Infinity War e seguito saranno una fine e un nuovo inizio per il Marvel Cinematic Universe

I registi Anthony e Joe Russo danno qualche accenno a come si evolverà il progetto dei Marvel Studios.

Thanos e il Guanto dell'Infinito

Articolo di Walter Ferri

Martedì 23 agosto 2016

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Sono passati pochi giorni dall'uscita di Suicide Squad e dalla tiepida accoglienza che il pubblico sta riservando alle traballanti fondamenta di quel Justice League che andrà utopisticamente a consolidare il cosiddetto DC Universe, quale migliore occasione per i fratelli Russo di tirare acqua al mulino e ricordare al mondo l'esistenza dei super-quotati eroi Marvel?

Solitamente gli eventi che reclamizzano le uscite di DVD/Blu-ray soffocano in una lenta danza di morte nella quale giornalisti, presenti quasi esclusivamente come atto formale, limitano la propria presenza a domande di rito destinate alle sfortunate e svogliate celebrità che devono sottostare alla gogna pubblica che è il marketing. Ogni tanto, tuttavia, vi sono delle eccezioni.

Durante la presentazione del debutto home video di Captain America: Civil War i registi Joe e Anthony Russo non hanno potuto astenersi dal fomentare le attese per l'ultimo atto della trilogia degli Avengers, che vedrà il grande schermo nel 2018.

Ricordiamo che, al contrario di come era stato programmato, da Variety abbiamo appreso che Avengers: Infinity War non sarà più un film in due parti, e che la prevista seconda parte del film è attualmente senza titolo (Fonte Imdb).

Parlando liberamente del Marvel Comics Universe hanno sottolineato come i loro film, seguendo degnamente la controparte fumettistica, riescano a creare e plasmare diversi filoni narrativi che si intrecciano saldamente in un tragitto di lungo periodo. L'attenzione dei fan è stata catalizzata in particolare da un'uscita sibillina di Anthony in una intervista a IGN:

Non posso scendere troppo nei dettagli di chi introdurremo, ma questi due film (Infinity War e seguito Ndr.) sono intesi come il culmine di tutti gli avvenimenti visti nel MCU dai tempi del primissimo Iron Man. Essendo una culminazione, questi lungometraggi segneranno in qualche modo la fine di alcune cose e, in un certo senso, l'inizio di altre.

Ovviamente i fratelli non hanno voluto approfondire l'argomento, lasciando all'etere spazio libero per mille interpretazioni e molta pubblicità. Tra i sogni più spinti registrati vi sono il ritorno cinematografico dei Fantastici 4 e dell'annesso potentissimo "divoratore di mondi" Galactus sotto l'ala Marvel, ma anche l'inizio dell'invasione Skrull che tanto ha movimentato le pagine degli “spillati” nel 2008. La 20th Century Fox, che si spartisce assieme a Sony e Disney i diritti per i film Marvel, ha fatto di tutto per non lasciare decorrere i termini contrattuali dei Fantastici 4 (cosa successa invece con Daredevil, approdato poi con successo su Netflix), ma ci sono buone possibilità sia disposta a scendere a compromessi pur di far profittare una licenza che gli sta dando solamente grattacapi.

Certo è che sia difficile credere la Disney sia pronta a congedarsi dal brand una volta portato a termine il decennale progetto. In effetti è possibile fare i conti della serva e intuire che la rivoluzione prevista vedrà scomparire molti degli attori principali: Robert Downey Jr., Chris Evans, Chris Hemsworth, Jeremy Renner e Samuel L. Jackson avranno presto concluso il contratto che li lega ai panni supereroistici, lasciando terreno fertile a Chadwick Boseman e Sebastian Stan, i quali si sono impegnati a partecipare a numerosi altri progetti sotto gli alias di Black Panther e Bucky. Si potrebbe ipotizzare il lancio di una nuova formazione per gli Avengers e, parallelamente, un focus maggiore sui Guardiani della Galassia. E non dimentichiamoci che Tom Holland, già apparso in Civil War avrà la sua grande occasione nel film in lavorazione Spider-Man: Homecoming.