The World of Eldaterra, Volume One: The Dragon Conspiracy è il titolo del primo libro della trilogia fantasy The World of Eldaterra, di P.R. Moredun (pseudonimo di Allistair Mitchell).
Alla fine quella vecchia volpe di Mitchell ce l'ha fatta. Con il suo scherzo dello scorso anno ("un mio amico ha trovato un cucciolo di drago in un garage, è rinchiuso dal 1890 in un barattolo di formaldeide", www.fantasymagazine.it/notizie/1130) il quarantatreenne autore si è fatto la pubblicità che desiderava e fra poco uscirà il primo volume della sua trilogia fantasy.
Il mondo di Eldaterra volume 1, La cospirazione del drago: Amazon.com e altri siti danno il titolo in arrivo fra pochi mesi (Eos agosto 2005, 304 pagine, $ 16.99).
La prima edizione
Nel 2004 Mitchell aveva autoprodotto la novella intitolata Unearthly History (Rookstone Publishing, London), a quanto pare scritta in soli 13 giorni, basandosi sulle storie che raccontava in macchina ai suoi due figli, Duncan ed Edward. Frustrato perché gli editori non erano interessati, optò per la soluzione estrema: contattare professionisti di effetti speciali e farsi fabbricare il falso feto di un draghetto. Le immagini del piccolo rettile (un rettile con cordone ombelicale?) fecero in breve tempo il giro del mondo.
La trama
Unearthly History è ambientato tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.
Nel 1895 il cadavere di una donna viene trovato nel Norfolk country house. E' solo il primo di una serie di misteriosi eventi che dovrà affrontare l'ispettore Corrick.
Passano gli anni e nel 1910, tra le sabbie della costa della Northubria, con uno strano cerimoniale il giovane James Kinghorn giunge in un altro mondo: il magico regno di Eldaterra. Con l'aiuto di alcuni "incredibili amici", James dovrà salvare l'antico reame da una guerra.
Le magie del draghetto
Il libro è stato poi acquistato da Scott Pack, responsabile Buying Manager del bookshop Waterstone’s, che vende libri in tutta Europa. Dopo una presentazione addirittura su Channel 4 e in un negozio a Piccadilly Circus, sono state vendute 5000 copie.
La prima edizione autografata del libro è ora in vendita sui siti www.legendsbooks.com e su www.sqwubbsybooks.co.uk, quasi messa alla pari di un "libro raro".
Dulcis in fundo, il drago di gomma è stato assicurato per £500,000 e ora si può ammirare nientemeno che al The Darwin Centre del Natural History Museum di Londra.
Scherzi a parte
Il falso animaletto era bello, niente da dire. Ci sono cascati in tanti e almeno per qualche mese gli appassionati di fantasy hanno sognato. Il merito più grande di "Baby Drago" (come lo avevamo affettuosamente soprannominato) per ora rimane questo.
E' stato un buon metodo per pubblicizzare un libro? Be', sembra proprio di sì. E' stato un metodo giusto? Coloro che hanno una concezione romantica di "scrittore", potrebbero rispondere di no.
E allora, con il giusto occhio critico e mettendo per un momento da parte la vicenda del draghetto, attendiamo di capire come scrive, sul serio, questo P.R. Moredun.
6 commenti
Aggiungi un commentoIo non ci vedo niente di male in quello che ha fatto...la pubblicità è l anima del commercio e con la sua piccola "iniziativa" non ha fatto del male a nessuno. E poi anche per inventarsi un drago in un barattolo ci vuole fantasia
Sicuramente non ha fatto una cosa grave,ma a me sinceramente ha dato un po' fastidio (fermo restando che non ci ho creduto nemmeno un secondo alla notizia del draghetto nel barattolo!). E' vero che la pubblicita' e' l'anima del commercio,e infatti nessuno gli impedisce di farci sapere che ha scritto un libro e che spera che glielo compriamo....ma poteva anche evitare di inventare balle per farsi notare!
E' vero, e capisco perfettamente che il suo gesto possa anche non piacere se non proprio infastidire. Quello che volevo dire però è che secondo me la sua trovata è esattamente quello che ti puoi aspettare da una mente creativa e mettere un drago sottospirito, perquanto si tratti di un falso, ha fatto credere, o almeno sperare tanti di noi che potessero esistere davvero i draghi, come a dire che per qualche istante ci ha fatto sognare
Si,capisco cosa vuoi dire,e in parte lo posso anche condividere.Pero' se tutti si permettessero di inventare bufale per pubblicizzare i loro prodotto sarebbe il caos,un po' come avere notizie da Primo Aprile tutti i giorni su FM....divertente magari,ma solo all'inizio
Eldaterra? no, dico, Eldaterra???
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