Una volta tanto, non è necessario andare in Inghilterra per vedere una rappresentazione teatrale tratta da William Shakespeare.
Racconto d'Inverno infatti non è un film tratto dalla omonima tragicommedia, che pure ha avuto parecchi adattamenti cinematografici, bensì la ripresa della rappresentazione al Garrick Theatre nel West End londinese in cui opera la compagnia fondata da Kenneth Branagh.
La storia è nota. Il re di Sicilia Leonte (Branagh), improvvisamente si convince che la moglie Hermione (Miranda Raison) lo tradisce con l'amico di sempre Polissene (Hadley Fraser), re di Boemia. Nonostante la sua corte, la baronessa Paulina (Judi Dench) in testa, cerchi di convincerlo che si tratta solo di un frutto delle sue fantasie, Leonte pazzo di gelosia imprigiona la moglie incinta la quale partorirà prematuramente una bambina da lui non solo ripudiata, ma condannata a morte.
Se non avete mai letto o visto una rappresentazione di Il racconto d'Inverno mi fermo qui. Si tratterà di una storia che, nonostante lutti, sofferenze e tragedie, virerà verso toni da commedia romantica e verso un lieto fine, con momenti d'incanto, di magia e di fiaba. Un miscuglio di generi e suggestioni che lo rendono un capolavoro immortale.
Di Branagh è la regia teatrale, mentre Rob Ashford cura quella cinematografica.
Quella che vedrete quindi nei 184 minuti, di cui 20 di intervallo e 10 di introduzione allo spettacolo a cura dello stesso Branagh, è quindi una visione mediata, molto diversa da quella che ciascuno potrebbe avere a teatro, a seconda del posto scelto o assegnato.
La camera non ha infatti solo uno sguardo d'insieme sull'intero palco, ma anche momenti in cui si sofferma in primo piano sui protagonisti, sulle loro intense espressioni, indirizzando l'occhio dello spettatore in punti che non è affatto detto che guarderebbe allo stesso modo.
Il teatro al cinema quindi in un certo senso uniforma la visione teatrale. Se da un lato l'occasione è ghiotta per sentire recitare Shakespeare in lingua originale da grandissimi attori, dall'altro c'è un evidente senso di distacco dello spettatore dalla rappresentazione.
In ogni caso la potenza del testo, la bravura della compagnia e la qualità della messa in scena, rendono l'esperienza meritevole di attenzione, costituendo uno stimolo indubbio a indurre a inserire una rappresentazione teatrale una delle tappe obbligate di un eventuale viaggio a Londra.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID