Alraune. La storia di un essere vivente

Una nuova riscoperta da Edizioni Hypnos. Torna in versione ritradotta il classico di Hanns Heinz Ewers.

Articolo di Emanuele Manco

Giovedì 23 marzo 2017

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La sinossi
Un brano
Dalla prefazione di Alessandro Fambrini

Edizioni Hypnos annuncia la prossima disponibilità nella collana Collana Mirabilia del romanzo Alraune. La storia di un essere vivente, la più celebre opera di Hanns Heinz Ewers.

Il romanzo, conosciuto anche come Mandragola, è stato tradotto e curato da Alessandro Fambrini e sarà disponibile in versione cartacea il 30 marzo 2017 e in eBook dal 4 aprile. In appendice al volume troverete un saggio di Walter Catalano sulle versioni cinematografiche di Alraune.

Il romanzo sarà presentato dall'editore alla Deepcon 18, che si terrà a Fiuggi dal 6 al 9 aprile.

La sinossi

Erotico fin quasi all’oscenità, immorale come la sua protagonista, sospeso tra l’incanto di una fantasia arcana e spettrale e lo scintillio ipnotico del mondo moderno con il suo cinismo e i suoi meccanismi disumanizzanti, Alraune ci ammicca ancora oggi con le pericolose seduzioni di un capolavoro senza tempo. Alraune. La storia di un essere vivente (1911) ripercorre il concepimento, la nascita e la vita di una creatura artificiale, sulle tracce dei miti dell’Homunculus o del Golem, rinnovandoli però alla luce di una scienza che può produrre miracoli, ma che si ritrova incapace di penetrare davvero a fondo nei segreti insondabili dell’essere.

Torna dopo oltre ottant’anni il romanzo culto di Hanns H. Ewers, Alraune, noto anche per le sue diverse trasposizioni cinematografiche, con una nuova traduzione di Alessandro Fambrini. Il volume è arricchito da un’introduzione al mondo di Ewers a cura di Alessandro Fambrini, e un saggio su Ewers, esoterismo e cinema, a cura di Walter Catalano.

Un brano

Potresti negare, cara amica, che vi siano delle creature – non esseri umani, non animali – creature strane scaturite dal piacere abietto di pensieri assurdi?

È un bene, tu lo sai, mia dolce amica, è un bene la legge, un bene sono le regole e le norme severe. Un bene è il Dio grande che ha creato queste norme, queste regole e queste leggi. E nel bene vive l’uomo che le rispetta, che procede umile e paziente sul suo cammino, e segue con fede il suo buon Dio.

Un Altro tuttavia è il principe che odia il bene. Costui infrange le leggi e le norme. Egli crea – fai attenzione – contro natura.

È perfido, è malvagio. E malvagio è colui che si comporta come lui. È un figlio di Satana.

E un male, un male enorme, è insinuarsi nelle leggi eterne, strapparle con mano irriverente dai loro cardini ferrei.

Il malvagio può farlo… perché è sostenuto da Satana, che è un signore potente e può creare secondo il suo superbo desiderio e la sua volontà. Può compiere azioni che frantumano ogni regola, rovesciano e sconvolgono la natura. Ma se ne guardi bene: la sua opera è solo menzogna, un errore e un abbaglio. Si erge e si diffonde nel cielo… ma crolla alla fine e crollando seppellisce il folle ambizioso che l’aveva pensata…

(dall’incipit del romanzo)