In occasione di Tempo di Libri, a Milano, ci sono state molte presentazioni di romanzi. Il 21 Aprile, ore 16:30, alla sala Elephant, la nostra Irene Grazzini ha presentato il suo nuovo romanzo sci-fi Dominant, primo di una trilogia young adult edito da Fanucci Editore. Del romanzo abbiamo già parlato in precedenza, in occasione dell'uscita ebook e in cartaceo, il 30 marzo 2017.
In particolare, l'autrice si è soffermata a spiegare come è nata l'idea di Dominant e di come il suo lavoro di medico abbia influito nell'idea iniziale.
Ero al terzo anno di specializzazione
, racconta la Grazzini, e mentre facevo un eco-color-doppler dei vasi sovra-aortici a un paziente, la dottoressa mi spiegava che l’arteria vertebrale sinistra di solito è “dominante” (cioè di calibro maggiore) rispetto alla destra… e la cosa mi fulminò sul posto. E se ci fosse un mondo diviso tra Dominanti e Recessivi? Due fenotipi razziali principali, che rappresenterebbero il futuro dei matrimoni misti del nostro presente?
Da questa idea, il what if? degli anglosassoni, ho costruito il romanzo. Prima l’ambientazione, scegliendo un futuro un po’ “al contrario” di quello che ci aspettiamo. Tutta questo ripetere dell’effetto serra, del riscaldamento globale… ho deciso di ribaltare la situazione teorizzando l’arrivo di una glaciazione.
Da qui ho immaginato come far reagire gli esseri umani all’ambiente ostile:
quale forma di energia avrebbero sfruttato per difendersi dal gelo? Il classico petrolio? Terminato. Il nucleare? Rischioso. Ho quindi inserito il problema attuale delle energie rinnovabili, orientandomi verso la geotermia. Le città sarebbero state delle enormi centrali geotermiche. Infine mi sono dedicata ai personaggi e alla loro storia. Così sono nate Claire ed Eleanor.
L'autrice, in tema con l'argomento dell'incontro con i ragazzi delle scuole, ha quindi spiegato l'importanza delle fonti e della rete prima di affrontare la stesura di un romanzo di fantascienza, che deve essere sempre credibile e coerente con se stesso.
Documentarsi è importante per tutti i romanzi: storici, contemporanei, e anche se può sembrare strano persino per quelli di fantascienza. Bisogna conoscere quello di cui stiamo scrivendo. In primo luogo ho utilizzato i miei testi di università per quanto riguarda l’ambito genetico-scientifico dell’ambientazione. Subito dopo ho cercato notizie sulle cause e conseguenze di una glaciazione, sulla flora e la fauna che avrebbero popolato il mio mondo. In questo tipo di ricerche la rete è diventata fondamentale negli ultimi anni. Avete idea di cosa significasse vagare per decine di biblioteche alla ricerca di nozioni? Adesso basta un click e abbiamo a disposizione lo scibile, forse persino troppo, e anzi bisogna scremare quello che è attendibile da quello che non lo è. Utilizzando un paragone da scrittrice che ha esordito con il fantasy, la rete è una spada: come qualsiasi arma, bisogna saperla usare.
L'autrice ha concluso spiegando il proprio tipo di scrittura, che ha definito da discovery writer, prendendo in prestito l'espressione da uno dei suoi autori preferiti, Brandon Sanderson, e dando consigli a chi era interessato tanto alla lettura quanto a iniziare un percorso di scrittura nel panorama editoriale italiano, con l'umiltà e la simpatia che da sempre la contraddistinguono.
Nell'augurarle una fulgida quanto produttiva carriera di scrittrice, vi rimandiamo al suo sito ufficiale.
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