Jin Yong è il nome d'arte dello scrittore cinese Louis Cha, autore pressocché sconosciuto in Europa, ma famosissimo in Cina dal 1957, quando venne dato alle stampe il primo volume della saga wuxia nota nel suo paese d'origine come La Trilogia del Condor.
Il genere wuxia è mutatis mutandis l'equivalente cinese dell'epica cavalleresca, mescolata con elementi magici. In Cina la trilogia di Yong è famosa tanto quanto da noi Il Signore degli Anelli. A differenza del professore di Oxford, che ideò un mondo allegorico ma senza diretti collegamenti storici e geografici, quello ideato da Yong è una sorta di reinvenzione del passato cinese.
Il primo romanzo, The Legend of the Condor Heroes, è ambientato nel 1205 durante la dinastia Song della Cina meridionale, in un periodo in cui la popolazione cinese Han subiva continui attacchi dalla dinastia Jurchen settentrionale e dai mongoli di Gengis Khan. La storia è incentrata su due eroi, Guo Jing e Yang Kang, figli di due amici intimi che si sono uniti alla resistenza contro gli invasori di Jurchen e che vogliono che i loro ragazzi siano amici fraterni. Guo è accolto da bambino dall'esercito di Gengis Khan, ma alla fine combatterà contro i mongoli.
Le opere di Cha hanno avuto anche adattamenti televisivi, ma non sono mai arrivate nel mondo occidentale, mentre in Cina sono studiate e analizzate da decenni. Come molte opere occidentali, anche quelle di Cha raccontano un viaggio dell'Eroe ma includendo elementi della cultura cinese come il Confucianesimo, il Taoisimo e il Buddismo
come spiega il professore dell'Università di Hong Kong Liu Jianmei, co-autore del saggio The Jin Yong Phenomenon.
La vita di Louis Cha
Anche nella stessa Repubblica Popolare Cinese in realtà i romanzi di Cha, che parlano di eroi che a sprezzo del pericolo si oppongono a un potere corrotto, sono stati banditi per molti anni. Cha si trasferì a Hong Kong da Shanghai nel 1949, lo stesso anno della fine della guerra civile cinese della fondazione Repubblica Popolare Cinese.
A Hong Kong, fondò il giornale anticomunista Ming Pao, nel quale pubblicò in forma seriale i suoi romanzi. Fu una delle voci più critiche contro la Rivoluzione Culturale di Mao Zedong (o Mao Tse-tung) del 1966, pertanto le sue opere furono bandite dalla Cina. Paradossalmente i suoi romanzi rimasero proibiti anche a Taiwan fino al 1979, perché invece la giunta militare che governava l'isola vedeva negli scritti delle influenze comuniste.
Nel 1981, con l'avvento al potere di Deng Xiaoping, che era appassionato lettore dei romanzi, Cha fu invitato in Cina e le sue opere riammesse. In realtà giravano clandestinamente e il loro successo fu amplificato dalla versione televisiva prodotta a Hong Kong nei primi anni '80 in lingua cantonese.
Nonostante Cha, che adesso ha 93 anni e risiede ancora a Hong Kong, non scriva romanzi dagli anni '70 e abbia rarefatto le sue apparizioni pubbliche. è ancora uno dei romanzieri più famosi in Cina.
Tra i fan di Cha si annoverano personaggi come Jack Ma, fondatore del sito di e-commerce Alibaba, il cui nickname è Feng Qingyang, uno spadaccino protagonista del romanzo The Smiling, Proud Wanderer (1967).
La traduzione della Trilogia del Condor
La trilogia del Condor si compone di tre romanzi:
- The Legend of the Condor Heroes (射鵰英雄傳, 1957);
- The Return of the Condor Heroes (神鵰俠侶,1959);
- The Heaven Sword and Dragon Saber (倚天屠龍記, 1961).
La prima parte di The Legend of the Condor Heroes, intitolata A Hero Born, uscirà nel febbraio 2018, tradotta da Anna Holmwood.
Residente in Svezia, la Holmwood sin dal 2012 ha collaborato con un'agenzia letteraria inglese per proporre a vari editori quello che ha presentato loro come "la risposta cinese a Il Signore degli Anelli". Alla fine l'opera è stata opzionata dall'editore londinese MacLehose Press. La traduzione di A Hero Born è durata un anno e mezzo, e i successivi volumi saranno affidati ad altri traduttori. In totale la trilogia sarà divisa in 12 libri.
La Holmwood ha spiegato che una cosa che tiene molti fan cinesi in apprensione è la traduzione in inglese dei nomi delle posizioni delle arti marziali usate nei romanzi.
Il mondo descritto da Cha inoltre è noto in Cina come jianghu, termine che letteralmente significa "fiumi e laghi", ma in genere è usato per indicare persone che vivono in un mondo parallelo alla società, che operano secondo proprie leggi e codice etico. Il termine è strettamente collegato a un altro termine wuxia, il wulin, letteralmente "foresta delle arti marziali", che si riferisce a una comunità di persone che praticano arti marziali.
Jin Yong fa poi uso di prosa e poesie e di un linguaggio che tenta di riprodurre il cinese d'epoca, rendendo difficile il lavoro ai traduttori.
Uno dei principali ostacoli alla traduzione è quindi la difficoltà di rendere concetti semplici in lingua cinese, ma complicati secondo la nostra cultura.
Anna Holmwood è comunque convinta del successo di questi romanzi in occidente.
Nell'epoca dei Paradise Papers e di tutto quello che vi concerne, la gente capisce quando chi è al potere è interessato solo al denaro e non al benessere dell'uomo comune
, ha affermato la Holmwood. C'è il desiderio universale di immaginare che i deboli possano prevalere dando loro un calcio rotante sul sedere.
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