Dopo le fosche – e un po' ciniche – osservazioni di Steven Spielberg è il turno di Sir Ridley Scott esplicitare la sua opinione contraria nei confronti dei film con eroi in calzamaglia. Stando a quanto dichiarato da DigitalSpy, il regista avrebbe affermato pubblicamente di non avere alcun interesse nei film supereroistici, preferendo piuttosto dedicarsi a film “intelligenti”.
I film di supereroi non fanno per me – per questo non ne ho mai fatti,
ha dichiarato. [Me lo hanno proposto] più volte, ma non riesco a credere nella fragile logica del non-reale tipica della categoria.
Ho fatto film di quel genere – alla fine, se ci pensi, Blade Runner è un fumetto, è una storia cupa narrata in un mondo irreale. In quel mondo, in quella atmosfera, potresti quasi inserirvi Batman o Superman con la differenza che io proporrei una storia fottutamente buona, al posto di una storia insignificante!
La profezia di Spielberg sui Supereroi
Il grande regista ha azzardato una predizione quanto meno azzardata, che ha fatto subito discutere: i film sui Supereroi hanno beneficiato di un ciclo che è destinato a finire, e presto o tardi saranno quasi dimenticati, come i Western.
LeggiLa strategia di Scott, probabilmente, è quella di sollevare un po' di polvere per attirare i media sul dramma BBC Taboo, di cui è il produttore, e sul venturo Alien: Covenant, di cui è il regista. Andando a ripescare la sua filmografia, infatti, troviamo diversi esempi che richiedono una discreta sospensione dell'incredulità per essere digeriti. Forse a essere più significativo è il seguito dell'intervista, ove ammette non siano tanto DC e Marvel a costituire il problema, ma che sia il cinema in generale a essersi guastato.
Voglio continuare a fare cinema e spero la situazione non influenzi quelli di noi che ancora producono film intelligenti,
ha affermato. Spero non influenzi me.
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