Le avventure del Commissario Ricciardi avvolte dai raggi del caldo sole partenopeo!
E’ Napoli la prima rappresentazione grafica di un romanzo, Il senso del dolore,
del celeberrimo autore napoletano Maurizio de Giovanni. La Graphic Novel, di Sergio Bonelli Editore, in collaborazione con Librerie Mondadori, reperibile in libreria prima che in edicola, volume primo della serie, Il Senso del dolore, con sceneggiatura di Claudio Falco e disegni di Daniele Bigliardo. Ambientato a Napoli nel 1931, quando marzo sta per finire ma della primavera non c’è ancora nessuna traccia. La città è scossa dal vento gelido e da una notizia: il grande tenore Arnaldo Vezzi – voce sublime, artista di fama mondiale– viene trovato cadavere nel suo camerino al Real Teatro di San Carlo. La gola sfregiata da un frammento acuminato di uno specchio andato in pezzi. A risolvere il caso è chiamato il commissario Luigi Alfredo Ricciardi, in forza alla Squadra Mobile della Regia Questura di Napoli.
Il volume presenta quattro avventure a fumetti:
- Il senso del dolore (soggetto di Maurizio de Giovanni, sceneggiatura di Claudio Falco, disegni di Daniele Bigliardo)
- La condanna del sangue (soggetto di Maurizio de Giovanni, sceneggiatura di Sergio Brancato, disegni di Lucilla Stellato)
- Il posto di ognuno (soggetto di Maurizio de Giovanni, sceneggiatura di Paolo Terracciano, disegni di Alessandro Nespolino)
- Il giorno dei morti (soggetto di Maurizio de Giovanni, sceneggiatura di Claudio Falco, Paolo Terracciano e Sergio Brancato, disegni di Luigi Siniscalchi).
Nel progetto sono coinvolti gli sceneggiatori Claudio Falco, Sergio Brancato e Paolo Terracciano. Il primo ha firmato vari episodi della serie a fumetti di Dampyr, mentre gli altri due da anni fanno parte della squadra che scrive la serie televisiva Un posto al sole per Rai3. Questi tre superesperti delle trame tessute da Maurizio de Giovanni hanno discusso con lui su come adattarle al linguaggio del fumetto e ricrearle affidandole ai disegni di quattro artisti come Daniele Bigliardo, Lucilla Stellato, Alessandro Nespolino e Luigi Siniscalchi. Attraverso i loro pennelli, la Napoli degli Anni Trenta ha preso vita.
Il fumetto debutterà in libreria il 19 ottobre 2017.
Un'anteprima si è tenuta a Napoli l’11 ottobre presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Napoli “Federico II” in Vico Monte della Pietà 1, nella quale i lettori hanno potuto incontrare l’autore dalle ore 9,00 alle ore 13,00 in occasione dell’inaugurazione dei corsi 2017/2018 di Sociologia delle Tecnologie Culturali e di Sociologia e Storia dei Media del prof. Sergio Brancato.
Dopo l’introduzione del Magnifico Rettore Gaetano Manfredi e del Direttore del Dipartimento prof.ssa Enrica Amaturo, la parola passa allo scrittore Maurizio de Giovanni che con i presenti si è confrontato sul tema della letteratura che viaggia attraverso i media. L’autore spiega che: di fronte a un testo scritto siamo attivi. Mentre leggiamo un libro non possiamo fare altro. La narrativa, il cinema, i telefilm e i fumetti hanno linguaggi molto diverso. Quello che come scrittore posso rendere attraverso la narrativa è proprio l’interiorità dei personaggi; ne racconto i sentimenti, più che le azioni. Quando invece si lavora su linguaggi visivi, si affida l’interiorità alle espressioni dei personaggi, ai loro volti e alle loro interazioni. Il Commissario Ricciardi a fumetti non è traduzione in realtà della mia inventiva letteraria, ma la traduzione di quanto io avevo immaginato in un’altra fantasia.
Il direttore editoriale Sergio Bonelli Editore Michele Masiero: per noi è una grande gioia. Inizialmente non sapevamo che de Giovanni fosse appassionato di fumetti e ne siamo rimasti particolarmente felici, visto che noi siamo a nostra volta grandi fan del Commissario Ricciardi.
La scrittura di de Giovanni è emozionale e approfondisce la psicologia dei personaggi, come accade per i fumetti Bonelli, che guardano alla grande letteratura popolare. Abbiamo unito le forze, ed è nato il Commissario Ricciardi a fumetti
Daniele Bigliardo aggiunge: la trasposizione dal racconto scritto a quello per immagini non è mai semplice. Le scelte che si compiono nell’adattamento tra un media e l’altro sono ardue e coinvolgono, non senza sacrificio, l’immaginario e l’operato dell’autore. Quando si legge un romanzo ciascuno immagina il volto dei protagonisti e dover operare questo tipo di scelta, assegnando un volto “definitivo” a personaggi tanto letti ed amati. Anche individuare una forma grafica precisa da utilizzare per le storie ha richiesto un certo impegno. Ho meditato a lungo sulle tecniche da utilizzare: la semplice matita, la mezzatinta, il colore. Mi sono impegnato per capire come impostare la pagina e come partire. Poi dopo avere fatto varie prove è bastato un incontro con la Scuola Italiana di Comix di Napoli con tutti i disegnatori, gli sceneggiatori, Maurizio de Giovanni e lo staff Bonelli e tutto mi è sembrato più chiaro.
Nell’aula Magna dell’Università Federico II di Napoli erano davvero in tanti, tutti attenti e curiosi di conoscere la nuova e magica realtà della Graphic Novel: c’erano alunni della facoltà, ma anche di altre scuole partenopee, come quella del liceo scientifico E.Vittorini, guidata dalla prof.ssa Enza Alfano, docente ma anche esperta scrittrice; professori ordinari, avvocati e magistrati, e ciascuno ha dato il proprio contributo al bellissimo tema. Molti i collegamenti interdisciplinari e molti i nessi con la letteratura e l’arte con la rappresentazione grafica. Come afferma Adriano Prosperi in Rappresentazioni della Giustizia’, il mondo dei pratici del diritto si è sempre si è sempre accompagnato a una rappresentazione iconografica della Giustizia. Nella società vi è forte necessità di identificarsi nei simboli della giustizia e il mondo migliore del fumetto, caratterizzato dall’aspirazione alla Giustizia (i Supereroi, o Tex Willer).
Nei romanzi di De Giovanni, dice il dott. Guardiano, giudice della sezione penale, intervenuto al dibattito, evocano alla memoria i racconti dei miei genitori, e la Napoli dei miei familiari. Oggi invece vedo, attraverso le storie del Commissario Ricciardi, una delle rappresentazioni della moderna iconografia della moderna Giustizia.
Durante l’incontro si è precisato inoltre che la scrittura è controllo del prodotto seriale, è un modo per scardinare tale prodotto. Nel suo intervento, uno tra i più esperti editori partenopei, Aldo Putignano, afferma che: Il fumetto ha capito prima di noi che il personaggio può prescindere dal suo autore; e una delle scelte del mercato non è cercare solo lo stile dell’autore, ma di trasformare l’autore in personaggio. Vero è che l’autore non è detto che abbia un suo volto e un suo corpo, a volte si confonde con colui che inventa le storie, ma l’autore è colui che accresce la materia e la fa sua. ciò è possibile in quanto l’autore è tale, è sceneggiatore, è disegnatore, cornista e l’insieme delle persone che collaborano al progetto.
Altra testimonianza sull’importanza della cross medialità, sugli sconfinamenti, che regnano sovrani, proviene dalla dott.ssa Donatella Trotta, parte organica dell’evento organizzato: la scrittura per l’infanzia è uno tra i progetti educativi e dinamici più emblematici, è rappresentazione di microcosmi di coscienza e ponti tra segni e visioni (vedasi esempio di Cenerentola), è vera fucina della rappresentazione letteraria. Il dialogo tra generi diversi offre, sia in prospettiva diacronica e sincronica, una quantità di autori nel segno del duplice sguardo dove gli spazi di sperimentazione sono spazi di libertà (per esempio Frasca, autore di una Graphic Novel, o il fumetto in Cattive Ragazze). Disegno-segno-e parola sono ormai strettamente connessi.
Il secondo appuntamento per l’anteprima è stato organizzato presso il Teatro Acacia di Napoli, in via Raffaele Tarantino 10, sempre l’11 ottobre alle ore 18:30 alla presenza di Maurizio de Giovanni, del direttore editoriale Sergio Bonelli Editore Michele Masiero, del curatore Luca Crovi e degli autori della serie.
Fantasy Magazine ha chiesto direttamente all’autore Maurizio De Giovanni, di raccontarci le sue emozioni per un progetto rappresentativo tanto splendido quanto nuovo, la prima Graphic Novel a Napoli.
Quale terra migliore dunque, di quella partenopea, nella quale far germogliare i semi dell’arte e della creatività, nelle loro variegate forme e sostanze? Il futuro ci riserva realtà connesse, fantastiche, visibili, soprattutto tangibili.
To be continued…. Seguiteci.
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