Dopo la morte del suo cane e la vendetta che ciò ha messo in atto, John Wick vorrebbe tornare in pensione e abbandonare definitivamente la carriera di killer. Ma, rientrato a casa, bussa alla sua porta Santino D'Antonio, boss della mala venuto a riscattare un antico debito. John è però recalcitrante, vorrebbe lasciarsi tutto alle spalle, ma il malavitoso non vuole saperne e gli fa saltare in aria la casa. Un patto di sangue è un patto di sangue e l’ex killer si vede costretto a volare fino a Roma dove la sorella di Santino, Gianna, sta per essere incoronata capo della famiglia D'Antonio. Il compito è facile: deve ucciderla senza farsi scoprire, peccato però che questo genere di affari non vadano mai lisci e John si ritrova ancora una volta in mezzo al casino, arso dalla vendetta.
Dismessi da tempo i panni dell’eletto, Keanu Reeves pare divertirsi un mondo a interpretare personaggi sempre più strani: dall’albergatore maniaco di The Neon Demon, al marito fedifrago in Knock Knock, fino al killer tutto azione John Wick. Quest’ultimo ha dato all’attore modo di portare in scena un personaggio monocorde dal grilletto facile e tutto azione, protagonista di una pellicola trash, goliardica e fracassona che non smentisce i suoi propositi in questo secondo capitolo. Dietro alla macchina da presa ancora una volta Chad Stahelski, ex stuntman (fu la controfigura di Brandon Lee ne Il corvo) che lavorò proprio grazie a Reeves nella trilogia di Matrix, e che in John Wick 2 dimostra di essere uomo di mestiere.
Ancor più del primo capitolo questo sequel è un susseguirsi di inseguimenti, duelli all’ultimo sangue, quintali di pallottole e lotte a mani nude scandite da coreografie super spettacolari. Per il pubblico nostrano (ma solo guardando il film in lingua originale) contribuiscono a dare il tono sopra le righe i dialoghi in un italiano a dir poco stentato di Keanu Reeves e l’idea di prendere i mafiosi come super cattivi. Geniale anche il cameo di Franco Nero nei panni del direttore del Continental a Roma. Tutti invece potranno godersi la reunion tra Neo o Morpheus, con Laurence Fishburne, qui nei panni di una sorta di re dei senza tetto.
John Wick è diventato con merito un franchise, di cui non vediamo l’ora di vedere il terzo capitolo.
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