Cos'è il fantasy? Da cosa deriva la passione quasi ossessiva verso questo genere da parte di un così vasto pubblico? In questi tempi divisi tra vampiri scintillanti, maghetti, ragazze in fiamme, viene la voglia di capire come mai il fantasy tocchi così bene le corde dei suoi lettori, i più giovani ma anche quelli di vecchia data. I successi planetari delle storie fantastiche sono sotto gli occhi di tutti, e non abbiamo a che fare con una "moda dell'epoca", bensì con le nuove forme di una tradizione narrativa antichissima, che affonda le radici nel mito e nell'epica. Ecco che in ciascuno dei nove saggi che compongono il volume si delineano visioni, storie, simboli di volta in volta diversi e di volta in volta diversi e di volta in volta fondamentali per la lettura delle opere fantastiche. Nove dichiarazioni d'amore al fantasy da parte di altrettanti appassionati autori e critici.
A cura di Silvia Costantino, Di tutti i mondi possibili racchiude nove saggi che rispecchiano quanto il fantasy, spesso relegato a genere poco profondo e indirizzato a menti giovani, di fatto accolga non poche tematiche meritevoli di approfondimento. La raccolta di saggi, a sfondo fantastico, nasce da un'idea di Vanni Santoni, che in occasione della presentazione della sua Terra Ignota, decide di confrontarsi con altri esperti del settore a proposito del genere. In seguito, il gruppo eterogeneo formatosi pubblica i testi degli interventi sulla rivista online 404: file not found. In versione riveduta e in veste analogica, Di tutti i mondi possibili è la storia di un incontro tra appassionati di fantasy, di nove contributi che si intrecciano fra loro e di un’approfondita ricerca nelle più importanti tematiche a sfondo fantastico, tenendo bene a mente l'obiettivo comune: sviscerare storie che, ai molti, appaiono indirizzate esclusivamente a chi è un eterno Peter Pan. I saggisti si focalizzano su ciò che di più profondo scaturisce dal genere, sui principali topoi che accomunano gli scritti di una tra le più varie porzioni di letteratura.
Si ricordano: il saggio Domestici ma non addomesticabili. Fenomenologia dei folletti per principianti di Francesca Matteoni, minuziosa dissertazione sulla complessità nel classificare i folletti, esseri, per loro natura, difficili da incasellare; Sulla soglia. Adolescenze e riti di passaggio della curatrice Silvia Costantino, indagine sul violento passaggio, dall’adolescenza all’età adulta, che i giovani protagonisti di romanzi fantasy compiono (quasi fossero veri e propri romanzi di formazione); e ancora Non sai niente, Jon Snow. Il barbaro e l’incontro con l’altro di Sergio Vivaldi, focus sulla figura del barbaro nella letteratura fantastica.
La raccolta è ricca di riferimenti a romanzi di genere, spesso del fantasy cosiddetto “epico”, sottogenere del fantastico ambientato in mondi immaginari che fungono da sfondo alla ricerca che l’eroe protagonista, di volta in volta, affronta. Tuttavia, il linguaggio usato dai saggisti si presta a qualsiasi lettore, anche a chi di Il signore degli Anelli ha sentito solo lontanamente parlare.
Di tutti i mondi possibili colpisce per il grado di dettaglio con il quale ogni tema è indagato, con i vari saggi capaci di ridare dignità a un genere letterario troppo spesso svilito. C'è l'idea (errata) che il fantasy debba essere per forza riconducibile a letteratura di secondo livello, adatta a fasce di età definite. La mania di etichettare, secondo cui chi legge di magia e di mondi mai esistiti è un nerd, finisce per svalutare un genere che ha molto da dare, che si abbiano tredici o cinquant'anni. Ma c'è un'altra tendenza (forse ancora più pericolosa): si rinuncia sempre di più a sognare. Perché? Perché la soglia d'età utile per leggere fantasy si supera nel post adolescenza? E allora ci accontentiamo di vivere in modo ordinario. Un lavoro ordinario, lontano da momenti che possano permetterci di sfuggire alla banalità. Di tutti i mondi possibili propone un modo diverso di leggere il fantastico, destinandolo non solo agli appassionati del genere, ma soprattutto a coloro che il fantasy lo rifuggono a spada tratta.
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