Tex e i suoi pards, i compagni di avventure, quest’anno hanno raggiunto il settantesimo anniversario di pubblicazione.
A Cartoomics, la manifestazione sui fumetti, cinema e videogiochi che si è tenuta a Fieramilano Rho dal 9 all’11 marzo 2018, il filosofo Giulio Giorello, il critico letterario Fabio Canessa e Michele Masiero, direttore editoriale Sergio Bonelli Editore e sceneggiatore, hanno tenuto una lezione nell’ambito della Cartoomics University intitolato Omaggio ai 70 anni di Tex, l'elemento fantastico e horror nell'universo di Tex Willer.
Creato dalla penna di Gian Luigi Bonelli e disegnato da Aurelio Galleppini nel 1948, Tex è il personaggio di punta della Sergio Bonelli Editore. Pubblicato inizialmente in piccoli volumetti tascabili a un’unica striscia, dieci anni dopo venne proposto in albi “giganti”, che riunivano tre strisce in un’unica tavola e sarebbe diventato il “formato Bonelli” standard fino a oggi.
L’incontro è stato introdotto da Michele Masiero, che ricorda come Gian Luigi Bonelli avesse già esplorato gli ambiti del gotico, del magico e della fantascienza ancora prima di inventare Tex. Non è così strano, quindi, che in mezzo alle relazioni tra cowboy e indiani e i duelli a colpi di pistola possa emergere una dimensione fantastica. Chi conosce Tex, ma non lo segue con regolarità, potrebbe restare sorpreso nello scoprire in quante occasioni il ranger con la camicia gialla si sia trovato di fronte a tali avventure soprannaturali.
Uno dei primi incontri con un personaggio mistico è stato quello con Mefisto. Inizialmente un semplice prestigiatore furbo e cinico, in seguito si è rivelato un grandissimo esperto di arti magiche e uno degli antagonisti di Tex più pericolosi e ricorrenti. Il perfido mago, però, non è il solo a trarre vantaggio dal mondo mistico.
Di seguito trovate una breve carrellata delle più importanti nemesi di Tex apparse nelle storie a tema fantastico.
El Morisco
Ma non sono soltanto i nemici a usare il misticismo. Ben lontano dall’essere un uomo d’azione, El Morisco è uno studioso egiziano dedito alla scienza. In più di un’occasione, infatti, ha rischiato la vita accompagnando Tex e compagni in qualche spedizione. Talvolta, lui stesso ha fatto uso di arti magiche, ma prima di accettare la risposta soprannaturale cerca sempre di spiegare le vicende in modo empirico. Proprio come Tex, che per sua natura è profondamente scettico: quando si trova di fronte a situazioni al limite della razionalità, prima di tutto cerca l’inganno. Giorello paragona la razionalità di Tex e quella di Topolino in una storia degli anni Trenta: Topolino nella casa dei fantasmi, dove sembra che la casa sia veramente abitata da sette entità spirituali, ma nessuna di queste può sfuggire a un “confetto calibro 45”, ovvero un colpo di revolver. L’abitazione, infatti, si rivela piena di passaggi segreti e i fantasmi non sono altro che sette abili contrabbandieri. Tex, in modo analogo, lascia sempre l’ultima parola alla sua Colt.
Mefisto e Yama
Mefisto, come accennato prima, può essere considerato come l’anima della dimensione fantastica di Tex, che lascia quasi sempre il dubbio sulla vera natura delle proprie illusioni. Sono semplicemente degli elaborati giochi di prestigio, oppure si tratta di vera magia?
Sicuramente i “trucchetti eleganti”, come li definisce Giorello, che eseguiva nelle prime storie erano soltanto una copertura per poter spiare i movimenti dell’esercito americano, impegnato nella guerra contro il Messico. Mefisto era solo un nome d’arte e si rivelerà un nemico piuttosto ostico per Tex, finché non verrà sconfitto. Ma la sconfitta non è mai definitiva, il loro scontro non è mai risolutivo e tende sempre a tornare, ancora più incattivito, sconcertando i propri avversari attraverso indizi (talvolta macabri) che servono ad attirare Tex e compagni nelle proprie trappole. Il confronto tra loro, infatti, non è mai diretto, ma sempre a distanza, tramite illusioni. Altrimenti, prevarrebbe facilmente il già citato “confetto calibro 45”. Gli unici strumenti magici che usano Tex e compagni, invece, sono gli amuleti che vengono loro donati dallo stregone della tribù Navajo per proteggersi dalla magia maligna.
Negli anni, Mefisto matura progressivamente maggior padronanza della magia oscura e crea alleanze con personaggi strani e affascinanti, oltre a donne di notevole bellezza. Talvolta, la collaborazione si instaura popolazioni che hanno ragioni giustificate, come gli indios che si sentono ingiustamente spodestati dai “visi pallidi”.
Il figlio di Mefisto segue molto fedelmente le orme del padre. Comincia anche lui come prestigiatore e giocoliere per poi essere instradato verso le arti proibite, trasformandosi in un nuovo nemico temibile per Tex. Il suo nome, Yama, richiama la mitologia dell’india: è il Deva della morte. Tra i due, è il più ciarlatano e cerca sostegno tra personaggi di dubbia morale, al contrario di Mefisto che, per quanto maligno, trova alleanze più motivate.
Michele Masiero ha annunciato che presto Mefisto e il figlio torneranno sulle pagine di Tex con una lunga storia sceneggiata da Mauro Boselli.
La Diablera
Tra i più insidiosi nemici di Tex vi è anche una donna, la diablera Mitla: una sorta di strega dotata di arti diaboliche. Secondo le credenze di molti messicani e indios, la figura del diablero è una persona malvagia che pratica la magia nera ed è capace di trasformarsi in animale. Nella saga, che va dal numero 135 al 137 di Tex, la bellissima Diablera di origine azteca si serve del fratello, facendolo trasformare in una belva dalla forza sovrumana che darà non poche grane alla tribù degli Apaches e ai pards di Tex.
Cowboy e alieni
Potrebbe sembrare incredibile, ma il genere western può includere anche elementi fantascientifici senza alcuna forzatura. In una storia degli anni Sessanta intitolata La valle della luna, Gianluigi Bonelli ha pensato di creare un alone di mistero intorno a una labirintica miniera utilizzando come antagonista un vero e proprio alieno. La creatura è una figura che non si vede mai per intero, ma sempre di spalle o di sfuggita e ha dalla sua una micidiale arma a raggi che darà molto filo da torcere a Tex e i suoi pards. Sembra sia in cerca di un particolare minerale che l’umanità dell’epoca non è ancora riuscita a sfruttare in tutta le sue potenzialità. La storia lascia aperti molti dubbi, perché non si sa bene da dove venga lo strano essere: è una figura solitaria e non viene mai specificato se ce ne siano altri della stessa specie. Però, il fascino della vicenda sta proprio in questa sospensione della realtà, inserita in un contesto credibile come una tipica avventura di Tex.
La minaccia extraterrestre arriva a Tex in altre occasioni e in forme completamente diverse. Una è attraverso il “fiore della morte”, una sorta di vampiro vegetale che attira le vittime attraverso la bellezza dei propri petali per succhiarne il sangue. L’altra, invece, è un meteorite che precipita in un pozzo, avvelenando l’acqua che causa tremende trasformazioni a coloro che la bevono.
Edizioni speciali per l’anniversario
Sono molte le iniziative che Sergio Bonelli Editore ha realizzato per festeggiare l’importante anniversario. Tra queste, una cover variant di Tex n. 690 e la riedizione de La valle della luna proposta in un curioso formato rotondo, con l’occhio minaccioso dell’alieno antagonista in copertina. Per gli appassionati di giochi da tavolo, invece, ha prodotto Tex – fino all’ultima pallottola, che permette di vivere l’esperienza di un vero duello western con i personaggi di Tex.
Tex – Fino all’ultima pallottola: duelli western da tavolo!
In occasione dei 70 anni di Tex, Cranio Creations ha realizzato un gioco da tavolo originale che permetterà a tutti di vivere le sensazioni di un vero duello western.
LeggiLa conferenza si è poi concentrata su altri temi. I relatori hanno evidenziato quanto Tex e il cinema si siano influenzati a vicenda, passando per i contenuti umanistici e narrativi che contraddistinguono le sue storie nel panorama del genere western. Potete trovare la registrazione completa dell’intervento nelle Risorse in rete.
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