Disegnatore messicano classe 1970, Humberto Ramos rappresenta uno di quei talenti trasversali, capaci di attraversare il fumetto supereroistico americano lasciando il proprio segno distintivo su qualsiasi personaggio lavori, a prescindere dalla casa editrice di appartenenza.
A Lucca Comics & Games 2016 abbiamo avuto il piacere di incontrarlo ripercorrendo, insieme la sua carriera a partire quasi dagli esordi (torneremo più avanti a parlare dei primi lavoro sul velocista Impulse della DC Comics) con la Image cui seguì l'apertura dell'etichetta Cliffangher.
Iniziamo con il parlare della prima uscita su DV8, nel 1996, una serie spinoff e controparte narrativa di Gen13, cui la direzione della casa editrice volle dare un tono più violento ed oscuro rispetto alla testata madre scegliendo un approccio, secondo Ramos, sbagliato per un team di supereroi adolescenti, cui lui stesso non nasconde di aver trovato molto difficile adattarsi non ritenendo il proprio tratto pertinente alla materia narrata.
Difficile smentirlo visto il successivo lavoro eccellente per Young Justice, il team composto dai più giovani eroi della DC Comics composto da Superboy, Robin, Secret, Wonder Girl, Freccetta e soprattutto Impulso, il giovane velocista del futuro sulle pagine del quale Ramos aveva esordito facendosi subito notare dai lettori.
I toni scanzonati, le scene d'azione a metà tra il comico ed il surreale e le tematiche per adolescenziali aiutano il disegnatore a lavorare in maniera più lineare e pulita proprio sulla miniserie Un mondo senza adulti, dove si diletta a deformare i corpi giovanili dei più famosi eroi DC ringiovanendoli graficamente in maniera credibile ed umoristica eseguendo una vera e propria de mitizzazione del pantheon fumettistico per eccellenza.
Conclusosi questo secondo passaggio alla "Distinta Concorrenza" nel 1998 fonda, con Madureira e Campbell, la Cliffangher pubblicando uno dei suoi migliori lavori: Crimson, una storia di vampiri ed altre creature bibliche in cui il disegnatore, cresciuto sia da piccolo in una comunità cattolica, riversa tutte le proprie conoscenze dipingendo un mondo di Luciferi Faustiani e di angeli privi di controllo in una New York ammantata di neve dove Dio, ritratto con le fattezze di una bambina afroamericana, distribuisce rose ai senzatetto in una fredda notte di Natale.
Una versione per adolescenti del contemporaneo e più maturo Preacher, uscito è salito alla ribalta nello stesso periodo in cui Ramos editava la sua versione per teenager dark della Bibbia con una spruzzata di Sandman.
Si tratta di una storia vampiresca vecchio stile, scritta e disegnata prima i succhiasangue diventassero di moda trasformandosi da mostri (nel folklore messicano dal quale l'autore prende spunto la figura di Dracula non è molto influente) in personaggi belli, misteriosi ed affascinanti.
Ramos stesso afferma che, per Crimson, possedere un forte background religioso lo ha aiutato a creare una storia in cui riunisce profezie bibliche sulla fine del mondo a cospirazioni millenaristiche tratteggiando un Lucifero potente, sedutivo e perfino più affascinante rispetto a quello ritratto da Neil Gaiman in Sandman.
La simbologia Ramosiana ripercorre la storia del cattolicesimo messicano e proprio nella figura del Signore confluiscono tendenze religiose diverse creando un personaggio al tempo stesso delicato quanto inquietante, amorevole ed orrorifico come solo una bambina dai comportamenti adulti può essere e da questa considerazione di similarità tre bene e male deriva la decisione di disegnare un Dio tanto straniante.
Conclusa l'esperienza di Cliffangher, Ramos troverà lavoro presso la Casa delle Idee, sotto la direzione di Joe Quesada, lavorando ai disegni del suo personaggio preferito: Spider-Man, sui testi di Paul Jenkins.
Essendo uno dei primi disegnatori ispanici della Marvel ed erede dei suoi miti di gioventù: Romita Senior, McFarlane e Larsen, ci confida di essere un convinto sostenitore la rivoluzione nel fumetto americano sia arrivato ben prima di Internet.
Il vero cambiamento è avvenuto anni prima, secondo Ramos, grazie alle spedizioni espresse e corrieri come la FedEx hanno creato nuovo possibilità per i disegnatori stranieri di farsi notare dagli editor delle case editrici spedendo i propri lavori direttamente ai responsabili delle case editrici.
L'autore afferma anche sia ovvio la Marvel abbia rischiato per prima, anche successivamente con gli spagnoli come Carlos Pacheco, essendo per natura più propensa ed aperta al confronto avendo già incamerato, all'epoca, molti giovani talenti dal Canada e dall'Inghilterra rispetto ai pochi britannici in forza alla DC Comics.
Oggi, dopo una nuova Run per Spider-Man e la partecipazione a Extraordinary X-Men, Ramos si appresta a lavorare sulla nuova serie dei Campioni ed è felice di poter lavorare ancora sui testi di Mark Waid mostrandosi sicuro il suo futuro lavorativo resterà, si spera ancora a lungo, legato alla Casa delle Idee ed ai suoi personaggi.
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