Il 10 maggio è uscito nelle librerie il capitolo finale di una saga che ha riscosso moltissimo successo a livello mondiale, specialmente tra le adolescenti, incantate dall'ambientazione fiabesca. Si tratta di The Selection, una storia ambientata molti anni dopo la Quarta guerra mondiale, in un Paese lontano, devastato dalla miseria e dalla fame, in cui l'erede al trono sceglie la propria moglie con un reality show. Così, per trentacinque ragazze la Selezione diventa l'occasione di tutta una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di fatica e povertà.
The crown è ambientato a vent'anni dalla storia raccontata nei primi tre volumi della saga. La protagonista è Eadlyn, la futura regina che deve scegliere tra trentacinque pretendenti arrivati a Palazzo per conquistarla.
È il secondo capitolo della duologia che segue la famosa trilogia di The Selection. Il primo era The Heir.
Questi due volumi non provocano le stesse emozioni della prima saga.
I primi tre libri di The Selection erano ben strutturati, i personaggi erano belli e si prestavano facilmente all'affetto dei lettori e il triangolo amoroso tra i protagonisti non lasciava trapelare il finale.
The Crown non ha nessuna delle caratteristiche che tanto hanno conquistato nei libri precedenti.
Prima di tutto la protagonista.
Eadlyn non è la classica eroina o una principessa standard. È pienamente comprensibile l'idea di Kiera Cass di voler uscire dagli stereotipi e di voler rendere questo personaggio il più realistico possibile, ma purtroppo il risultato è stato deludente. È difficile appassionarsi a una protagonista così fuori dall'immaginario generale da risultare, alla fine, piuttosto insopportabile e povera a livello umano.
La seconda grande pecca della trama riguarda l'amore. Purtroppo in questo libro manca completamente il pathos per una storia impossibile, o per un triangolo amoroso imprevedibile, caratteristiche della prima saga.
Fino alle ultime pagine non era facile immaginare su chi sarebbe ricaduta la scelta della regina e, di conseguenza, il lettore non ha il tempo di scegliere per chi fare il tifo.
I colpi di scena non mancano e anche le parti politiche rendono un po' più realistica la storia, ma non è sufficiente a stimolare la lettura.
Il terzo difetto riguarda la mancanza totale del reparto femminile. Ben inteso, ci sono molte donne nel libro: la protagonista, America, le amiche della regina, ma le relazioni tra ragazze sono completamente assenti. Eadlyn non ha nessuna amica con cui sfogarsi o a cui chiedere consiglio. Lei è un'isola e forse tale la voleva rendere Kiera Cass, ma una parte maggiormente "psicologica" sarebbe stata utile per rendere più umana la protagonista.
Infine l'ultima pecca riguarda la frettolosità del finale.
In pochi istanti si conclude tutto, la selezione, la risoluzione dei conflitti e la sconfitta degli aspiranti al trono. Il lettore non ha neanche il tempo di chiedersi come andrà a finire.
Nonostante gli aspetti negativi, la scrittura è scorrevole e non appesantita da inutili descrizioni, sebbene la storia non regga il confronto con l'incipit della saga.
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