Sophie è un'orfana che soffre d’insonnia. Avvolta nella sua coperta e seguita nelle sue faccende da un gatto, gironzola all’insaputa di una svogliata direttrice che si dimentica persino di chiudere il portone di casa prima di andare a dormire. È proprio durante una di queste notti che Sophie scorge qualcosa che non avrebbe dovuto vedere, un enorme gigante che, accortosi di lei, la rapisce e la porta lontano da Londra nella sua terra misteriosa. Convinta di diventare il prossimo pasto del gigante la bambina è spaventata, ma presto si accorge che questi è in realtà vegetariano e vuole prendersi cura di lei. Peccato però che non sia solo, infatti nella terra in cui vive ci sono altri giganti molto grandi e cattivi, per i quali i bambini sono solo dei dolci pasticcini da sgranocchiare.
Tratto dal un romanzo di Roald Dahl (La fabbrica di cioccolato, Matilde), uno dei più importanti scrittori per l’infanzia, GGG – Il Grande Gigante Gentile è materiale perfetto per le mani di Steven Spielberg. Il film, presentato al Festiva di Cannes quest’anno, esce al cinema in concomitanza delle feste, scelta azzeccata che troverà un riscontro positivo soprattutto nelle famiglie con bambini piccoli. Come tutte le favole che si rispettino anche in GGG – Il Grande Gigante Gentile la morale del racconto è centrale, infatti il protagonista è un emarginato (così come Sophie), e subisce una sorta di bullismo dagli altri della sua specie perché ritenuto diverso. Grazie però all’amicizia i due protagonisti riescono ad acquistare fiducia in loro stessi e a trovare una soluzione per ribellarsi ai soprusi.
Spielberg è bravissimo a gestire i punti di vista facendo coincidere lo sguardo dello spettatore ora con quello della bambina, ora con quello del gigante, e raccontando il loro sodalizio con un garbo e una leggerezza che tutti i genitori apprezzeranno. In GGG – Il Grande Gigante Gentile c’è il conflitto necessario al procedere della storia ma senza alcuna traccia di violenza. Come se la vicenda fosse davvero uno dei sogni catturati da GGG, è possibile allora farsi ricevere a Buckingham Palace, far colazione con la regina e darle da bere lo sciroppo speciale dei giganti con effetti davvero esilaranti.
Una nota positiva anche sulla CGI massiccia ma usata sempre magistralmente da Spielberg, e sull’interpretazione perfetta di Mark Rylance, qui in performance capture.
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