New York. Il giovane Jake (Tom Taylor), orfano di padre, non sa bene se i suoi sogni siano una realtà o collegati ai terremoti che sconvolgono il suo mondo.
Sogna e disegna Jake. Di una terra arida e misteriosa, di un pistolero dotato di grandi poteri chiamato Roland Deschain (Idris Elba) e del suo avversario, lo stregone Walter Padick (Matthew McConaughey). Il primo vuole difendere la Torre Nera, una costruzione crocevia del multiversi, dalla cui esistenza dipendono tutte le realtà. Walter invece la vuole distruggere, per il puro piacere di rendere tutto "fiamme e oscurità", sembra.
Per farlo rapisce in tutte le dimensioni giovani dotati di grandi poteri, perché sembra che solo il potere di una giovane mente possa fare crollare la torre.
Quando gli accoliti di Walter arrivano per prendere Jake, il ragazzo si rende conto della verità delle sue visioni e comincerà una fuga che lo porterà nel Medio Mondo, facendogli incontrare Roland in un'avventura per la salvezza dell'Universo, che coinvolgerà anche il nostro mondo, conosciuto lì come Mondo Cardine.
C'era molta attesa per l'arrivo al cinema di La Torre Nera, il ciclo fantasy di Stephen King la cui complessità ha fatto tremare i polsi per anni a Hollywood.
Dopo le trasposizioni fumettistiche, per anni si sono avvicendati registi e produttori, cercando di trovare il modo più adatto.
La Torre Nera diretto da Nikolaj Arcel risponde all'esigenza di compiere un primo timido passo in questo vastissimo mondo, con un film fruibile a chi non conosca i romanzi. Inoltre, poiché il destino dei franchise è legato ai risultati di botteghino questo primo film è autoconsistente. Evoca il multiverso di cui fa parte, immerso appieno nell'opera omnia di Stephen King, ma concentra il suo quadro narrativo in una dimensione molto lineare. Una storia di formazione per Jake, un percorso di redenzione e di sconfitta del proprio nemico per Roland.
Tutto quello che c'è intorno è percepibile, pronto a concretizzarsi in nuove avventure. Come in una puntata pilota di una serie TV.
Il limite, se di limite si può parlare, di La Torre Nera è di venire oggi a confronto con produzioni più visionarie, anche in TV. Se valida è la scelta di estrapolare una storia semplice e senza inutili complicazione, dalla messa in scena era legittimo attendersi qualcosa di più. Non è certo una produzione realizzata in economia, anche se 60 milioni di dollari di budget sono meno della metà di quelli di un film Marvel, ma produzioni con meno disponibilità economica sono riuscite a essere più visivamente interessanti.
Il timore di sbagliare, di compiere scelte personali, ha forse tarpato le ali a una produzione che è rimasta visivamente nei confini del già visto.
Idris Elba è un Roland con il fisico del ruolo, mentre Matthew McConaughey si gioca la carta carisma del cattivo senza molta convinzione. Il vero peso del film posa in realtà sul giovane Tom Taylor, vero faro per il pubblico di adolescenti al quale questo film sembra ispirato, rincorrendo quindi i franchise alla Divergent o Hunger Games più che le produzioni adulte.
Non un brutto film, ma un film medio che rischia di essere presto dimenticato dopo la sua rapida fruizione.
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