loro evidente responsabilità quando inevitabilmente falliranno, deciderà la Suicide Squad di morire nel tentativo o che ciascuno è per conto suo?
Suicide Squad
La recensione no spoiler del controverso film sulla squadra di antieroi della DC Comics.
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