Lucca Comics & Games è luogo di incontro con autori nazionali e internazionali. Tra gli ospiti presenti troviamo anche Siri Pettersen, norvegese, autrice della saga letteraria Raven rings, di cui è arrivato in Italia il primo volume La figlia di Odino edito Multiplayer Edizioni.

Siri Pettersen sarà ospite d'onore al Lucca Comics and Games 2017!

Siri Pettersen sarà ospite d'onore al Lucca Comics and Games 2017!

Articolo di Simone Bonaccorso Lunedì, 4 settembre 2017

L'autrice della trilogia Raven Ring sarà presente alla 51° edizione di Lucca Comics and Games, dal 1 al 5 novembre 2017. La figlia di Odino è anche in edizione cartonata con mappa interna e altre sorprese.

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Venerdì 3 novembre in sala Ingellis, accanto al padiglione Carducci, si è svolto uno degli incontri riservati al pubblico dove l'autrice ha potuto parlare ai fan del proprio lavoro, grazie all'interprete Anna Aglietti e al moderatore Matteo Strukul.

La figlia di Odino è un dark fantasy con una protagonista femminile, Hirka, e delle tematiche che richiamano la mitologia norrena. La particolarità della protagonista è la strana mancanza di poteri in un mondo dove chiunque può sentire il potere chiamato il Dono. Insomma, in un mondo di persone speciali Hirka è una semplice umana. Ciò è negativo, perché nel mondo di Pettersen gli esseri umani non esistono se non come una leggenda sgradevole. Tuttavia, Hirka accetta i propri limiti anche se prova sempre a superarsi.

Una particolarità di questo libro è la dedica iniziale, che si rivolge a chi si sente diverso. Pensata per pochi, in realtà Pettersen ha poi scoperto che in molti si sentono così, addirittura molti hanno pubblicato foto delle pagine della dedica. L'autrice ha, inoltre, esortato i presenti a essere diversi e ad apprezzarsi così, perché, dice lei, vi ameranno per le stesse cose per cui adesso vi disprezzano.

Un aspetto molto importante è il corvo. Sia come animale in sé, che piacciono molto a Siri Pettersen, che come riferimento simbolico alla mitologia, basti pensare ai corvi di Odino o alle interpretazioni religiose dei nativi americani.

L'ultimo argomento trattato ha riguardato le copertine dei volumi. L'autrice, prima di pubblicare romanzi, ha lavorato come designer. Questo l'ha portata a curarsi da sé le cover e a proporle all'editore come un prodotto finito e immutabile, al contrario degli scritti. Più volte si è trovata davanti copertine generiche di fantasy, tutte con gli stessi elementi stereotipati del genere, e a lei non piacciono: voleva una cover che dicesse questo è ciò di cui parla questo libro. Si è resa conto che le proprie copertine provocano due reazioni, la prima è di disgusto, mentre la seconda di curiosità. Questo porta i lettori a prendere in mano i suoi libri e a chiedersi cosa contengano e ciò la riempie di soddisfazione.

A tu per tu con Siri Pettersen

Siri Pettersen con il nostro Simone Bonaccorso a Lucca Comics & Games
Siri Pettersen con il nostro Simone Bonaccorso a Lucca Comics & Games

Abbiamo incontrato Siri Pettersen in separata sede per continuare a parlare con lei per conoscerla meglio. Molto disponibile, le piace ridere e scherzare e rispondere alle domande, come ha scherzosamente concluso l'incontro in sala Ingellis. Lei si descrive come una finta estroversa, una persona che lo sembra solamente, ma non timida. Inoltre, la sua maledizione, se così possiamo chiamarla, è che non riesce a dire di no al prossimo. Si sente sempre in dovere di rispondere a tutti e questo le richiede molto tempo ed energie. Ma non dirlo a nessuno!, scherza durante l'intervista. E allora ci viene naturale chiederci se lei veda l'umanità come una presenza negativa, e se da qui derivi La figlia di Odino. Ma no, la verità è che il fantasy ti fa sentire differente, qualcuno che non può essere capito dagli altri. La paragona a una canzone triste.

Ma quale musica accompagna i tuoi testi, le abbiamo chiesto. Beh, dipende da come mi sento, ha replicato, per il primo romanzo ho ascoltato musica folkloristica, senza parole che se no distraggono. E questo è anche il consiglio che dà ai propri lettori: leggere la saga di Raven rings ascoltando le soundtrack dei videogiochi o musica senza parole, che non distraggano e che sia qualcosa che piaccia. La colonna sonora di Assassin's Creed, per esempio, è quella che ha ascoltato mentre scriveva il terzo romanzo. E sì, il film le è piaciuto: so che non è piaciuto a nessuno, ma a me sìÈ come te lo aspetti, ma più costoso!, ha commentato ridendo.

Parlando di Hirka Pettersen ci rivela: non è me, forse è molte cose che vorrei essere. E, in generale, nei personaggi di Raven rings molti hanno tratti di persone che conosce o del suo partner. Certamente, vi è molto di come l'autrice vede il mondo nei volumi, soprattutto su alcuni argomenti. Per esempio, il tema delle classi sociali: non avevo minimamente l'idea di scrivere qualcosa di politico, l'ho scoperto scrivendo. E finita la trilogia ho realizzato quanto io pensassi a ciò, più di quanto mi aspettassi. Però, questo discorso vale per tutto, per i valori, come per le parti oscure: c'è qualcosa di Pettersen anche nel cattivo, ci rivela con un sorriso e aggiunge abbiamo tutti parti belle e brutte.

Per finire, vista la presenza dei suoi fan a Lucca Comics & Games, le abbiamo chiesto di parlarci del rapporto con i lettori. Ci ha rivelato che questi sono strani e quasi ossessionati dalla saga da lei scritta, in senso positivo, ovviamente. Alcuni conosco la storia meglio di lei, e nei momenti di dubbi su cosa avesse o meno citato nei libri precedenti, ha posto loro delle domande sapendo di potersi fidare della loro memoria. Ma non per questo si lascia fuorviare dalle loro idee sulla prosecuzione della storia. Dev'essere qualcosa di completamente mio.

Siri Pettersen è davvero una persona solare e socievole, sempre pronta a scherzare e ridere e molto disponibile nel rispondere alle domande. Speriamo di rivederla presto e le auguriamo ogni bene.