- Il ritorno di Tiziano Sclavi
- Nuove iniziative
- Nuove collaborazioni
- Dylan Dog a Lucca
- Il Dylan Dog Horror Day
- Conclusioni
26 settembre 1986 – 26 settembre 2016. A trent’anni esatti dall’uscita nelle edicole di quel primo numero dell’inquilino di Craven Road n° 7, Sergio Bonelli Editore ha deciso di festeggiare una delle sue creature di maggior successo con una intera giornata dedicata a Dylan Dog. Noi di Fantasymagazine non ci siamo tirati indietro e abbiamo accettato l’invito a passare un giorno con l’indagatore dell’incubo.
La giornata, per la stampa, è iniziata fin dalla mattina, alle 11 alla Mondadori di Piazza Duomo a Milano, dove ci aspettava una conferenza stampa della Sergio Bonelli Editore per presentarci le iniziative legate al trentennale della testata Dylan Dog e darci qualche anticipazione su quello che c’è in cantiere per i prossimi mesi. Molte le personalità della casa editrice presenti, a cominciare a Michele Masiero (direttore editoriale Sergio Bonelli Editore), così come autori e disegnatori legati all’indagatore dell’incubo come Roberto Recchioni e Gigi Cavenago, autori di Mater Dolorosa, albo che dà ufficialmente il via ai festeggiamenti del trentennale, e diversi altri.
I temi toccati e le cose dette durante la conferenza sono state molte, alcune in particolare capaci di far venire l’acquolina in bocca ai fan più accaniti.
Il ritorno di Tiziano Sclavi
Si è cominciato con l’attesissimo ritorno ai testi dell’indagatore dell’incubo del suo papà, Tiziano Sclavi. Alla fine di ottobre arriverà in edicola Dopo un Lungo Silenzio, albo scritto da Sclavi e disegnato da Giampiero Casertano (a ricomporre una coppia storica che ha firmato tanti classici). L’albo uscirà, per la prima volta, in contemporanea in edicola e in libreria con due versioni differenti. Quella da edicola con copertina completamente bianca ci è stato anticipato che avrà una serie di particolarità, soprattutto tattili (non ci è stato detto di più per mantenere un po’ di curiosità), mentre quella da libreria avrà, invece, la copertina completamente nera e conterrà una serie di contenuti aggiuntivi tra cui la sceneggiatura integrale scritta da Sclavi. A queste due edizioni si affiancherà anche una edizione variant realizzata solo per le librerie del circuito Mondadori con copertina con fondo bianco e al centro un Dylan in piedi, disegnato da Casertano. Quest’ultima potrà essere pagata in anteprima con una card a tiratura limitata e ritirata successivamente all’uscita oppure acquistata online sul sito di Mondadori (tra queste ultime saranno estratte anche alcune fortunate copie autografate dagli autori).
L’uscita in contemporanea in edicola e in libreria è un esperimento che vuole fare la Sergio Bonelli Editore e che potrebbe anche essere replicato in futuro con altri albi.
Roberto Recchioni, curatore della testata, ci ha inoltre rivelato che, dopo tutti questi anni, Sclavi non ha realizzato solo la storia che uscirà in edicola il prossimo mese. Un’altra sceneggiatura è già pronta e su quest’ultima sta lavorando già da qualche tempo Angelo Stano, una terza era a metà, ma Tiziano ha deciso di accantonarla perché non più troppo convinto dell’idea di base, in compenso ha cominciato a lavorare su una diversa.
Infine, come se niente fosse, è stata data una notizia che per un attimo ha ammutolito l’intera platea: Tiziano Sclavi sta lavorando a una nuova serie su Dylan Dog.
Non si sa ancora molto al riguardo, il titolo di lavorazione (che bisogna vedere se verrà confermato o se cambierà nel corso del tempo) è Le Storie di Dylan Dog e dovrebbe/potrebbe vedere la luce già nel corso del 2017 per restare nell’ambito dei festeggiamenti per il trentesimo anno di vita editoriale del fumetto. Tiziano Sclavi, inoltre, non dovrebbe essere solo il creatore e il supervisore della serie, ma dovrebbe firmarne anche alcuni episodi.
Nuove iniziative
Nel corso dell’anno, sempre edito da Sergio Bonelli Editore, uscirà anche il libro Dylan Dog Diary. Un volume curato da Marco Nucci e che ripercorre in trenta capitoli, uno per ogni anno di pubblicazione, la storia di Dylan Dog attraverso delle pagine di diario firmate dagli autori delle storie più belle e importanti. In aggiunta una storia inedita di 24 pagine firmata da Nucci stesso e disegnata dal duo storico Montanari & Grassani che riguarda proprio il diario di Dylan.
Uscirà, inoltre, una edizione in cofanetto che contiene il film/documentario di Giancarlo Soldi Nessuno Siamo Perfetti, menzione speciale ai Nastri d’Argento 2015, che ripercorre la vita di Tiziano Sclavi attraverso interviste inedite e gli interventi di diversi ospiti.
Nuove collaborazioni
Finite le presentazioni delle iniziative promosse in prima persona dalla Sergio Bonelli Editore è stata la volta delle collaborazioni.
Collaborazioni che sembrano abbracciare tutti i media, dalla radio al cinema, fino alle fiere fumettistiche, ma che non dimenticano anche il sociale, perché Dylan Dog è sempre stato molto attento a certe tematiche.
Radio24 trasmetterà l’adattamento radiofonico di 8 otto storie dell’Indagatore dell’Incubo. Si inizia con L’alba dei morti viventi per proseguire con Memorie dall’invisibile, Il lungo addio, Finché morte non vi separi, Lassù qualcuno ci chiama, Ucronia e Ascensore per l’inferno. Passando da un classico all’altro si finirà con Dopo un Lungo Silenzio, come a voler ripercorrere idealmente i trent’anni di vita editoriale del personaggio.
Studio Universal, per il mese di ottobre, ha in programma 4 appuntamenti con altrettanti film dell’orrore, tutti presentati da Dylan Dog. Uno alla settimana fino ad Halloween, quando, in una maratona lunga tutta la notte, verranno proiettati tutti uno dietro l’altro. I film sono molto diversi tra loro, come a voler abbracciare un po’ tutti gli aspetti dell’horror e sono stati scelti con un occhio di riguardo per i gusti dell’inquilino di Craven Road. Si comincia con La Notte dei Morti Viventi e si prosegue, nell’ordine, con Essi Vivono, Videodrome e si finisce con The Elephant Man. A questi si aggiunge, il 7 ottobre, il documentario, realizzato da Studio Universal, Dylan Dog – 30 anni di incubi.
Dylan Dog a Lucca
Come si diceva, oltre ai media, le collaborazioni riguarderanno anche le fiere fumettistiche e, in particolare, Lucca Comics & Games e il Napoli Comicon. A Lucca il padiglione indipendente della Sergio Bonelli Editore, quest’anno, sarà ancora più grande dell’anno scorso, quasi raddoppiando la propria metratura (da 150mq a 250mq). Lucca festeggerà, poi, i 50 anni dalla sua nascita e sarà una buona occasione per legarsi ai 30 del personaggio di Tiziano Sclavi. Farà, inoltre, il suo debutto la Dylan Dog Experience, curata proprio da Sergio Bonelli Editore e da Claudio Curcio e alino, gli organizzatori del Napoli Comicon. Tutto il pian terreno dell’Hotel Universo, nel pieno centro di Lucca, sarà trasformato e dedicato solo a questa esperienza: si entrerà a gruppi (per un massimo prefissato di persone, per cui sarà necessario prenotarsi anticipatamente) e i creatori assicurano che darà la possibilità di rivivere questi primi trent’anni della vita e delle avventure di Dylan Dog, ma anche di calarsi nei suoi panni. Ovviamente non ci han voluto dire di più per alimentare la curiosità. Anche grazie a Sergio Bonelli Editore, inoltre, queste due fiere collaboreranno sempre più in futuro e sono previsti ulteriori annunci su come questa partnership si concretizzerà in nuove iniziative.
Infine, quest’anno si celebrano i 70 anni dell’Unicef e, vista la concomitanza dei compleanni, si è deciso di riproporre una iniziativa benefica che già negli scorsi anni aveva avuto un grande successo: la pigotta di Dylan Dog. Visto il carattere dell’iniziativa ci permettiamo di augurarci con tutto il cuore che, anche quest’anno, le pigotte dell’indagatore dell’incubo vadano esaurite in brevissimo tempo.
Il Dylan Dog Horror Day
Per il pubblico, invece, la giornata all’insegna di Dylan Dog è iniziata più tardi, verso le 16, presso la Piazzetta del Liberty, a poca distanza da piazza Duomo a Milano.
Qui si sono ritrovati Roberto Recchioni, Dylan Dog, Groucho, Xabaras e diversi zombie, con contorno di fan dylaniati. Chi voleva poteva farsi truccare sul posto per assomigliare un po’ di più (qualora ce ne fosse stato bisogno) alla fauna del posto. Tra trucchi, chiacchierate, selfie e foto di gruppo, le cose sono andate un po’ per le lunghe, ma, verso le 17, la zombie walk ha iniziato a muoversi e si è spinta, tra gente che osservava curiosa e divertita, fino in piazza Duomo, dove si è celebrato l’arrivo con un’altra serie di foto.
Chi ha partecipato alla zombie walk, però, a questo punto ha avuto una brutta sorpresa. La coda di fronte al cinema Odeon, per partecipare al primo ciclo di proiezioni del Dylan Horror Day (ore 18, il successivo era alle 21), aveva ormai raggiunto dimensioni e lunghezza decisamente ragguardevoli. Non ci spingiamo a fare di conto sul numero delle persone in fila, ma pensiamo che alla Sergio Bonelli Editore abbia fatto decisamente piacere una tale risposta di pubblico.
Riusciti ad entrare (no, non abbiamo saltato la fila), siamo scesi fino alla sala 2, la più grande dopo la sala 1. Lungo le scale, a farci compagnia, molti degli zombie che avevano composto anche la zombie walk. Ritirato l’albo omaggio della Gazzetta dello Sport, siamo finalmente entrati in sala. Qui, seduti su sedie e sgabelli un po’ sparpagliati, vi erano molti autori e disegnatori di Dylan Dog. Riuscire a farsi autografare il biglietto omaggio della serata da tutti era praticamente impossibile: ognuno cercava di ritagliarsi qualche secondo in più con loro per scambiare una battuta o ottenere una dedica su un albo. So che alcuni sono riusciti in questo compito, purtroppo non sono questi fortunati. Mi sono dovuto limitare a Corrado Roi, Paola Barbato, Giampiero Casertano, Angelo Stano e Sergio Gerasi, ma sono discretamente sicuro che in mezzo alla calca ci fossero anche Nicola Mari, Carlo Ambrosini e diversi altri.
Terminato il tempo per gli autografi, abbiamo tutti preso posto a sedere.
A questo punto Michele Masiero, insieme a Roberto Recchioni, hanno introdotto e dato inizio alle proiezioni.
Prima un lungo estratto dalla versione radiofonica de L’Alba dei Morti Viventi che andrà in onda su Radio24 (perfino più lungo di quello mandato in onda per la stampa alla mattina), poi, in anteprima, il documentario di Studio Universal Dylan Dog – 30 anni di incubi.
30 anni in 30 minuti, con brevi interviste a diversi nomi importanti della storia dell’indagatore dell’incubo come Angelo Stano (storico copertinista e autore dei disegni di alcune delle storie più importanti), Roberto Recchioni (attuale curatore della testata), Michele Masiero (direttore editoriale Sergio Bonelli Editore) e altri. Ovviamente non poteva mancare qualche parola anche del papà di Dylan, peccato solo che gli stralci dedicati a Tiziano Sclavi siano vecchi filmati già visti in varie forme, nulla di nuovo realizzato apposta per questo documentario, dunque. Interessante, invece, la parte che ripercorre le varie edizioni del Dylan Dog Horror Fest ad inizio anni ’90, che restituiscono, ancora oggi, le dimensioni del successo raggiunto dal personaggio in quegli anni e di come fosse realmente diventato un fenomeno di costume.
Terminato il documentario, è stata la volta della proiezione di La Notte dei Morti Viventi, ma in una versione che forse non tutti si aspettavano. Per rispettare i gusti dell’indagatore, infatti, non è stata mandata in onda una versione digitale, rimasterizzata e restaurata, in formato 16:9. In fondo Dylan non frequenta multisala, i film che piacciono a lui sono in cartellone solo in qualche sparuto cinemino all’antica: dunque formato in 4:3, video sporco e audio un po’ gracchiante, come se ad essere usata fosse una vecchia pellicola proiettata ormai chissà quante volte.
Una esperienza curiosa, che se all’inizio lasciava un po’ perplessi, ben presto si è trasformata in un bel ricordo diverso dal solito.
Usciti dal cinema, ormai in serata, abbiamo lanciato una occhiata alla coda di quelli in attesa di entrare alle 21, ma non ci è sembrato che fossero molti meno che al pomeriggio.
Conclusioni
Dopo questa giornata, interamente passata in compagnia del personaggio creato da Tiziano Sclavi, ormai, ben 30 anni fa, ci sentiamo di poter dire che anche se l’editoria, in questi anni, è in crisi e il mercato dei fumetti ha subito una ovvia flessione, Dylan Dog è decisamente vivo tra la gente. Forse le sue vendite non saranno più quelle di qualche anno fa, ma un personaggio capace di attirare così tanta gente (oltretutto in un giorno lavorativo) solo nella speranza di partecipare a un evento che porta il suo nome e di incontrarne gli autori e i disegnatori, a noi sembra tutt’altro che finito.
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