Gli addetti ai lavori di Jurassic World 2 si sbottonano ai giornali spagnoli (il regista è barcellonese) e rivelano qualche indiscrezione sul nuovo capitolo della serie preistorica più celebre del cinema. Il primo a parlare è stato Colin Trevorrow, regista di Jurassic World, produttore del sequel in questione e autore di ambo i copioni.
I dinosauri saranno una parabola sul trattamento che gli animali ricevono oggigiorno: gli abusi, gli esperimenti medici, l'essere addomesticati, imprigionare animali selvaggi negli zoo, l'uso che i militari hanno fatto di loro, animali come armi
ha dichiarato Trevorrow a El Mundo.
Il finale aperto dell'ultimo film aveva lasciato a intendere molto di tutto ciò, soprattutto per quanto riguarda la componente militarizzata che finirà, in tutta probabilità, ad afferrare le redini della trama.
C'è da ricordare, tuttavia, che Jurassic World concentrasse tutta la sua critica sui lati peggiori della speculazione e delle realtà aziendali, ma che di fatto ha campato di product placement selvaggio al punto da rovinare la propria fotografia pur di esporre al meglio loghi e marchi dei numerosi sponsor. Tevorrow, insomma, non si è certamente distinto per integrità e coerenza, accusando i malcostumi solamente in superficie e senza troppa convinzione. Si spera che almeno in campo bellico abbia fatto le dovute ricerche e che possa farci tornare ai livelli crichtoniani di narrazione.
Più consapevoli e passionali sono le interviste di J.A. Bayona (The Orphanage, The Impossible, A Monster Calls) il quale focalizza le proprie energie sul raccontare le atmosfere che vorrebbe rievocare col suo girato.
Sarà più cupo e spaventoso del film precedente
, ha fatto notare Bayona. Ovviamente avendo Chris Pratt sarà anche molto divertente, ma sarà più cupo. È il secondo passo in una trilogia e i secondi capitoli sono sempre più tetri, come ne L'impero colpisce ancora e L'ira di Khan, i quali sono gli esempi tipici. […] Accadranno delle cose che il pubblico non si aspetta e sono veramente scioccanti.
Anche in questo caso scattano dei campanelli d'allarme. I film menzionati sono tra i più belli e noti nel mondo dello sci-fi blockbuster, ma restano pur sempre dei blockbuster e, in quanto tali, punti di riferimento relativamente modesti. Forse puntare alle vette artistiche de Il Padrino parte II sarebbe sproporzionato (se non altro per interessi economici), ma sarei stato sicuramente più tranquillo se Bayona non avesse sentito l'urgenza di specificare la pellicola sarà “molto divertente”. Il divertimento è un tratto che in concreto mal si sposa anche con i titoli da lui nominati (a meno che non si vogliano accostare – fragilmente – Chris Pratt e Yoda), meritevoli di aver preso con la massima serietà brand che fino ad allora erano caratterizzati da una disarmante leggerezza.
Le interviste sono oggettive, le riflessioni sono personali. Forse sono io a essere troppo nostalgico nei confronti degli elementi horror presenti nel primissimo Jurassic Park e dovrei rassegnarmi alla piega più scanzonata già intrapresa da Il Mondo Perduto e perfezionata nelle decadi fino a scollegarsi completamente dal contesto originale, pertanto vi invito a trarre le vostre conclusioni e alimentare di conseguenza le vostre aspettative per il film in arrivo nel 2018.
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