L’albero del vicino – Under the Tree da oggi al cinema

Arriva oggi, nei nostri cinema, la dark comedy islandese lanciata alla 74esima Mostra del Cinema di Venezia.

Articolo di Maria Cristina Calabrese

Giovedì 28 giugno 2018

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Dalla sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia alle sale italiane: da oggi troviamo al cinema L’albero del vicino – Under the Tree, film candidato agli Oscar® come Miglior film straniero per l’Islanda.

Il regista, Hafsteinn Gunnar Sigurðsson (qualcuno lo ricorderà per Either Way, suo film d’esordio e vincitore del Torino Film Festival nel 2011) racconta una storia plumbea che si consuma all'ombra di un grande albero nella periferia residenziale di Reykjavík: uno progressivamente spietato scontro tra due famiglie vicine di casa, un crescente odio che scatenerà i sentimenti più bassi – quanto tristi – di persone di fatto ordinarie. Il tutto orchestrato con un filo di leggera quanto dissacrante ironia… o senso critico?

Sinossi

Agnes e Atli (Steinþór Hróar Steinþórsson) sono una giovane coppia con una bambina. A seguito della scoperta di un suo tradimento, la moglie caccia di casa Atli, imponendogli di non vedere più la figlia. L’uomo si trasferisce così a casa degli eccentrici genitori, Inga (Edda Björgvinsdóttir) e Baldvin (Sigurður Sigurjónsson), dove trova però una situazione ancora più tesa. Da una banale disputa su un albero, che fa ombra al giardino dei vicini, nasce un clima di crescente tensione e sospetto, che trascina ben presto i protagonisti in un vortice di odio e violenza.

Fantasy Magazine lo ha visto in anteprima. Seppure molto distante dal nostro genere di film, ve ne parliamo perché seppure il tema della violenza (a volte gratuita) non ci appassioni, riteniamo che sia una storia ben confezionata, con qualche sbavatura nella narrazione ma che complessivamente si fa guardare e che comunque susciti riflessioni. Se quelle di carattere etico e morale potranno essere scontate, che sia qualche osservazione sul livello del cinema islandese, oggettivamente diverso dal nostro modo di servirci dello stesso genere artistico.