Frank è una salsiccia, qui in Italia lo definiremmo tecnicamente un wurstel, perché per salsiccia intendiamo un'altra cosa, che vive la sua esistenza nella confezione con gli amici Barry e Carl, sul bancone del supermercato. Accanto a lui, la confezione dei panini, anzi delle panine, che accoglieranno prima o poi i wurstel dentro di sé.
Frank non conosce bene il suo mondo. Sa che gli déi, ossia gli esseri umani, scelgono di tanto in tanto alcuni suoi amici alimentari per portarli nel Grande Aldilà, ossia fuori dal supermarket. Non immagina affatto, come nessuno dei suoi simili, il destino che lo aspetta.
Ovviamente accadrà un evento che cambierà la sua vita e quella delle altre cibarie. Un evento che porterà Frank, la sua amata panina Brenda, e altri personaggi improbabili come un bagel ebreo di nome Sammy Bagel Jr. e un pane arabo di nome Abdul Kareem Lavash, a vagare per il supermercato di notte, scoprendone la doppia vita e i segreti più nascosti, mentre i suoi amici wurstel Barry e Carl, usciti nel Grande Aldilà, dovranno lottare per la vita.
La premessa fondamentale è che Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia non è un film per bambini, nonostante la simpatica e accattivante animazione 3D.
Difficile pensarla diversamente se si guarda con attenzione l'allusivo manifesto e le menti dietro questa commedia avventurosa demenziale. Se già uno dei registi è Conrad Vernon, noto per Shrek 2, film dissacrante ma ancora fruibile all'infanzia, così come per i piccoli ha lavorato Conrad Vernon (Il trenino Thomas), lo stesso non si può dire di Evan Goldberg, Kyle Hunter, Seth Rogen e Ariel Shaff, ossia la banda di La fine è vicina, tanto per fare un esempio.
Quindi siamo davanti a una commedia per adulti, con battute che vanno oltre l'allusivo, ricca di violenza, parolacce, sesso esplicito, "ammorbidito" dal fatto che i protagonisti sono alimentari semi-antropomorfi dall'aspetto simpatico.
La storia è fin troppo semplice, incartata alla fine dalla voglia di provocare e di sfrenare la fantasia in ogni modo. Messa all'angolo da se stessa, viene risolta da un quasi deus ex machina finale. Giusto per concludere una storia che non voleva andare in realtà da nessuna parte.
Il politicamente scorretto poi non risparmia niente e nessuno. Nessun credo religioso, nessuna parte politica. Sono sguaiati sberlfeffi per tutti.
Ricordatevelo quindi se vedrete il film programmato solo in uno spettacolo pomeridiano. Non è un film per famiglie, ma persone a cui piaccia la comicità sfrenata e totalmente irriverente.
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