Molte storie cominciano con la tipica domanda: “E se…?” Space Anabasis si chiede cosa sarebbe successo se le più grandi culture della Storia, dall’impero Romano ai Vichinghi, al Giappone feudale, si fossero incontrate prima del tempo, se il Medioevo fosse stato brevissimo e se la tecnologia si fosse adeguata di conseguenza. La risposta è: avrebbero cominciato a viaggiare nello spazio, ben prima delle nostre missioni Apollo; avrebbero inoltre colonizzato altri pianeti, dividendosi il controllo del sistema solare.

Sono gli stessi artisti coinvolti nel progetto, per il quale sono previsti ben otto volumi, a raccontare al pubblico le loro motivazioni e le scelte stilistiche, durante la presentazione della saga di mercoledì 1 novembre, primo giorno della fiera Lucca Comics & Games 2017, presso l’accogliente cornice del Caffè del Palazzo Ducale.

Una delle armature presenti nella saga. Concept design di Diana Mercolini
Una delle armature presenti nella saga. Concept design di Diana Mercolini

Pier Luigi Gaspa, grande esperto di fumetti, modera l’incontro dove Francesco Vacca (sceneggiatore e ideatore della saga), Lorenzo Gubinelli (disegnatore), Valerio Alloro (disegnatore e colorista) e Niccolò Tallarico (colorista) prendono per mano i presenti e li accompagnano in questa storia ucronica che introduce uno scenario visivo alternativo, in una linea temporale differente dalla nostra, dove l’impero romano è ancora al suo massimo splendore e fa il possibile per mantenere la pace nell’intero sistema solare, come un’O.N.U. interplanetaria. Non tutti i popoli sono soddisfatti della situazione. Gli abitanti delle colonie chiedono la terraformazione dei loro pianeti, ma la diplomazia si rivela presto ingestibile. Gli eroi protagonisti provengono da diverse culture: un giovane principe, un samurai, due pretoriani e una ragazza nubiana e si uniranno per fronteggiare la minaccia di una guerra.

I volumi di Space Anabasis pubblicati finora.
I volumi di Space Anabasis pubblicati finora.

La grande prova nella quale si sono lanciati questi autori parte dall’interesse di Francesco per la storia antica e la fantascienza, quindi si è divertito a reimmaginare tutto il contesto: dalle armi alle architetture. Già il titolo racconta una storia che si snoda lungo la storia, infarcita di avventure, curiosità ed esplorazione, il concetto greco di Anabasi, appunto, ma sollevato a livello spaziale. L’impero romano si evolve nel tempo, quindi la sfida sta nel seguire la tradizione e mantenerla riconoscibile, ma allo stesso tempo dare un senso di innovazione stilistica e tecnologica.

Potremmo percepire l’eco della Fondazione di Asimov, ma è più a Roma Eterna di Robert Silverberg al quale Francesco si è più ispirato nella sostanza della sua storia: un romanzo pubblicato a puntate tra il 1989 e il 2003, dove tutti i capitoli sono legati a doppio filo uno con l’altro, ma ciascuno è ambientato in un’epoca differente. Non mancheranno infatti alcuni flashback in Space Anabasis, per dare al lettore la percezione del cambiamento avvenuto in quasi tre millenni di storia.

La casa editrice Segni d’Autore presenta un catalogo principalmente composto da libri storici, ma con quest’opera ha deciso di aprire un nuovo spiraglio nella sua linea editoriale.

Ciascun autore ha messo le proprie competenze al servizio della storia con l'intenzione di renderla il più possibile unica e credibile. Francesco si è concentrato a costruire un appassionante viaggio dell’eroe, sviscerando la storia reale, ma ponendola in un contesto di hard sci-fi (tipi di propulsione, tecnologia realistica). Lorenzo, grazie ai suoi studi di architettura in accademia, ha potuto dare il meglio sull’urbanistica, ispirato da grandi maestri come l’artista che realizzò gli sfondi per Blade Runner (in particolare i suoi disegni a mano libera) e Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ. Per restare in ambito di ispirazioni visive italiane, Niccolò per i suoi colori, oltre che ai prodotti pop della produzione seriale, ha assorbito lo stile del colore dalla serie Orfani di Sergio Bonelli Editore, perché ritiene che si avvicini molto alla filosofia della loro saga.

Foto di gruppo con il secondo volume di Space Anabasis.
Foto di gruppo con il secondo volume di Space Anabasis.

Tutti gli artisti hanno affermato di aver stabilito tra loro un buon rapporto dichiarandosi convinti di essere riusciti a integrare  e/o adattare al meglio le buone idee proposte in tutte le fasi della realizzazione. La lontananza non è un problema, grazie alla connessione a internet, che permette loro di lavorare senza grosse difficoltà anche se sono sparpagliati per l’Italia. Insomma, sono tutti motivati a fare del loro meglio per costruire una storia complessa ma decisamente affascinante, il gruppo di lavoro è molto vasto e non si limita agli autori della presentazione, ma comprende altri artisti già al lavoro e si dichiarano aperti a valutare anche eventuali altri collaboratori. 

Per seguire tutti i futuri sviluppi e conoscere meglio gli artisti coinvolti, visitate il sito ufficiale del progetto: http://spaceanabasis.com/.