- Introduzione
- Intanto, un po' di definizioni
- Sequel e remake: la fonte dei dati
- Le distanze tra i remake
- Troppi sequel & prequel?
- Conclusione
Introduzione
Ho letto e sentito molte discussioni riguardo la realizzazione di remake e sequel, o simili generi di opere derivate, da film del passato.
C'è sempre una certa ostilità riguardo i remake, assieme a tutto quello che riguarda reboot, adattamenti, sequel e prequel. Mancanza di fantasia da parte dei registi? Voglia di fare cassa con materiale già noto? Voglia di riportare all'attenzione del pubblico storie importanti? Desiderio di riproporre vecchie storie ma con un nuovo punto di vista?
In questo articolo non risponderò a nessuna delle domande qua sopra. È un discorso difficile da fare perché troppo spesso sorretto da preferenze personali, ma se volete leggere un commento interessante a proposito c'è qui su Fantasy Magazine un articolo di Emanuele Manco a proposito.
L'Uomo d'acciaio che non fu. Ovvero: chi odia i reboot?
Riflessioni sullo stato di litigiosità del fandom in un periodo di reboot e remake. In particolare delle riflessioni sull'Uomo d'Acciaio e Star Trek Into Darkness.
LeggiQuello che ho preferito fare io è andare a vedere i dati su internet. Ho spulciato tra i database disponibili, e sono andato a ricavare numeri chiari e oggettivi su questi fenomeni, dalle origini del cinema a oggi.
"Oggettivi" è una parola grossa, anche quando si parla di numeri. Ricordiamo che i numeri nel mondo reale sono sempre delle misure (in questo caso, di quantità di film), e come tutte le misure dipendono dal metodo usato per ottenerle. Però almeno ho usato un metodo obiettivo, che permette a chiunque altro di ripetere l'operazione, trovare errori o proseguire nella ricerca.
Intanto, un po' di definizioni
Che cos'è un remake? La Wikipedia Italiana la definisce come il rifacimento di un'opera (…) già esistente
. La Wiki in lingua inglese dice che un remake è un film o una serie televisiva che è basata su una precedente opera e che racconta la stessa storia o una molto simile
. Il Treccani definisce un remake come Rifacimento di un film, o anche di uno spettacolo, che a distanza di tempo intende ripeterne le caratteristiche emotive e spettacolari e, possibilmente, il successo, puntando soprattutto su nuove tecniche, su interpreti di richiamo, su dialoghi aggiornati.
Un esempio facile facile: Ultimatum Alla Terra del 2008 è un remake di quello del 1951.
Il che non sarebbe troppo difficile da definire, se non che nel tempo a remake si sono affiancati altri termini che indicano fenomeni simili, ma in qualche modo diversi.
Il reboot fa riferimento non a un singolo film, ma a un'intera serie cinematografica (o televisiva), nel caso in cui venga abbandonata la sua continuity come si era stabilita e si ricominci da zero.
Esempio pratico: i nuovi film di Star Trek sono un reboot rispetto alle serie TV e film precedenti.
Un caso a parte è il cosidetto foreign remake. Se un film ha successo in una certa nazione, spesso ne viene fatto un remake in un'altra. Questo perché cambiando lingua, personaggi e ambientazione, si vuole portare il remake più vicino al proprio pubblico locale. Hollywood e Bollywood sono ormai maestri in questo genere di cose. Di più: visto che l'India ha un mercato interno molto differenziato, ci sono addirittura foreign remake interni all'India stessa, dove sono numerose le lingue ufficiali e le culture locali. Esempio pratico: Millennium – Uomini che odiano le donne di David Fincher è un foreign remake statunitense del film svedese del regista Niels Arden Oplev di pochi anni prima.
Il fenomeno del remake non riguarda solo i film. I videogiochi vengono spesso rifatti, solitamente per poterli giocare su piattaforme più moderne, aggiornando la grafica e magari qualche dinamica di gioco.
Il sequel (in italiano: seguito) viene invece definito su wikipedia come un'opera che presenta dei personaggi e/o degli eventi cronologicamente posteriori a quelli già apparsi in un precedente episodio.
Esempio pratico: L'Impero Colpisce Ancora è il sequel di Guerre Stellari.
Per definire il prequel Wikipedia riporta sia la definizione dello Zingarelli, un film che presenta dei personaggi e degli eventi di un film ambientati precedentemente al primo, ma fatto uscire dopo
, che quella del Devoto-Oli: racconto o film il cui contenuto intende proporre gli antefatti di una storia facente parte di un ciclo
. Esempio pratico: La Minaccia Fantasma è il prequel di Guerre Stellari. Anzi, se il termine prequel si è diffuso lo si deve principalmente a questo film. Il termine viene però usato per la prima volta nel 1958 in un articolo su The Magazine of Fantasy and Science Fiction, per descrivere un racconto di James Blish che era, appunto, il prequel di un altro suo racconto.
Sequel e remake: la fonte dei dati
I dati sono stati presi dalla Wikipedia e dal sito IMDB (Internet Movie Database) (link: http://www.imdb.com/). Quest’ultimo ha una potente funziona di ricerca che permette di elencare i film (o telefilm, o altro) corrispondenti a un’ampia gamma di parametri: non è difficile trovare quindi per esempio tutti i film (compresi quelli per la tv) remake di altri film, usciti nel 1981.
Wikipedia contiene delle pagine con utili tabelle di remake e sequel, corredate anche con gli anni di realizzazione:
- https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_film_remakes_(A%E2%80%93M;
- https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_film_remakes_(N%E2%80%93Z;
- https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_film_sequels_by_box-office_improvement.
I dati sono stati elaborati usando Excel per creare i grafici e fare qualche semplice conto.
Si sono presi in considerazione tutti i film prodotti al mondo. Non ho fatto selezioni di produzioni esclusivamente hollywoodiane e quindi non ho escluso la cinematografia indiana o pakistana o quella delle filippine (tanto per fare alcuni esempi). Dopotutto, c’è Netflix, c’è Internet, c’è Amazon: se siete stanchi di Hollywood potete avere tutto il resto del mondo a disposizione, basta darsi da fare.
Le distanze tra i remake
Per prima cosa sono andato a vedere quanto tempo passa tra un film e il suo remake (figura 1).
Dal grafico si vede che la maggior parte dei remake sono fatti o pochi anni dopo l’originale (a volte addirittura 1 anno dopo) o circa 26 anni dopo. Dopo 45 anni è molto difficile che di un film ne venga fatto il remake.
I remake “vicini” all’originale sono quasi tutti adattamenti internazionali, specialmente di film orientali, con alcuni titoli che vengono riproposti in Corea, Filippine, Giappone e Cina, assieme a quelli rigirati nelle varie lingue dell’India, come abbiamo visto sopra.
L’alto numero di remake realizzato a distanza di 24-30 anni è invece noto come Nostalgia Pendulum, ed è stato chiamato così da Patrick Metzger in un articolo sul suo blog The Patterning (https://thepatterning.com/2017/02/13/the-nostalgia-pendulum-a-rolling-30-year-cycle-of-pop-culture-trends/). Secondo Metzger (che parte dagli stessi dati che ho usato io sui remake), la cultura popolare si ossessiona di volta in volta per quello che era di moda circa 30 anni prima. Questo dipende bene o male dal fatto che da adulti si cerca (se si è spettatori) e si ripropone (se si è autori o produttori) quello che ci era piaciuto e che ci aveva entusiasmato quando eravamo bambini, e il tempo che passa tra l’essere bambini e il diventare adulti con soldi da spendere è di circa 30 anni.
È una teoria interessante e ragionevole, che spiegherebbe per esempio come mai gli anni ‘80 stiano tornando di moda.
Il problema che ho con simili teorie è che vari autori hanno proposto vari “cicli” storici. Adam Gopnik sul New Yorker ha proposto un ciclo di 40 anni, con un interesse che ritorna su aspetti della cultura di un periodo che va tra i 40 e i 50 anni prima (https://www.newyorker.com/magazine/2012/04/23/the-forty-year-itch). Keith Staskiewicz sull’Entertainment Weekly propone un ciclo di 12-15 anni. Carl Wilson in un suo articolo sul New York Times Magazine propone un ciclo di 20 anni (http://www.nytimes.com/2011/08/07/magazine/the-gen-x-nostalgia-boom.html).
Ognuno dice la sua, insomma.
La seconda cosa che sono andato a vedere è stata il numero di remake realizzati ogni anno (figura 2).
I numeri sono interessanti, ma hanno senso solo se si confrontano con il numero totale di film prodotti nello stesso anno. Un raddoppio del numero di remake può sembrare impressionante, ma non lo è se raddoppia anche la produzione cinematografica totale.
Per fare ciò è necessario sapere quanti film si sono realizzati ogni anno negli ultimi 100 anni. È una bella curiosità: ma quanti film sono stati fatti? IMDB risponde alla domanda. Per vostra curiosità ecco qua un bel grafico con il numero di film prodotti ogni anno, in tutto il mondo (figura 3).
Ho quindi rapportato il numero dei remake girati al numero totale di film realizzati nello stesso anno. Ho così ottenuto, per ogni anno, la percentuale di remake sul totale dei film usciti quell’anno (figura 4).
Dal grafico si vede che i periodi nei quali si sono fatti più remake sono gli anni ’30 e nel primo decennio del 2000.
I remake degli anni ’30 sono per la maggior parte remake sonori di precedenti film muti. Tanto per dare un riferimento, il primo film sonoro è considerato The Jazz Singer del 1927 e la nuova tecnologia venne usata ampiamente nel decennio successivo da Hollywood.
Ci sono poi i remake di inizio 2000. E qua la soluzione più facile è dire che dopo l’11 settembre il cinema ha preferito ripiegare su cose già viste, per cercare di dare una sensazione di sicurezza al pubblico. È una spiegazione facile facile, e io di solito dubito delle spiegazioni troppo semplici. Vedendo i dati per decennio e non più per anno (figura 5), si vede che la percentuale di remake era in crescita già a partire dagli anni ’70, e che i remake del periodo 2000-2009 sono perfettamente in linea con quelli dei decenni precedenti. Quello che fa strano quindi è il crollo drastico di remake nell’ultimo decennio.
La cosa fa ancora più strano se si pensa che la percezione generale è che si facciano troppi remake. Come conciliare le due cose? Magari il remake di un film famoso ottiene più pubblicità sui media rispetto a qualche novità; oppure per lo stesso motivo il remake ha più possibilità di finire nella grande distribuzione. O forse, visto che ho considerato i film di tutto il mondo, produzioni nuovi in Thailandia, India, etc… compensano di gran lunga i remake hollywoodiani (per fortuna).
Troppi sequel & prequel?
Sono andato a raccogliere dati anche per i sequel e ho creato questo grafico della percentuale di sequel sul totale di film realizzati, anno per anno (figura 6).
Risulta che gli anni ’40 e gli anni ’90 sono state i decenni nelle quali si sono realizzati più sequel.
Il picco degli anni ’40 corrisponde all’Età dell’Oro dei serial cinematografici. Per gli anni ’90, l’unica idea che mi viene in mente è che si sentiva l’avvicinarsi del 2000, la fine del millennio, la fine di un’epoca, e questo in qualche modo ha spinto a riprendere in mano vari personaggi e storie degli anni precedenti. Qualcosa come “vediamo cosa fanno i nostri eroi sulla soglia della fine del mondo”.
Non sono riuscito a trovare dei dati facilmente utilizzabili per quello che riguarda l’anno di realizzazione del remake rispetto all’originale. Mi sono limitato alla lista presente nella pagine Wikipedia di List of film sequels by box-office improvement (figura 7).
La maggior parte dei sequel sono girati pochi anni (fino a 4) dopo il primo film (o quello antecedente, nel caso di terzo o quarto sequel). Pochissimi sequel sono realizzati dopo più di 14 anni dal primo film.
E i prequel? Visto che ne sono stati fatti così pochi, ho raggruppato i prequel per decennio (figura 8)
Si vede chiaramente che c’è stato un aumento negli ultimi 20 anni dei prequel girati. Curioso, vero? Prima del 2000 si facevano molti sequel, dopo il 2000 hanno preso piede i prequel.
Conclusione
Come dicevo all'inizio dell'articolo, non ho risposte da fornire ai dubbi che possono sorgere ogni volta che si sente parlare del remake di un film famoso o dell'ennesimo sequel di qualche celebre serie. Sono solo andato a vedere i numeri, così come sono riuscito a trovarli.
Vi invito a lasciare i vostri commenti: vi sembra che i numeri contraddicano le vostre impressioni? E come mai pensate ci sia una discrepanza tra dati e percezione di essi? Pensate ci siano altri dati, da estrarre dai database che possano aiutare a esplorare meglio il fenomeno?
Adesso tocca a voi.
2 commenti
Aggiungi un commentoArticolo molto interessante! Forse bisognerebbe incrociare/integrare questi dati con il numero di sale/spettatori ottenuto dagli originali e dai remake, così da evidenziare l'effettivo impatto sul pubblico di ciascuno. Dopotutto, un remake distribuito in una sola sala con venti spettatori non è che abbia una grande influenza sulla percezione che abbiamo del fenomeno, al contrario di un remake distribuito in millemila sale con un fantastiliardo di spettatori a livello mondiale.
E questo vale anche riguardo alle percentuali di remake su film originali: penso sarebbe più corretto rapportare non il numero di film in sé, quanto il numero di sale in cui sono proiettati - un originale da una sala non pesa quanto un remake da mille (e viceversa).
Lo spunto è interessante. Bisognerebbe vedere se e dove questi dati siano disponibili. BoxOfficeMojo qualcosa potrebbe avere per esempio.
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