Nonostante le nefaste previsioni meteorologiche, la giornata di domenica 13 maggio è stata clemente con gli ospiti della terza edizione di Un Viaggio nella Terra di Mezzo, offrendo a tutti i visitatori l’occasione di gustare le atmosfere del Signore degli Anelli grazie alla location del castello Sforzesco di Galliate, in provincia di Novara.
La sinergia tra gli organizzatori FAI Giovani Novara e l’associazione di rievocazione Tolkieniana La Quarta Era si è riconfermata solida, capace di offrire a tutti i visitatori un’immersione completa grazie alle numerose animazioni in cosplay, alle visite del castello guidate dai saggi di Arda e le attività che hanno coinvolto anche il pubblico più giovane.
Numerosi gli stand con gadget e abbigliamento a tema fantasy, oltre ad action figures, DVD e Blu-ray delle più famose saghe fantastiche. Tra le bancarelle è stato possibile trovare anche amuleti, gioielli sia originali che riproduzioni di oggetti visti nei film, fino alla scrittura del proprio nome in elfico.
Un ampio spazio è stato dedicato ad artisti e autori di romanzi e saggi sul fantastico. Non solo letteratura, quindi, ma anche illustrazioni e opere artistiche artigianali ispirate sia alle storie fantasy, che alle tradizioni celtiche e nordiche. Oltre ai saggi a cura dell’Associazione Studi Tolkieniani e Sentieri Tolkieniani, è stato ospite l’artista Fabio Porfidia, insegnante presso la Scuola d’Arte del Castello Sforzesco di Milano e illustratore per l’editoria, giochi da tavolo e pubblicità. C’è stata, inoltre, una gran presenza di autori emergenti. Stefano Girola con il suo romanzo Iridiama, Gabriella Francia e le sue storie oniriche, Simona Cremonini definita anche “la Marion Zimmer Bradley del lago di Garda” che nella propria narrativa si lascia ispirare dai personaggi fantastici delle leggende locali, Federico Paccani e il mistero dell’isola di Asgralot, patria degli Evoluti. Hanno partecipato anche scrittori con diverse pubblicazioni sulle spalle come Marta Leandra Mandelli con il suo ultimo romanzo Waylock – I principi di Shirien ed Elvio Ravasio, autore de Le Cronache dei cinque Regni.
Le streghe del Monte Corno
Il nuovo romanzo tra fantasy e horror di Simona Cremonini tra Desenzano, Lugana e Manerba, ispirato alla cultura cenomana e celtica attorno al lago.
LeggiAnche i più piccoli hanno avuto la loro occasione di vivere un’avventura nella Terra di Mezzo che, a differenza di quella vissuta da Bilbo Baggins, non li ha nemmeno fatti arrivare tardi a cena. Malastrana Eventi Senza Tempo, infatti, ha proposto un percorso ludico-didattico rivolto ai bambini, equipaggiati come veri cavalieri ai quali è stato chiesto di superare diverse prove con l'aiuto di Aragorn e altri personaggi del mondo di J.R.R. Tolkien.
Inoltre, il Centro Ippico di Bellinzago ha offerto un giro sui pony a tutti i giovani avventurieri che hanno sempre desiderato cavalcare come i Cavalieri di Rohan.
Anche l’animazione tradizionale non è mancata: dalle danze delle dame di Kalenda Maya Danze,che hanno coinvolto i presenti in un grande ballo di gruppo, agli Sbandieratori e Musici Città Di Avigliana e le loro esibizioni e parate.
Per vivere fino in fondo l’atmosfera avventurosa, non potevano mancare le dimostrazioni e lezioni di tiro con l’arco a cura di ASD Arcieri Cameri e quelle di scherma medievale da parte dell’associazione culturale Commenda San Giorgio.
Le offerte culturali sono state molteplici. La prima in programma è stata la visita gratuita del castello Sforzesco-Visconteo, coordinata da due guide d’eccezione come Saruman e Legolas, con qualche intromissione del dispettoso Gollum. Un’offerta affascinante, dal momento che ha permesso di conoscere meglio la storia del territorio, talvolta più avvincente di qualsiasi racconto fantastico.
Nella sala consigliare del castello, invece, si sono tenute una serie di conferenze dedicate all’approfondimento del mondo di Tolkien. Tra queste, il professor Roberto Fontana ha dato un’infarinatura sulla complessa ma affascinante grammatica e calligrafia elfica alla conferenza Lingue elfiche: un'introduzione al Quenya. Per esempio, sapevate che in elfico esistono ben tre modi per dire “noi” a seconda del contesto? Oppure, che l’elfico non è una lingua vera e propria, ma un insieme di lingue? Infatti, chiedere di tradurre in elfico equivarrebbe a chiedere di tradurre in europeo.
Andrea Tuffanelli dell’Associazione Culturale I Doni delle Muse, poi, ha tenuto una conferenza dedicata a un testo medievale islandese che ha costituito una preziosa fonte di ispirazione per Tolkien: La Saga dei Volsunghi. Un tesoro maledetto, una spada spezzata e un dio errante privo del potere di salvare i propri figli, in una narrazione epica carica di simbolismo che l’autore inglese ha rielaborato per arricchire i propri lavori.
La saggista Valérie Morisi dell'Associazione Italiana Studi Tolkieniani, ha spiegato nella sua conferenza Tolkien e la Finlandia: canti dalla terra degli eroi quanto il creatore della Terra di Mezzo fosse affezionato ai racconti nordici, innamorandosi della lingua e mitologia finlandese attraverso il poema Kalevala, che raccoglie numerosi canti popolari e che ha poi omaggiato con un racconto, purtroppo incompiuto, dedicato al protagonista del primo di questi canti: La storia di Kullervo.
Infine Paolo Gulisano, grande esperto del mondo fantastico e di Tolkien, già apparso tra le pagine di questa rivista, Marina Lenti, che ha collaborato per molti anni con FantasyMagazine e Martina Frammartino, attualmente impegnata in redazione, hanno fornito diversi spunti per approfondire Lo Hobbit, dimostrando come dietro l’apparente fiaba ci sia anche un romanzo di formazione, di quanto siano importanti gli animali e la loro simbologia, fino al valore del cibo nell’avventura di Bilbo Baggins e la rilevanza, spesso sottovalutata, che potrebbe apportare una buona traduzione del testo.
Un Viaggio nella Terra di Mezzo si è dimostrata nuovamente una manifestazione adatta tanto ai grandi appassionati di Tolkien quanto ai più semplici curiosi. Tutti hanno avuto l’occasione di arricchire il proprio interesse verso il genere fantasy, anche grazie agli incontri culturali, diversi rispetto alle edizioni precedenti e capaci di scavare sempre più a fondo nelle radici dell’immaginario del professore di Oxford, con uno sguardo alla mitologia che ne costituisce le solide basi.
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