Mentre il MUDEC (Museo delle culture) si avvicina alla chiusura dell'esibizione personale di Jean Michel Basquiat, Palazzo Reale riscalda le proprie sale per una mostra tematica incentrata su un altro storico artista di radice newyorkese attivo negli anni '80: Keith Haring.
Considerato uno dei nomi più importanti della controcultura attivista di New York, Haring si è dimostrato figlio della sua epoca. In bilico tra impegno sociale, la ricerca identitaria degli anni '70 e la mercenarietà del mercato dell'arte degli '80, è finito presto a legare con i personaggi più briosi della scena, stimolando i suoi rudimenti artistici/grafici fino a raggiungere i vertici del mondo artistico.
La rassegna promuoverà una rilettura critica dell'artista che vuole stimolare una revisione consapevole del suo immaginario richiamando in causa le sue influenze primitiviste e riscoprendone i legami tanto con autori suoi contemporanei quanto con quelli rinascimentali.
Keith Haring. About Art, curata da Gianni Mercurio (che guarda caso si è occupato anche di quella su Basquiat n.d.r.), vedrà esposte 110 opere di tutti i formati, proponendo pezzi a oggi mai arrivati in Italia.
Il suo lavoro è noto ai più in senso indiretto, visto che molte aziende “hip” hanno spremuto le sue creazioni per lanciare prodotti di moda, che siano borse di Max&Co o agendine Moleskine. Questa sarà quindi l'occasione perfetta per fare quel passettino in più e incontrare finalmente le opere originali, scoprendo come Haring fosse in grado di approcciarsi a tecniche e tematiche ben più profonde di quelle che interessano alle industrie ammaliatrici di giovani.
Prodotta dal Comune di Milano, Palazzo Reale, Giunti Arte e 24 ORE Cultura, con il contributo essenziale della Keith Haring foundation, la mostra aprirà i battenti dal 21 febbraio al 18 giugno 2017.
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