Questa storia inizia la sera dello scorso 23 dicembre, quando abbiamo appreso dalla BBC che Carrie Fisher, l'attrice che ricordiamo per l'iconico ruolo della Principessa Leia, è stata colpita da infarto durante il volo che da Londra la portava a Los Angeles. Immediatamente il tam tam dei social ha diffuso memi e tutti i migliori auspici per la salute dell'attrice, il cui cuore si era fermato per alcuni minuti.
Il fratello Todd ha poi riferito che la Fisher era stata ricoverata in terapia intensiva.
Un aggiornamento dalla pagina facebook di Debbie Reynolds, madre dell'attrice (il padre era il cantante Eddie Fisher), riferiva poi che le condizioni era stabili, ringraziando amici e fan per le preghiere e i buoni auspici, promettendo aggiornamenti qualora fossero arrivati.
Purtroppo l'aggiornamento arrivato poche ore fa era quello più temuto, ossia che Carrie Fisher è morta, all'età di 60 anni, per le complicazioni sopravvenute all'infarto. Ad annunciarlo a People Magazine è stato il portavoce della famiglia Simon Halls:
È con una tristezza profonda che Billie Lourd conferma che la sua amata madre Carrie Fisher è deceduta alle 8:55 di questa mattina.
La storia di Carrie Fisher non è solo quella dell'attrice che ha impersonato in 4 film un ruolo leggendario, ma anche quella di una donna per la quale il successo non ha risolto tutti i problemi. Sul conflittuale e drammatico rapporto con la famosa madre ha scritto un libro Cartoline dall'Inferno, trasposto anche al cinema. Debuttò nel mondo del cinema nel film Shampoo due anni dopo essere fuggita dall'ingombrante eredità materna e da Los Angeles per andare a studiare recitazione a Londra nel 1973.
A soli 19 anni ottenne il ruolo che la rese la Principessa del nostro immaginario, ma voglio ricordarla anche in due altri storici ruoli:
- la fidanzata di Jake Blues, alias John Belushi, in The Blues Brothers, abbandonata sull'altare e per questo così inviperita da volerlo uccidere con ogni mezzo;
Marie, l'amica e confidente di Sally Albright (interpretata da Meg Ryan) in Harry ti presento Sally.
Come fan di Star Wars mi unisco al cordoglio della famiglia, ricordando che probabilmente vedremo ancora Carrie Fisher nel ruolo della Principessa Leia in Star Wars Episodio VIII, attualmente in post produzione, dopo aver visto il suo avatar digitale in Rogue One: A Star Wars Story.
Per finire vi ripropongo uno dei momenti più struggenti dell'intera saga di Star Wars.
5 commenti
Aggiungi un commentoIeri sera visione di Rogue One (finalmente). Esco dal cinema e apro facebook per dire quanto mi è piaciuto e leggo la notizia.
2016 ma vaffanbagno!
Posso dire che è come se mi fosse morto un parente?
Il 2016 è stata una strage di artisti..
ogni anno gli artisti muoiono e fra un po' scriveranno che è colpa dell'anno bisestile ( tg 5 )
E' vero
Anche per me e' stato un duro colpo sapere della sua scomparsa poche ore dopo aver visto il suo breve e giovanissimo "Cameo"in CG in Rogue One... mi sembra impossibile !
Il fatto e' che i protagonisti dei primi 3 Star Wars, e - in misura diversa - quelli di Star Trek TOS - sono stati i beniamini della nostra infanzia/adolescenza, e per questo resteranno sempre nei nostri cuori !
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