Il trono di spade in edizione illustrata

L'edizione illustrata di Il trono di spade di George R.R. Martin pubblicata in italiano.

Articolo di Martina Frammartino

Martedì 7 novembre 2017

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La prima edizione illustrata di A Game of Thrones risale al 2001. L’anno prima, nel 2000, George R.R. Martin aveva pubblicato A Storm of Swords, terzo romanzo di Le cronache del ghiaccio e del fuoco, e anche se il libro era entrato nelle classifiche di vendita vi era rimasto per poco e si era fermato in posizioni basse. Il fenomeno mondiale non era ancora esploso, perciò la risposta del pubblico alla pubblicazione del primo romanzo in tiratura limitata era un’incognita. Il tempo ha dato ragione a Meisha Merlin, editore di questa versione. A distanza di anni Abe Books ha segnalato che la terza vendita più alta mai fatta registrare da un’opera di Martin riguarda una copia di questo libro, illustrato da Jeffrey Jones, autografato da scrittore e illustratore e venduto a 2.510 dollari.

L’edizione illustrata di A Clash of Kings, risalente al 2005 e pubblicata sempre da Meisha Merlin, è stata realizzata nella sua parte iconografica da John Howe. Il 2005 è anche l’anno della prima pubblicazione di A Feast for Crows, il primo romanzo di Martin capace di raggiungere, anche se per una sola settimana, il primo posto nelle classifiche di vendita del New York Times.

Con A Storm of Swords, pubblicato nell'edizione di lusso nel 2006, l’editore è diventato Subterranean Press, mentre le illustrazioni sono state realizzate da Charles Vess. Riguardo a quest’edizione Martin ha fatto sapere che sono state stampate 448 copie numerate in edizione deluxe e 52 copie in versione superdeluxe contraddistinte da lettere.

L’edizione illustrata di A Feast for Crows è stata realizzata nel 2007 da Tom Canty e stampata sempre in 448+52 copie. Il prezzo dell’edizione numerata all’epoca era di 260,00 dollari, dell’edizione contrassegnata dalle lettere di 395,00 dollari.

Infine A Dance with Dragons, con illustrazioni di Marc Fishman, è arrivato nel 2012. Questo libro, almeno in teoria, completa la serie dei romanzi fin qui pubblicati da Martin. Ma si tratta davvero di una serie? A livello di testo senza dubbio, a livello di formato un po’ meno. Il passaggio da Meisha Merlin a Subterranean Press, dovuto al fallimento del primo editore, non è stato indolore. I primi due romanzi sono stati pubblicati in un unico volume, gli altri in due volumi e inseriti in un cofanetto. Le dimensioni e altri piccoli dettagli variano, e se questo non toglie nulla alla bellezza dei singoli libri, a livello d’effetto d’insieme l'impatto è un po’ discordante. Per questo una nuova edizione illustrata di A Game of Thrones è stata realizzata da Ted Nasmith, già illustratore del calendario ufficiale di A Song of Ice and Fire nel 2011.

Queste sono comunque tutte edizioni a tiratura limitata, già esaurite e dal prezzo elevato fin dall’inizio. Per il ventennale della pubblicazione di A Game of Thrones Bantam, lo storico editore della saga, ha realizzato un’edizione illustrata dalla tiratura normale e un prezzo sì elevato ma contenuto a 50 dollari.

Il romanzo è preceduto da un’introduzione di John Hodgman. All’interno vi sono 73 illustrazioni in bianco e nero, una all’inizio di ciascun capitolo, e 8 tavole a colori dedicate ai momenti più significativi della storia. Una parte delle immagini è già apparsa in alte opere come i calendari, i giochi da tavolo o di carte e il volume Il mondo del ghiaccio e del fuoco, una parte è stata commissionata appositamente per quest’edizione. L’elenco degli artisti comprende Donato Giancola, Gary Gianni, Didier Graffet, Michael Komarck, John McCambridge, Mike S. Miller, Victor Manuel Leza Moreno, Ted Nasmith, John Picacio, Levi Pinfold, Arantza Sestayo, Marc Simonetti, Jennifer Sol Cai, Philip Straub, Justin Sweet, Magali Villeneuve, Jeffrey L. Ward e Paul Youll.

Fra le varie illustrazioni c’è anche quella ormai famosissima del trono di spade eseguita da Marc Simonetti e indicata da Martin come l’unica raffigurazione del trono corrispondente a ciò che lui ha sempre immaginato. Della sua nascita ha parlato l’editor della saga, Anne Groell.

Dopo che Martin aveva bocciato diverse immagini che, a suo dire, erano troppo vicine all’interpretazione errata data da HBO (interpretazione bella sotto l’aspetto visivo e ragionevole da un punto di vista pratico di realizzazione e ripresa delle scene, ma riduttiva rispetto a quel che lui aveva in mente), la Groell ha estrapolato ogni frammento d’informazione presente nei romanzi e ha chiesto a George quale fosse il problema. A quel punto Martin ha aggiunto un paio di informazioni sempre presenti nella sua mente ma che si era dimenticato di includere nei romanzi: che il trono ha un’altezza compresa fra i tre e i cinque metri e che è preceduto da una serie di gradini necessari ad arrivare in cima.

Rispondendo alla domanda di un fan Martin ha spiegato che eventuali edizioni illustrate degli altri romanzi dipenderanno dalla vendita di questo volume.

Il libro è arrivato nelle librerie americane nell’ottobre del 2016, negli stessi giorni in cui in Italia è stata pubblicata l’edizione di Il cavaliere dei Sette regni illustrata da Gary Gianni. Nel 2015 Il drago di ghiaccio, già pubblicato in precedenza con illustrazioni di Luca Enoch, era stato ripubblicato con le illustrazioni di Luis Royo. Mondadori quindi aveva dato già diversi segnali di essere aperto alla possibilità di rispondere alla richiesta degli appassionati di pubblicare edizioni illustrate delle opere di Martin, richiesta avanzata nella primavera del 2013 nel corso di un incontro fra le parti. I volumi di Meisha Merlin e Subterranean Press hanno un costo troppo elevato per essere economicamente realizzabili in un mercato piccolo come il nostro, ma nel momento in cui è stato possibile acquistare i diritti per un testo di ottima qualità a un prezzo più contenuto Mondadori non si è tirata indietro. L'opera appena giunta nelle nostre librerie non ha un prezzo basso, ma il costo è giustificato dal contenuto e il volume è tutto da ammirare. Il titolo, ancora una volta, è Il trono di spade, con chiaro riferimento alla serie televisiva che ha donato alla saga una fama in precedenza inimmaginabile.