Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…
È un periodo di guerra civile. Navi spaziali ribelli, colpendo da una base segreta, hanno ottenuto la loro prima vittoria contro il malvagio Impero Galattico.
È con queste parole, che si allontanavano su uno sfondo scuro, che nel 1977 veniva introdotto Guerre stellari, film a cavallo fra il fantasy e la fantascienza che nel giro di poco tempo avrebbe avuto sul cinema un impatto molto più forte di quanto chiunque potesse prevedere.
Il regista, George Lucas, era un giovane promettente, ma con due soli lungometraggi all'attivo. Quanto al cast, al fianco di quel monumento che era sir Alec Guinness c'erano solo attori minori come Mark Hamill, in precedenza attivo in alcune serie televisive, Harrison Ford, che pur essendo il più maturo ed esperto del terzetto protagonista non era ancora un nome di richiamo, e la giovane Carrie Fisher, più nota per essere la figlia del cantante Eddie Fisher e dell'attrice Debbie Reynolds che per il suo ruolo nell'unico film interpretato fino a quel momento, la commedia Shampoo.
Guerre stellari avrebbe avuto un impatto enorme non solo sul cinema ma anche sulla vita dei suoi protagonisti, ancora insieme in altre due pellicole ambientate nella Galassia lontana lontana nel 1980 e nel 1983 e poi in Star Wars: Il risveglio della forza nel 2015. Star Wars: gli ultimi Jedi, che arriverà nei cinema poco prima di Natale, è l'ultimo film a cui ha partecipato Carrie Fisher, morta a causa di un attacco cardiaco il 27 dicembre 2016, poco dopo aver terminato le riprese del nuovo capitolo della saga più famosa del cinema.
Oltre ad aver interpretato numerosi film la Fisher ha scritto diversi libri, dal romanzo parzialmente autobiografico Cartoline dall'inferno (1987), da lei stessa trasformato in una sceneggiatura cinematografica, a I diari della principessa, memoir basato sui diari che lei stessa scriveva durante la realizzazione di quel Guerre stellari in seguito ribattezzato Una nuova speranza. Al suo interno largo spazio è dedicato alla sua relazione con Harrison Ford, all'epoca sposato e con due figli e di molti anni più grande di lei. Pubblicato in lingua originale alla fine di novembre dello scorso anno, il libro, il cui sottotitolo è Io, Leia e la nostra vita insieme, è entrato nella classifica dei bestseller del New York Times nella categoria non-fiction sull'onda della commozione per la morte dell'attrice. L'opera ha anche ricevuto una nomination agli ultimi premi Hugo nella categoria Best Related Work. Lo scorso mese di agosto quel premio è stato assegnato all'opera di un'altra donna che in modo del tutto diverso è stata fondamentale per fantasy e fantascienza, Ursula K. Le Guin, con il suo Words Are My Matter.
La sinossi
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, la principessa Leia attraversava lo Spazio vivendo avventure che l’avrebbero resa leggenda… e le avrebbero fatto incontrare l’amore: l’affascinante e insolente Han Solo. Circa quarant’anni fa, proprio qui sulla Terra, la giovanissima Carrie Fisher volava a Londra per girare un film su cui nessuno avrebbe scommesso un soldo: Guerre stellari. Ironica, tagliente e senza peli sulla lingua, in queste pagine Carrie svela se stessa come mai prima: le speranze e le insicurezze di una ragazza che non voleva fare cinema e che invece ne è diventata un’icona indimenticabile, l’origine della ormai mitica pettinatura della principessa Leia, lo shock di trasformarsi improvvisamente in un sex symbol per via di un bikini dorato, la difficoltà di dover convivere per tutta la vita con un personaggio ingombrante… e, per la prima volta in assoluto, la verità dietro la relazione avuta con Harrison Ford. Attraverso le riflessioni disincantate di oggi, foto del set e le pagine dei diari scritti all’epoca, l’attrice si confessa con ironia e un pizzico di sarcasmo, con intelligenza ma anche con nostalgia e amarezza. Un’occasione unica per conoscere la donna dietro al mito, la ragazza che ha prestato il volto alla principessa: Carrie e Leia, per sempre legate, mai dimenticate.
Carrie Fisher, I diari della principessa. Io, Leia e la nostra vita insieme (The Princess Diarist, 2016)
Traduzione di Sara A. Benatti
Fabbri – Pag. 256 – 18,00 €
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