Io davvero mi chiedo perché quando tutto va bene è già tempo di accorgersi che tanto bene non va. Perché un giorno sei lì e dallo spazio, ti arriva un bel tipo, e poi capitano le cose più strane a te. Erano tutti amici miei ma adesso non lo so e sto qui a lottare per vivere. Che strane cose che a me… Che succedono a me…
È stato definito, a ragione, il gentiluomo della televisione italiana, e con la sua morte improvvisa lascerà un piccolo vuoto nel cuore di molti spettatori italiani, e non solo.
Tutti gli appassionati di Toy Story ricorderanno Fabrizio Frizzi (romano, classe 1958) come voce ufficiale (e mai sostituita) di Woody lo sceriffo. Ruolo che ha interpretato con garbo e senza strafare, diventando il beniamino dei più piccoli e anche di chi, più grande, ha amato la saga ideata da John Lasseter nel lontano 1995.
Un uomo di spettacolo garbato, mai sopra le righe, rimasto impresso fin dalle sue prime apparizioni negli anni '80, magari non per un fascino particolare ma per il sorriso inconfondibile e per la capacità di trasmettere una sobria e spontanea allegria Un volto televisivo che, con la sua progressiva permanenza sui canali televisivi italiani, ha messo d'accordo generazioni diverse per la sua capacità di non strafare mai mettendosi spesso in gioco, sfidando i propri limiti, dando la sensazione di essere sempre se stesso, davanti e lontano dalle telecamere. Un uomo attento ai problemi del nostro tempo, impegnato anche nel sociale, generoso e aperto, come i romani più belli.
Sentendo parlare di lui in questa giornata appena conclusa, più volte ho sentito esprimere dispiacere perché è come se se ne fosse andato "uno di casa".
Non era certamente un ballerino provetto, eppure ci ha divertiti con scanzonata ironia ma dedizione e impegno durante un'edizione di Ballando con le Stelle.
Non era un gran cantante ma la buona impostazione vocale e la voglia di fare lo hanno portato a distinguersi nella trasmissione Tale e quale show.
La sua carriera è stata quella di un bravo presentatore, consapevole ma umile. Dicono abbia più volte dichiarato di ispirarsi a Corrado, eppure personalmente ritengo che il suo sia stato uno stile assolutamente inedito e inconfondibile. Un modo di fare televisione sobrio e pacato, come sempre meno se ne trovano, e che sarebbe bello fosse d'ispirazione per i futuri mattatori televisivi.
Fabrizio Frizzi, quello di Tandem, quello di Scommettiamo che…?, quello che ha doppiato Woody, quello di Miss Italia e de L'eredità, ci lascia un silenzioso e strano vuoto. Mancherà il suo sguardo pulito e la sua genuinità di uomo che tanta gavetta ha fatto per affermarsi. Un uomo perbene, vien da dire. Uno che non urlava, ma che sapeva mettere di buon umore.
Sarà difficile trovarne un altro così.
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