Le grandi rock star, si sa, hanno una vita diversa da quella dei comuni mortali, fatta da limiti da valicare e gesti estremi. Non fa eccezione Syd Barrett leader e fondatore nel 1965 dei Pink Floyd dal quale però fu cacciato solo pochi anni, dopo a causa di una psiche a dir poco instabile. Jugband Blues è il suo ultimo brano contenuto nell’album A Saucerful of Secrets, e anche il titolo alla graphic novel di Matteo Regattin e Simone Perazzone edita da NPE, che attraverso una narrazione ordinata ma psichedelica, ripercorre la vita di Syd Barrett ed il suo progressivo scivolare nelle droghe e nella pazzia.
Matteo Regattin racconta la vita di Barrett, che non fu solo cantante ma anche un pittore, con un albo cartonato dal formato orizzontale e disegni in un bianco e nero molto suggestivo e ricco di sfumature.
A volte, mentre il resto della band suonava un pezzo, Syd si andava a sedere vicino ad un amplificatore, scordava le corde della chitarra sino a quando era impossibile suonare e stava per tutta la durata del concerto fermo ad agitare il plettro su una nota…
Sinossi
Roger Keith “Syd” Barrett, giovane pittore in erba nell’Inghilterra del secondo dopoguerra, ha una visione rivelatoria in mezzo ai prati della campagna inglese. Alcuni anni dopo, la band che ha fondato e battezzato con il nome di Pink Floyd Sound si ritrova all’apice della scena underground nella Swingin’ London degli anni Sessanta.
Syd, da studente d’arte, diventa l’incarnazione dello spirito dell’epoca: una figura in grado d’incanalare il flusso degli eventi e dargli una forma, per quanto provvisoria ed effimera. C’è sempre qualcuno che lo cerca, c’è sempre qualcuno che lo aspetta, c’è sempre qualcuno al suo tavolo o nel suo letto. La sua mente, iperstimolata, brilla come una foresta in fiamme.
Matteo Regattin con Simone Perazzone, Jugband Blues – A graphic trip on the tracks of Syd Barrett, Nicola Pesce Editore, pagg. 192, 19,90€
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