Giunto ieri a Roma per presentare Le Crociate, accompagnato dalla moglie Giannina Facio e dall'attrice Eva Green, il regista Ridley Scott è andato dritto al punto: "Studiando la storia delle Crociate non possiamo non notare similitudini con quello che accade oggi in Medio Oriente e ci rendiamo conto che non abbiamo imparato nulla, continuiamo a perpetuare quel che è successo. Ma sul futuro sono moderatamente ottimista".
E aggiunge quella che è stata una delle frasi più riportate dai media: "Da agnostico dico che mi piacerebbe una ritorno ai valori fondamentali, una certa raddrizzatina nei comportamenti''.
Pellicola "scottante" (è il caso di dirlo), Le Crociate di Ridley, per i motivi elencati più volte. Ambientato fra la seconda e la terza Crociata (in un momento in cui sembrava si potesse arrivare alla pace), il film parla esplicitamente di religioni, si ricorda un momento storico un po' delicato anche per il cristianesimo e, appunto, c'è uno scontro che è molto attuale.
Il film, ha però promesso più volte il regista, parla di tollerenza: "Mantenere la propria fede significa rispettare tutte le altre fedi. Balian dubita della propria fede, non ne è sicuro come non ne sono sicure gran parte delle persone. Il dubbio è fondamentale, altrimenti la Chiesa non sarebbe mai cambiata".
Scott è un fiume in piena: "'Siamo tutti forse troppo politicamente corretti, oggi, ma alla base delle Crociate c'è stato un forte idealismo, sono state misticizzate e anche il Saladino è stato rappresentato in modo romantico. È pur sempre una visione romantica delle atrocità perpetrate da entrambe le parti".
Le Crociate in dvd, privo di tagli e della durata di circa tre ore e quaranta minuti, sarà in vendita il prossimo anno.
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